Pronti per tornare in campo. E pronti per riscattare quel passo falso che non era stato messo in preventivo, perché i segnali offerti dalla Skipper, prima della trasferta di Trieste, erano di tutt'altro tenore.
La Fortitudo se l'è cavata egregiamente in attacco, ma 103 punti al passivo sono troppi.
Un concetto, questo, ripreso ieri da Mate Skelin, il nuovo centro dell'Aquila. “Non abbiamo giocato bene – commenta – soprattutto in difesa, dove abbiamo subito parecchio. Ma non credo si tratti di un problema di condizione quanto, piuttosto, di confidenza. Mancano ancora gli automatismi, manca quel feeling che di solito esiste tra chi gioca insieme da tempo. E questo ci ha penalizzato in difesa, perché mancando l'intesa sono saltati gli aiuti”.
Skelin, però, è fiducioso e ripete, per certi versi, lo stesso discorso pronunciato da Pozzecco il giorno prima. “Perdere la prima gara non fa piacere, indubbiamente. Ma non credo nemmeno che questa sconfitta debba essere interpretata come un dramma. Il dramma, semmai, sarebbe non riuscire a superare questa situazione, ma le premesse per fare bene ci sono tutte”.
Non ha dubbi, Mate, nemmeno sul fatto che la Skipper, già domani sera contro la Roseto dell'ex Marko Milic, possa esprimersi al meglio.
“Maggiore pressione sulla Fortitudo dopo la sconfitta di Trieste? Non credo proprio. La pressione resta pressoché identica perché stiamo parlando, comunque, di un gruppo costruito per fare bene, per vincere e per togliersi tante soddisfazioni. Già a partire da questo campionato, naturalmente”.
In attesa di Barton – pare che la situazione si stia sbloccando, ma il ceco alla fine dovrebbe perdere almeno tre gare – può bastare una buona difesa per tornare al successo.
Buone notizie, infine, dal settore giovanile. Gli junior della Skipper hanno vinto il torneo di Morciano battendo, nell'ordine, Andrea Costa Imola (95-78), Scavolini Pesaro (91-82), Rimini (86-69). I giovani, allenati da Maurizio Ferro, erano reduci da un'esperienza esaltante, il torneo del centenario a Madrid. La Fortitudo junior ha perso con il Pau Orthez, dopo due tempi supplementari: 91-88, con 35 punti (e sette triple) per Mattia Suero. Nella seconda gara sconfitta con i padroni di casa del Real Madrid, 73-70. Ma l'attività giovanile della Fortitudo prosegue con le leve cestistiche. I provini si effettuano nell'impianto del Cierrebi, in via Marzabotto. Per ulteriori informazioni è possibile contattare Stefano Bitelli (339 726.50.05).
La Fortitudo se l'è cavata egregiamente in attacco, ma 103 punti al passivo sono troppi.
Un concetto, questo, ripreso ieri da Mate Skelin, il nuovo centro dell'Aquila. “Non abbiamo giocato bene – commenta – soprattutto in difesa, dove abbiamo subito parecchio. Ma non credo si tratti di un problema di condizione quanto, piuttosto, di confidenza. Mancano ancora gli automatismi, manca quel feeling che di solito esiste tra chi gioca insieme da tempo. E questo ci ha penalizzato in difesa, perché mancando l'intesa sono saltati gli aiuti”.
Skelin, però, è fiducioso e ripete, per certi versi, lo stesso discorso pronunciato da Pozzecco il giorno prima. “Perdere la prima gara non fa piacere, indubbiamente. Ma non credo nemmeno che questa sconfitta debba essere interpretata come un dramma. Il dramma, semmai, sarebbe non riuscire a superare questa situazione, ma le premesse per fare bene ci sono tutte”.
Non ha dubbi, Mate, nemmeno sul fatto che la Skipper, già domani sera contro la Roseto dell'ex Marko Milic, possa esprimersi al meglio.
“Maggiore pressione sulla Fortitudo dopo la sconfitta di Trieste? Non credo proprio. La pressione resta pressoché identica perché stiamo parlando, comunque, di un gruppo costruito per fare bene, per vincere e per togliersi tante soddisfazioni. Già a partire da questo campionato, naturalmente”.
In attesa di Barton – pare che la situazione si stia sbloccando, ma il ceco alla fine dovrebbe perdere almeno tre gare – può bastare una buona difesa per tornare al successo.
Buone notizie, infine, dal settore giovanile. Gli junior della Skipper hanno vinto il torneo di Morciano battendo, nell'ordine, Andrea Costa Imola (95-78), Scavolini Pesaro (91-82), Rimini (86-69). I giovani, allenati da Maurizio Ferro, erano reduci da un'esperienza esaltante, il torneo del centenario a Madrid. La Fortitudo junior ha perso con il Pau Orthez, dopo due tempi supplementari: 91-88, con 35 punti (e sette triple) per Mattia Suero. Nella seconda gara sconfitta con i padroni di casa del Real Madrid, 73-70. Ma l'attività giovanile della Fortitudo prosegue con le leve cestistiche. I provini si effettuano nell'impianto del Cierrebi, in via Marzabotto. Per ulteriori informazioni è possibile contattare Stefano Bitelli (339 726.50.05).
Fonte: Il Resto del Carlino