La Snaidero di Frates, quella salvatasi sbancando il Palaverde alla terzultima della serie A scorsa, ha lo scalpo in mano della Benetton poi campione d’Italia. Oggi la costruenda squadra arancione lo rimette in palio contro Treviso. Il nuovo coach dei Colori uniti Ettore Messina, ex V nera a vita, parte per Udine con le ali basse di chi vuole vedere se la truppa, ereditata da D’Antoni, cadrà ancora preda d’amnesie.
«Spero – dice Frates nel fare gli onori di casa agli ospiti alla vigilia del match – che la Snaidero possa essere davvero un buon test per la Benetton, anche se siamo ancora indietro. La prima in casa, davanti al nostro pubblico e con tanti giocatori nuovi, mi auguro, comunque, che ci spinga a dare tutto quel che possiamo oggi come oggi».
Rispetto a domenica scorsa a Livorno si possono quantificare i passi avanti?
«Abbiamo un monteore di allenamenti al completo molto basso, per cui avere fatto altre tre sedute tutti assieme rappresenta qualcosa sulla via della conoscenza reciproca. È già un passo avanti, anche se dovremo fare i corsi di recupero. Ci vuole pazienza, dobbiamo continuare a lavorare sulle nostre cose in attesa che cresca la condizione dei singoli».
In questo contesto quali sono i motivi tecnici della partita contro la Benetton?
«Il ritmo sarà la chiave della gara. Sia perché loro sono la squadra più veloce e da campo aperto in Europa sia perché sono più in condizione di noi. Dovremo fare un basket un po’ controllato, cercando di rimanere attaccati nel punteggio per giocarcela sino in fondo. Anche se stiamo lavorando per diventare una squadra da corsa, perché Mulaomerovic e Alexander sono giocatori da campo aperto e siamo destinati ad avere ritmi diversi rispetto alla stagione passata. Si aggiunge, quindi, difficoltà a difficoltà. Oltre a non avere una natura ben delineata, dovremo anche andare contro natura altrimenti la Benetton te ne può dare trenta com’è già successo con la Virtus Bologna in Supercoppa. Comunque, non dovremo avere remore o paure di sorta. Dobbiamo darci coraggio e giocare a viso aperto».
Sciolto il nodo dell’extracomunitario da escludere?
«No, lo farò domattina (oggi per chi legge, ndr) nell’ultima seduta. Non voglio, però, che diventi un tormentone perché, se no, avere 5 extracomunitari non è per noi una forza, ma una debolezza. Dobbiamo valutare in base alle condizioni generali della squadra e adeguarci agli avversari. Non è un discorso solo tecnico, perché la nostra condizione non è uniforme. Non scegliamo in un mazzo di uguali, come spero possibile quanto prima. Le scelte sono fatte con altri presupposti, cercando di capire come tamponare la situazione al meglio (ieri si è un po’ scavigliato Zacchetti, ndr)».
Prima in casa con ventilato sciopero del tifo.
«Speriamo sia solo ventilato. Non vogliamo giocare in una bomboniera inespugnabile, ma tra un pubblico partecipe ed entusiasta dello spettacolo, nostro e degli avversari, sì. Ci piacerebbe avere una cornice calda, che non condizioni la partita. Il contrario sarebbe contro lo spirito di questo sport, che conta anche sull’entusiasmo del pubblico».
Pubblico che, dalle 19.15, può acquistare i biglietti al Carnera dopo che le prevendite non sono andate esaurite. Per gli abbonati oggi è l’ultimo giorno per ritirare le tessere alla FriulAdria. Stamane, infine, sopralluogo al Carnera dei tecnici di Italia 7 Gold e del Comune di Udine per l’installazione di un ripetitore per Diretta basket che, comunque, manderà in tv la Snaidero soltanto fra quindici o venti giorni.
Valerio Morelli
«Spero – dice Frates nel fare gli onori di casa agli ospiti alla vigilia del match – che la Snaidero possa essere davvero un buon test per la Benetton, anche se siamo ancora indietro. La prima in casa, davanti al nostro pubblico e con tanti giocatori nuovi, mi auguro, comunque, che ci spinga a dare tutto quel che possiamo oggi come oggi».
Rispetto a domenica scorsa a Livorno si possono quantificare i passi avanti?
«Abbiamo un monteore di allenamenti al completo molto basso, per cui avere fatto altre tre sedute tutti assieme rappresenta qualcosa sulla via della conoscenza reciproca. È già un passo avanti, anche se dovremo fare i corsi di recupero. Ci vuole pazienza, dobbiamo continuare a lavorare sulle nostre cose in attesa che cresca la condizione dei singoli».
In questo contesto quali sono i motivi tecnici della partita contro la Benetton?
«Il ritmo sarà la chiave della gara. Sia perché loro sono la squadra più veloce e da campo aperto in Europa sia perché sono più in condizione di noi. Dovremo fare un basket un po’ controllato, cercando di rimanere attaccati nel punteggio per giocarcela sino in fondo. Anche se stiamo lavorando per diventare una squadra da corsa, perché Mulaomerovic e Alexander sono giocatori da campo aperto e siamo destinati ad avere ritmi diversi rispetto alla stagione passata. Si aggiunge, quindi, difficoltà a difficoltà. Oltre a non avere una natura ben delineata, dovremo anche andare contro natura altrimenti la Benetton te ne può dare trenta com’è già successo con la Virtus Bologna in Supercoppa. Comunque, non dovremo avere remore o paure di sorta. Dobbiamo darci coraggio e giocare a viso aperto».
Sciolto il nodo dell’extracomunitario da escludere?
«No, lo farò domattina (oggi per chi legge, ndr) nell’ultima seduta. Non voglio, però, che diventi un tormentone perché, se no, avere 5 extracomunitari non è per noi una forza, ma una debolezza. Dobbiamo valutare in base alle condizioni generali della squadra e adeguarci agli avversari. Non è un discorso solo tecnico, perché la nostra condizione non è uniforme. Non scegliamo in un mazzo di uguali, come spero possibile quanto prima. Le scelte sono fatte con altri presupposti, cercando di capire come tamponare la situazione al meglio (ieri si è un po’ scavigliato Zacchetti, ndr)».
Prima in casa con ventilato sciopero del tifo.
«Speriamo sia solo ventilato. Non vogliamo giocare in una bomboniera inespugnabile, ma tra un pubblico partecipe ed entusiasta dello spettacolo, nostro e degli avversari, sì. Ci piacerebbe avere una cornice calda, che non condizioni la partita. Il contrario sarebbe contro lo spirito di questo sport, che conta anche sull’entusiasmo del pubblico».
Pubblico che, dalle 19.15, può acquistare i biglietti al Carnera dopo che le prevendite non sono andate esaurite. Per gli abbonati oggi è l’ultimo giorno per ritirare le tessere alla FriulAdria. Stamane, infine, sopralluogo al Carnera dei tecnici di Italia 7 Gold e del Comune di Udine per l’installazione di un ripetitore per Diretta basket che, comunque, manderà in tv la Snaidero soltanto fra quindici o venti giorni.
Valerio Morelli