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Mps, ferma la bora di Trieste!

Avversaria temibile che ha già battuto la Skipper

SIENA — Sarà un esordio casalingo con i fiocchi. Questa sera alle ore 20.30 la Montepaschi affronterà davanti al proprio pubblico la Coop Nordest Trieste che nella prima giornata di campionato ha battuto senza troppi patemi d'animo la Fortitudo Bologna. Un'avversaria, quindi, temibile, composta da un gruppo competitivo che rispetto alla passata stagione ha mantenuto le caratteristiche di velocità, agonismo ed organizzazione. Questa, del resto, è la filosofia del coach Cesare Pancotto che, come ogni anno, sarà salutato dal pubblico di fede biancoverde. Ma a Siena, adesso, c'è un altro beniamimo. Il suo nome è Ergin Ataman, il coach che ha dato una svolta (ad est) alla pallacanestro senese. In questi giorni Ataman ha lavorato molto per colmare quel gap fisico tattico maturato dal gruppo durante una preparazione travagliata da infortuni e ritardi vari. Quindi il coach turco ha posto l'accento sull'esplosività e la reattività facendo lavorare molto i suoi uomini sul contropiede. Contropiede dalla rimessa, contropiede dal rimbalzo, contropiede dalla palla rubata. E questo allenamento ha avuto due finalità: anticipare le caratteristiche tecnico-tattiche di Trieste (a cui piace molto correre e tirare) e proseguire in un'ottica di preparazione fisica che accusa almeno due-tre settimane di ritardo.
Non poteva mancare, ovviamente, anche un occhio di riguardo alla difesa. Durante gli allenamenti Ataman ha preteso molta concentrazione da parte dei suoi uomini senza mai lasciare «impunita» ogni distrazione difensiva. Semplice ma faticosa la pena per la squadra (durante il cinque contro cinque) rea di aver subìto tre canestri di fila: due volte in campo in soli 10 secondi. E dopo le prime due «scorribande» su e giù per il rettangolo di gioco nessuno dei due quintetti ha più subìto tre canestri consecutivi.
Ergin Ataman ha la situazione saldamente in mano. Del resto la Montepaschi sta vivendo un momento positivo, se non proprio dal punto di vista fisico, sicuramente da quello mentale. La vittoria di Pesaro è stata il detonatore che ha fatto esplodere la bomba biancoverde. Trieste è avvertita.
Federico Cappelli
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