MILANO - Quattordici giocatori sono stati convocati dal ct Carlo Recalcati per il raduno della Nazionale di basket in programma a Roma il 30 settembre e l’1 ottobre. Sono Basile, Pozzecco e Galanda (Skipper Bologna), Bulleri, Pittis e Marconato (Benetton Treviso), Scarone, Chiacig e Maggioli (Monte Paschi Siena), Meneghin (Metis Varese), Mian e Zacchetti (Snaidero Udine), Podestà e Camata (Pallacanestro Trieste). Come riserve a casa sono stati indicati Fult e Mancinelli (Skipper Bologna), Cavaliero (Pallacanestro Trieste), Belinelli e Brkic (Virtus Bologna).
Questo raduno - riservato a giocatori le cui squadre poi prenderanno parte alle competizioni continentali di club - è il primo di una serie di tre che preludono agli impegni delle qualificazioni europee che, in novembre, vedranno l'Italia impegnata contro Inghilterra e Portogallo (in trasferta) e Repubblica Ceca (in casa). Gli altri raduni si svolgeranno la settimana successiva a Pesaro (con Myers, Righetti e altri già nel giro azzurro) e il 4 e 5 novembre a Torino (riservato ai più giovani che possono interessare il ct). Da questa tornata dovrebbero mancare solo i nazionali che giocano all'estero, vale a dire Abbio, Fucka e Radulovic.
Gli europei di Svezia, fra poco meno di un anno, saranno validi anche come qualificazione olimpica di Atene 2004. Una qualificazione difficilissima perchè l'Europa dispone di cinque posti, compresi quelli assegnati di diritto (Jugoslavia campione del mondo e Grecia Paese ospitante): «Ottenere il pass sarà molto più difficile che giocare le Olimpiadi così come gli Europei sono più difficili dei mondiali. Per tre posti ci sono, e cito solo qualcuna, Spagna, Germania, Lituania, Russia, Francia, Slovenia, Turchia, Croazia e noi».
Difficoltà che richiedono una vera e propria impresa per tornare ai Giochi. «Saremo probabilmente la nazionale più ”vecchia” ai prossimi Europei - dice - ma chiedo ai giocatori di produrre un ultimo sforzo. Qui non si tratta solo di attaccamento alla maglia azzurra ma di vera e propria salvaguardia del nostro movimento».
Questo raduno - riservato a giocatori le cui squadre poi prenderanno parte alle competizioni continentali di club - è il primo di una serie di tre che preludono agli impegni delle qualificazioni europee che, in novembre, vedranno l'Italia impegnata contro Inghilterra e Portogallo (in trasferta) e Repubblica Ceca (in casa). Gli altri raduni si svolgeranno la settimana successiva a Pesaro (con Myers, Righetti e altri già nel giro azzurro) e il 4 e 5 novembre a Torino (riservato ai più giovani che possono interessare il ct). Da questa tornata dovrebbero mancare solo i nazionali che giocano all'estero, vale a dire Abbio, Fucka e Radulovic.
Gli europei di Svezia, fra poco meno di un anno, saranno validi anche come qualificazione olimpica di Atene 2004. Una qualificazione difficilissima perchè l'Europa dispone di cinque posti, compresi quelli assegnati di diritto (Jugoslavia campione del mondo e Grecia Paese ospitante): «Ottenere il pass sarà molto più difficile che giocare le Olimpiadi così come gli Europei sono più difficili dei mondiali. Per tre posti ci sono, e cito solo qualcuna, Spagna, Germania, Lituania, Russia, Francia, Slovenia, Turchia, Croazia e noi».
Difficoltà che richiedono una vera e propria impresa per tornare ai Giochi. «Saremo probabilmente la nazionale più ”vecchia” ai prossimi Europei - dice - ma chiedo ai giocatori di produrre un ultimo sforzo. Qui non si tratta solo di attaccamento alla maglia azzurra ma di vera e propria salvaguardia del nostro movimento».