ROSETO. C'è amarezza nelle parole di Phil Melillo il giorno dopo il brutto esordio in campionato dell'Euro Roseto contro Milano. Amarezza per non aver letto negli occhi dei suoi giocatori quella cattiveria e quella rabbia agonistica necessarie per fare fronte comune dinanzi alle difficoltà, e quelle che ha dovuto affrontare l'Euro negli ultimi giorni sono decisamente tante.
«E' l'unico rimprovero che posso muovere ai ragazzi - ammette coach Phil Melillo reduce da una notte insonne o quasi - Abbiamo concesso a Milano una percentuale da due punti superiore al 60 per cento, decisamente troppo elevata. Ci sono state troppe situazioni in cui Kidd, Rancik e Sconochini hanno avuto a disposizione il tiro libero aggiuntivo, e questo non deve accadere per 6-7 volte in una partita. Per il resto siamo in guerra ma, aggiungo, lo sapevamo. I giocatori che erano a bordo campo domenica non sono comprimari, ma gente da quintetto. Anche con Milic è evidente che avevo esagerato nel valutare la sua condizione buona per 20'. Purtroppo saltare la preparazione non vuol dire soltanto non lavorare a livello fisico, ma non giocare assieme ai compagni».
A proposito di nuovi, Radosevic, Davis e lo stesso Milic si sono allenati ieri nel palasport di Silvi, che ospiterà i biancoblù per l'intera settimana vista l'indisponibilità del PalaSalara: «Abbiamo lavorato sui giochi - continua Melillo - in particolare su quelli offensivi».
Contro Milano la squadra è sembrata a corto di soluzioni proprio in attacco: «Si, ma chi sono i nostri finalizzatori? Monroe che è infortunato, e poi Radosevic e Milic che devono essere inseriti. A me non piace prendere in giro nessuno, tanto meno la gente di Roseto che rispetto profondamente; è inutile che io prometta miracoli a partire da giovedì a Bologna o da domenica a Roma».
L'inserimento di Pieri, oltre a garantire intensità in difesa ha permesso a Rannikko di esprimersi (anche se non con la necessaria continuità) nella sua specialità, il tiro da fuori: «Rannikko è un giocatore che ha"palle" (testuale, ndc.) - prosegue il coach dell'Euro Roseto - ed è stato tra i più positivi insieme allo stesso Pieri e a Callahan. E' chiaro che ora pretendo di più da Fajardo, Sartori e soprattutto da Moltedo, che sta pagando la preparazione a singhiozzo svolta per guarire dai malanni che lo avevano assillato nella passata stagione».
Contro la Skipper i nuovi saranno inseriti nei dieci? «Sicuro - conclude coach Phil Melillo - non abbiamo tempo da perdere né soluzioni alternative. Magari li farò partire in quintetto anche se la loro tenuta non credo vada oltre i 15'. Io non mi aspetto il miglioramento di questo o quel giocatore, ma del gruppo».
Giorgio Pomponi
«E' l'unico rimprovero che posso muovere ai ragazzi - ammette coach Phil Melillo reduce da una notte insonne o quasi - Abbiamo concesso a Milano una percentuale da due punti superiore al 60 per cento, decisamente troppo elevata. Ci sono state troppe situazioni in cui Kidd, Rancik e Sconochini hanno avuto a disposizione il tiro libero aggiuntivo, e questo non deve accadere per 6-7 volte in una partita. Per il resto siamo in guerra ma, aggiungo, lo sapevamo. I giocatori che erano a bordo campo domenica non sono comprimari, ma gente da quintetto. Anche con Milic è evidente che avevo esagerato nel valutare la sua condizione buona per 20'. Purtroppo saltare la preparazione non vuol dire soltanto non lavorare a livello fisico, ma non giocare assieme ai compagni».
A proposito di nuovi, Radosevic, Davis e lo stesso Milic si sono allenati ieri nel palasport di Silvi, che ospiterà i biancoblù per l'intera settimana vista l'indisponibilità del PalaSalara: «Abbiamo lavorato sui giochi - continua Melillo - in particolare su quelli offensivi».
Contro Milano la squadra è sembrata a corto di soluzioni proprio in attacco: «Si, ma chi sono i nostri finalizzatori? Monroe che è infortunato, e poi Radosevic e Milic che devono essere inseriti. A me non piace prendere in giro nessuno, tanto meno la gente di Roseto che rispetto profondamente; è inutile che io prometta miracoli a partire da giovedì a Bologna o da domenica a Roma».
L'inserimento di Pieri, oltre a garantire intensità in difesa ha permesso a Rannikko di esprimersi (anche se non con la necessaria continuità) nella sua specialità, il tiro da fuori: «Rannikko è un giocatore che ha"palle" (testuale, ndc.) - prosegue il coach dell'Euro Roseto - ed è stato tra i più positivi insieme allo stesso Pieri e a Callahan. E' chiaro che ora pretendo di più da Fajardo, Sartori e soprattutto da Moltedo, che sta pagando la preparazione a singhiozzo svolta per guarire dai malanni che lo avevano assillato nella passata stagione».
Contro la Skipper i nuovi saranno inseriti nei dieci? «Sicuro - conclude coach Phil Melillo - non abbiamo tempo da perdere né soluzioni alternative. Magari li farò partire in quintetto anche se la loro tenuta non credo vada oltre i 15'. Io non mi aspetto il miglioramento di questo o quel giocatore, ma del gruppo».
Giorgio Pomponi