PESARO - Come sta? «Male, grazie».
Che Misha Beric sia sensibile non è una novità, ma l’espressione contrita dopo una partita da dimenticare testimonia quanto ci tenga, a far bene.
Tutti avevano parlato di un giocatore recuperato, con una diversa luce negli occhi. Un leader designato, uno su cui fare affidamento. E invece alla prima ha steccato, ricordando - a tratti - l’esterno a corrente molto alterna dell’anno scorso. E’ presto per dare giudizi, ci mancherebbe, ma il Miroslav Beric visto contro Siena grida vendetta.
«Abbiamo sentito troppo la partita. Abbiamo sbagliato una marea di tiri che - ne sono sicuro - se fossero entrati ci avrebbero dato la vittoria. E’ la prima partita, non è successo niente, ma io ho sofferto molto».
L’importante è non demoralizzarsi... «Infatti, voglio essere sereno, anche perchè giovedì avremo già l’occasione per rifarci».
Sulla sua personale prestazione, Beric non ha tante risposte. «E’ difficile spiegare perchè certi tiri non siano entrati. Loro hanno fatto una buonissima difesa su di me, di squadra. Non mi sarei mai augurato di terminare l’incontro con sei punti all’attivo - continua il serbo - Però non volevo forzare e prendere delle conclusioni che non fossero le mie. Sui raddoppi intendevo scaricare. Purtroppo tutta la squadra ha tirato malissimo, una serataccia che non si può ripetere. Ci tenevamo fortemente, a far bene, e alla fine non è uscito niente».
Quindi la Scavolini che sta nascendo non è quella vista contro la formazione di Ataman? «Se la Scavolini è questa, è meglio che non giochiamo».
Il rammarico di Beric riguarda anche il pubblico amico, che però sabato non gli ha risparmiato sonore fischiate... «Il tifo era molto caldo e io sono triste anche per non aver potuto esaultare con i nostri sostenitori. C’era un po’ troppa tensione - tra i nuovi molta emozione - e credo che si sia visto».
La seconda di campionato incombe e giovedì (ore 20,30) si gioca a Roma. «Una formazione che si è notevolmente rafforzata - conclude Beric - e che adesso può tranquillamente competere con le grandi. La Virtus parte favorita, perchè gioca in casa, ma noi vogliamo disputare una bella partita. Come sempre daremo il 100%».
Dopo Maggioli ritroverà un altro ex compagno recente (ma c’è anche Zanelli): Marko Tusek. «Ha trovato una situazione ideale, a Roma. Sinceramente mi dispiace che Marko non giochi più a Pesaro, mi manca sia in campo che fuori».
Camilla Cataldo
Che Misha Beric sia sensibile non è una novità, ma l’espressione contrita dopo una partita da dimenticare testimonia quanto ci tenga, a far bene.
Tutti avevano parlato di un giocatore recuperato, con una diversa luce negli occhi. Un leader designato, uno su cui fare affidamento. E invece alla prima ha steccato, ricordando - a tratti - l’esterno a corrente molto alterna dell’anno scorso. E’ presto per dare giudizi, ci mancherebbe, ma il Miroslav Beric visto contro Siena grida vendetta.
«Abbiamo sentito troppo la partita. Abbiamo sbagliato una marea di tiri che - ne sono sicuro - se fossero entrati ci avrebbero dato la vittoria. E’ la prima partita, non è successo niente, ma io ho sofferto molto».
L’importante è non demoralizzarsi... «Infatti, voglio essere sereno, anche perchè giovedì avremo già l’occasione per rifarci».
Sulla sua personale prestazione, Beric non ha tante risposte. «E’ difficile spiegare perchè certi tiri non siano entrati. Loro hanno fatto una buonissima difesa su di me, di squadra. Non mi sarei mai augurato di terminare l’incontro con sei punti all’attivo - continua il serbo - Però non volevo forzare e prendere delle conclusioni che non fossero le mie. Sui raddoppi intendevo scaricare. Purtroppo tutta la squadra ha tirato malissimo, una serataccia che non si può ripetere. Ci tenevamo fortemente, a far bene, e alla fine non è uscito niente».
Quindi la Scavolini che sta nascendo non è quella vista contro la formazione di Ataman? «Se la Scavolini è questa, è meglio che non giochiamo».
Il rammarico di Beric riguarda anche il pubblico amico, che però sabato non gli ha risparmiato sonore fischiate... «Il tifo era molto caldo e io sono triste anche per non aver potuto esaultare con i nostri sostenitori. C’era un po’ troppa tensione - tra i nuovi molta emozione - e credo che si sia visto».
La seconda di campionato incombe e giovedì (ore 20,30) si gioca a Roma. «Una formazione che si è notevolmente rafforzata - conclude Beric - e che adesso può tranquillamente competere con le grandi. La Virtus parte favorita, perchè gioca in casa, ma noi vogliamo disputare una bella partita. Come sempre daremo il 100%».
Dopo Maggioli ritroverà un altro ex compagno recente (ma c’è anche Zanelli): Marko Tusek. «Ha trovato una situazione ideale, a Roma. Sinceramente mi dispiace che Marko non giochi più a Pesaro, mi manca sia in campo che fuori».
Camilla Cataldo
