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La Pompea a Milano trova Niccolai

Un problema in più per Mazzon. E con la Virtus niente anticipo tv

Stagioni mediocri, classifiche sempre più mortificanti, partite giocate davanti ad amici e parenti. La mitica Olimpia Milano, club tra i più blasonati della storia del nostro basket, la corazzata dalle scarpette rosse, ha vissuto un lungo incubo che l'ha spedita dalla fine degli anni '90 nelle paludi dell'anonimato. Beghe societarie, le continue liti tra il paisà Caputo e Joe Bryant (papà di Kobe) che si erano divisi il 50% del club, e un tracollo complessivo da tregenda sembrava stessero per far sparire Milano dalla geografia della pallacanestro. Poi, dopo l'ultima salvezza strappata per i capelli, ecco l'arrivo di Giorgio Corbelli, che torna al vecchio amore del basket stavolta ripartendo dal nord. E d'incanto l'Olimpia riprende quota. Una notevole campagna acquisti, un coach di provate capacità come Caja e un blitz in trasferta a Roseto nel match d'esordio.
La Pompea domani sera nel primo infrasettimanale del campionato (ce ne saranno solo altri tre: 2 gennaio, 13 marzo e 3 aprile), si troverà di fronte un'avversaria dura. Coach Caja applica un gioco riconoscibile, quasi un marchio di fabbrica. Difesa asfissiante su trequarti di campo, ritmo veloce, contropiede, tiro rapido. Il nuovo eroe è Hugo Sconochini, tornato dal glorioso mondiale di Indianapolis carico come una molla. All'esordio 19 punti, con 7/10 al tiro e una sagacia tattica inusuale per un istintivo come lui. Sarà l'uomo di Clack che pur in chiaro ritardo di condizione si è battuto con onore domenica scorsa. L'altro uomo-chiave è Warren Kidd, soprannominato «the big cat», il gattone. Un centro esperto, dal fare sornione, ma efficacissimo per il gioco di Caja grazie alla sua capacità di riempire le corsie in contropiede come rimorchio. Kidd contro Roseto ha segnato 20 punti sbagliando solo due tiri e raccogliendo 12 rimbalzi. Andersen è avvisato, stavolta l'avversario è di ben altra pasta rispetto agli pseudo-lunghi di Biella. Altro giocatore prolifico è lo slovacco Martin Rancik, ex Iowa State University. Toccherà a Jones, e Mazzon dovrà solo pregare che Dontae' abbia voglia di sacrificarsi un pizzico di più in difesa. Non irresistibili le due guardie titolari, Coldebella e Simpkins. Il primo è una vecchia conoscenza del basket italiano, ormai 34enne ma ancora in grado di esprimersi a buoni livelli, il secondo è un moretto veloce giunto in prova e finora confermato. All'esordio hanno segnato 14 punti in due, con percentuali scadenti (5/17). Greer e Palladino possono vincere i confronti diretti, purchè Lamarr riesca a scollarsi il pallone dalle mani e a far giocare la squadra.
La novità è che in panca per Milano siederà Andrea Niccolai, l'acquisto dell'ultim'ora, tiratore micidiale e giocatore esperto. Un fattore pericoloso per la Pompea, che al Palalido avrà vita durissima.
Intanto il previsto anticipo tv di sabato 28 tra Virtus e Pompea è stato sostituito a sorpresa con Benetton-Biella. Potenza dello scudetto sulle maglie o contrasti tra il presidente virtussimo Madrigali e la Rai?
Stefano Prestisimone
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