I ritmi frenetici del campionato non consentono alla Pompea di gustarsi fino in fondo il sapore dolcissimo della prima vittoria in serie A. Giovedì sera il calendario propone subito la seconda giornata del torneo. Con un impegno duro e al tempo stesso affascinante, per Napoli. Prima di una doppia trasferta (sabato gli azzurri giocheranno a Bologna con la Virtus in anticipo Tv alle 17.10), la squadra di Andrea Mazzon sarà di scena a Milano contro l'Olimpia. In tribuna, a soffrire e stringere i pugni come già successo due giorni fa al Palablu, ci sarà anche l'avvocato Mario Maione. Per lui, uomo che da sempre pensa solo ed esclusivamente alla vittoria, il motivo d'interesse verso questa partita sarà doppio. Dall'altra parte della barricata, infatti, ci sarà Giorgio Corbelli, l'ex presidente del Napoli, l'imprenditore romagnolo che scavalcando la proposta formulata dallo stesso Maione a Corrado Ferlaino, riuscì ad appropriarsi progressivamente del club azzurro.
«Quello a cui tengo maggiormente - dice Maione - è che Napoli vinca anche stavolta. Dovessimo riuscirci, allora la soddisfazione sarebbe doppia perché a quel punto terrei in considerazione anche il fatto che Corbelli è il numero uno dell'Olimpia». Si dichiara prudente, nella circostanza, l'avvocato Maione. Perché la Pompea vista all'opera contro Biella lo ha fatto soffrire. Perchè la Pompea che domenica scorsa ha debuttato a Monteruscello vincendo in apnea è un'orchestra ancora bisognosa di trovare i giusti equilibri ed il necessario affiatamento. «Non siamo ancora ben amalgamati e questo mi crea qualche perplessità. Nel basket, come in tutti gli sport di squadra, non s'inventa niente. Ed è per questo che a Milano, più degli avversari, temo proprio noi stessi».
Un giocatore in particolare, non è attualmente quello che il presidente Maione s'aspetta d'incitare ed applaudire nella sua Pompea. «Greer purtroppo non è ancora al meglio della condizione. Non riesce a spingere come dovrebbe e vorrebbe, e le sue entrate, alcune belle ed eleganti, non hanno prodotto grandi danni all'aversario. Gli unici punti messi a segno contro la Lauretana, Lamarr li ha realizzati da fuori».
Dura il tempo d'un sospiro, la prudenza di Maione, pensando al pubblico presente domenica al Palablu: «Erano in tanti - sottolinea l'avvocato - e la prossima volta saranno anche di più. I napoletani, e anche Naldi questo deve comprenderlo, prima d'impegnarsi vogliono capire. Non a caso, dopo il successo con Biella, la nostra campagna abbonamenti ha avuto una bella spinta in avanti».
E il presidente della Pompea lancia la sua sfida al campionato: «Cosa mi aspetto da questa doppia trasferta? Almeno due punti. Con un po' di fortuna, Napoli può raccoglierne dieci nelle prime sei gare».
A Milano e Bologna la squadra di Mazzon molto probabilmente dovrà fare a meno del capitano Morena, alle prese con una infezione con febbre. Intanto ieri, in occasione della presentazione del campionato di LegaDue, il giemme Fadini ha ritirato a Bologna il premio che la S.S.Basket Napoli si è aggiudicata come vincitrice del passato torneo.
Carlo Carione
«Quello a cui tengo maggiormente - dice Maione - è che Napoli vinca anche stavolta. Dovessimo riuscirci, allora la soddisfazione sarebbe doppia perché a quel punto terrei in considerazione anche il fatto che Corbelli è il numero uno dell'Olimpia». Si dichiara prudente, nella circostanza, l'avvocato Maione. Perché la Pompea vista all'opera contro Biella lo ha fatto soffrire. Perchè la Pompea che domenica scorsa ha debuttato a Monteruscello vincendo in apnea è un'orchestra ancora bisognosa di trovare i giusti equilibri ed il necessario affiatamento. «Non siamo ancora ben amalgamati e questo mi crea qualche perplessità. Nel basket, come in tutti gli sport di squadra, non s'inventa niente. Ed è per questo che a Milano, più degli avversari, temo proprio noi stessi».
Un giocatore in particolare, non è attualmente quello che il presidente Maione s'aspetta d'incitare ed applaudire nella sua Pompea. «Greer purtroppo non è ancora al meglio della condizione. Non riesce a spingere come dovrebbe e vorrebbe, e le sue entrate, alcune belle ed eleganti, non hanno prodotto grandi danni all'aversario. Gli unici punti messi a segno contro la Lauretana, Lamarr li ha realizzati da fuori».
Dura il tempo d'un sospiro, la prudenza di Maione, pensando al pubblico presente domenica al Palablu: «Erano in tanti - sottolinea l'avvocato - e la prossima volta saranno anche di più. I napoletani, e anche Naldi questo deve comprenderlo, prima d'impegnarsi vogliono capire. Non a caso, dopo il successo con Biella, la nostra campagna abbonamenti ha avuto una bella spinta in avanti».
E il presidente della Pompea lancia la sua sfida al campionato: «Cosa mi aspetto da questa doppia trasferta? Almeno due punti. Con un po' di fortuna, Napoli può raccoglierne dieci nelle prime sei gare».
A Milano e Bologna la squadra di Mazzon molto probabilmente dovrà fare a meno del capitano Morena, alle prese con una infezione con febbre. Intanto ieri, in occasione della presentazione del campionato di LegaDue, il giemme Fadini ha ritirato a Bologna il premio che la S.S.Basket Napoli si è aggiudicata come vincitrice del passato torneo.
Carlo Carione
