REGGIO CALABRIA – Lino Lardo il giorno dopo la “disavventura” (la vogliamo chiamare così?) di Bologna è ancora più arrabbiato. La sconfitta, soprattutto il modo in cui essa è arrivata, brucia anche di lunedì e il coach dei neroarancio non fa nulla per dissimulare la realtà. Tuttavia degli arbitri e dei loro misfatti non ha assolutamente voglia di parlare e fa anche una promessa: «Non mi sentirete mai più criticare l'operato degli arbitri. In campo ci sono anche loro e fanno parte del gioco, sbagliano i giocatori, sbagliano gli allenatori e sbagliano anche loro. Non mi sentirete mai più parlare del loro operato. Anche perché rischierebbero anche di diventare un comodo alibi per coprire i nostri errori».
– La sconfitta ha lasciato qualche segno positivo? «Tutto sommato, credo proprio di sì. Giocare sul campo di Bologna non è mai facile e noi abbiamo dimostrato di saper stare in campo bene, con grande cuore e cominciando a giocare una grande difesa contro la quale il loro attacco ha sofferto molto».
– Tranne che all'inizio. «È vero. Abbiamo giocato sei minuti sciagurati. Però, se li escludiamo, acquista ancora più spessore la nostra prova difensiva. Sì, sono proprio contento della personalità che abbiamo dimostrato».
– Una pecca da migliorare subito? «Abbiamo concesso troppi rimbalzi d'attacco e quindi troppi secondi tiri. Dobbiamo migliorare in questa fase di gioco».
– Eubanks è rimasto tredici minuti senza vedere il canestro avversario. Come mai? «Tutti conoscono J.J. e sanno bene che è il nostro terminale offensivo per cui lo marcano con molta attenzione. All'inizio a Bologna l'hanno marcato bene anticipando le sue uscite dai blocchi, ma poi è venuto fuori con la sua consueta classe».
– La caviglia di Ivory come sta? «Abbastanza bene. Però non sono sicuro di poterlo schierare giovedì sera contro Cantù».
– Per fortuna che si torna subito in campo. «È davvero una grande fortuna, altrimenti ci sarebbe toccato macerarci a lungo sulla partita di Bologna. Con Cantù che arriva così presto non avremo distrazione e dovremo pensare subito al prossimo impegno».
– Che non sarà facile. «Questo lo sappiamo bene. Cantù è un'ottima squadra che è subito partita alla grande, ma noi abbiamo una grandissima voglia di tornare in campo presto».
– Tensione per l'esordio casalingo? «La tensione giusta, quella che ti accompagna per farti rendere al meglio. Siamo carichi e non vediamo l'ora di dimostrare al nostro pubblico che siamo davvero una buona squadra».
– Basteranno tre giorni per recuperare le fatiche di una gara stressante e del viaggio? «Vedremo di farceli bastare. Dobbiamo recuperare le forze e poi dare tutto contro Cantù». Lardo forse ancora non lo sa ma Cantù è un po' la bestia nera della Viola. Ogni partita con i canturini è sembrata quasi “stregata” per la Viola che ha sempre giocato buone partite ma quasi mai ha battuto i brianzoli. Nonostante questo retaggio coach Lardo è fiducioso: «Confidiamo molto di ottenere la prima vittoria del campionato. Sappiamo bene che Cantù è una grande squadra, ma anche noi abbiamo le nostre carte da giocare. E ce le giocheremo tutte, convintissimi dei nostri mezzi».
Piero Gaeta
– La sconfitta ha lasciato qualche segno positivo? «Tutto sommato, credo proprio di sì. Giocare sul campo di Bologna non è mai facile e noi abbiamo dimostrato di saper stare in campo bene, con grande cuore e cominciando a giocare una grande difesa contro la quale il loro attacco ha sofferto molto».
– Tranne che all'inizio. «È vero. Abbiamo giocato sei minuti sciagurati. Però, se li escludiamo, acquista ancora più spessore la nostra prova difensiva. Sì, sono proprio contento della personalità che abbiamo dimostrato».
– Una pecca da migliorare subito? «Abbiamo concesso troppi rimbalzi d'attacco e quindi troppi secondi tiri. Dobbiamo migliorare in questa fase di gioco».
– Eubanks è rimasto tredici minuti senza vedere il canestro avversario. Come mai? «Tutti conoscono J.J. e sanno bene che è il nostro terminale offensivo per cui lo marcano con molta attenzione. All'inizio a Bologna l'hanno marcato bene anticipando le sue uscite dai blocchi, ma poi è venuto fuori con la sua consueta classe».
– La caviglia di Ivory come sta? «Abbastanza bene. Però non sono sicuro di poterlo schierare giovedì sera contro Cantù».
– Per fortuna che si torna subito in campo. «È davvero una grande fortuna, altrimenti ci sarebbe toccato macerarci a lungo sulla partita di Bologna. Con Cantù che arriva così presto non avremo distrazione e dovremo pensare subito al prossimo impegno».
– Che non sarà facile. «Questo lo sappiamo bene. Cantù è un'ottima squadra che è subito partita alla grande, ma noi abbiamo una grandissima voglia di tornare in campo presto».
– Tensione per l'esordio casalingo? «La tensione giusta, quella che ti accompagna per farti rendere al meglio. Siamo carichi e non vediamo l'ora di dimostrare al nostro pubblico che siamo davvero una buona squadra».
– Basteranno tre giorni per recuperare le fatiche di una gara stressante e del viaggio? «Vedremo di farceli bastare. Dobbiamo recuperare le forze e poi dare tutto contro Cantù». Lardo forse ancora non lo sa ma Cantù è un po' la bestia nera della Viola. Ogni partita con i canturini è sembrata quasi “stregata” per la Viola che ha sempre giocato buone partite ma quasi mai ha battuto i brianzoli. Nonostante questo retaggio coach Lardo è fiducioso: «Confidiamo molto di ottenere la prima vittoria del campionato. Sappiamo bene che Cantù è una grande squadra, ma anche noi abbiamo le nostre carte da giocare. E ce le giocheremo tutte, convintissimi dei nostri mezzi».
Piero Gaeta