La Snaidero, colpita e affondata al debutto in serie A a Livorno, viaggia incontro ai campioni d’Italia della Benetton Treviso, ospiti domani al Carnera per la seconda di campionato, con un tuffo nell’azzurro. Assieme a Mian, paladino ormai fisso del ct di turno, Recalcati ha riconvocato per la nazionale maggiore anche l’arancione in erba, Joel Zacchetti, che ha così un’altra chance di entrare a fare parte dei moschettieri di Azzurra.
Colto di sorpresa dalla notizia, che gli è stata data direttamente dai giornalisti ieri sera a fine allenamento, Zacchetti non ha nascosto soddisfazione: «Sono contento, anche se non me l’aspettavo perché sono concentrato ad allenarmi qua con la Snaidero (il cui coach Frates è vice di Recalcati in nazionale, ndr). Non sapevo neppure che fosse previsto questo raduno a Roma».
È una due giorni per azzurrabili che poi faranno le coppe europee e Joel, che era già stato chiamato da Recalcati quest’estate ad Alassio e Bormio, è l’unico ventenne dei 14 convocati. È futuribile, insomma. Questi raduni nell’immediato servono per le qualificazioni europee di novembre, ma in prospettiva per il titolo continentale si giocherà nel settembre 2003 in Svezia. Lì l’Europa, e quindi anche l’Italia, avrà cinque posti (due già prenotati) a disposizione per le Olimpiadi di Atene 2004.
Zacchetti conta di esserci a quegli appuntamenti? «Di sicuro sarà dura, però, visto che ci sono, ci proverò. M’impegnerò al massimo fin da lunedì e martedì a Roma».
Intanto, Joel ha la Snaidero in testa. «Battuti dalla Mabo, giovedì vedremo che succederà contro la Benetton: la palla è rotonda e si gioca 40 minuti – si rifugia in uscite calcistiche –. A Livorno ho cercato di sfruttare meglio possibile il minutaggio concessomi. Le urlate di Frates in allenamento? Lo fa per correggermi, lo capisco e per questo sopporto».
Con i chiari di luna che sta vivendo Stern, a Zacchetti si prospetta anche un impiego da 5: «Non mi tiro indietro, ma Jeffrey farà bene. È un grande lavoratore, si allena bene e con grinta. Lo vede normale quando è in allenamento. Poi, in partita non so che gli succede, anche se a inizio stagione ci sta di sbagliarne qualcuna. Vedrete che salterà fuori».
Valerio Morelli
Colto di sorpresa dalla notizia, che gli è stata data direttamente dai giornalisti ieri sera a fine allenamento, Zacchetti non ha nascosto soddisfazione: «Sono contento, anche se non me l’aspettavo perché sono concentrato ad allenarmi qua con la Snaidero (il cui coach Frates è vice di Recalcati in nazionale, ndr). Non sapevo neppure che fosse previsto questo raduno a Roma».
È una due giorni per azzurrabili che poi faranno le coppe europee e Joel, che era già stato chiamato da Recalcati quest’estate ad Alassio e Bormio, è l’unico ventenne dei 14 convocati. È futuribile, insomma. Questi raduni nell’immediato servono per le qualificazioni europee di novembre, ma in prospettiva per il titolo continentale si giocherà nel settembre 2003 in Svezia. Lì l’Europa, e quindi anche l’Italia, avrà cinque posti (due già prenotati) a disposizione per le Olimpiadi di Atene 2004.
Zacchetti conta di esserci a quegli appuntamenti? «Di sicuro sarà dura, però, visto che ci sono, ci proverò. M’impegnerò al massimo fin da lunedì e martedì a Roma».
Intanto, Joel ha la Snaidero in testa. «Battuti dalla Mabo, giovedì vedremo che succederà contro la Benetton: la palla è rotonda e si gioca 40 minuti – si rifugia in uscite calcistiche –. A Livorno ho cercato di sfruttare meglio possibile il minutaggio concessomi. Le urlate di Frates in allenamento? Lo fa per correggermi, lo capisco e per questo sopporto».
Con i chiari di luna che sta vivendo Stern, a Zacchetti si prospetta anche un impiego da 5: «Non mi tiro indietro, ma Jeffrey farà bene. È un grande lavoratore, si allena bene e con grinta. Lo vede normale quando è in allenamento. Poi, in partita non so che gli succede, anche se a inizio stagione ci sta di sbagliarne qualcuna. Vedrete che salterà fuori».
Valerio Morelli