LA PRIMA Fortitudo di scena al PalaDozza alza il sipario su due stati d´animo. Può brindare a un sorpasso, quello degli abbonati (tuttora in corso, ma almeno molto probabile), che giustamente ne vellica l´orgoglio di bandiera. Ma deve, altrettanto giustamente, stare in ansia per una classifica dove invece rincorre il vessillo nemico: Virtus punti 2, Fortitudo 0, ma non sono i numeri il problema, quanto il modo perentorio della prima bocciatura a Trieste. Dunque, musica per tremilatrecento invitati, questa sera, ma poi attesa per rivedere una Skipper meno slabbrata, capace di convincere, e non solo di vincere.
La partita degli abbonamenti a Basket City rimane aperta, vitale per i bilanci e pure per l´immagine. E potrà avere altre svolte poiché, in ogni caso, verrà giocata con tutti i mezzi, e già la Virtus, per esempio, l´ha prorogata a fine ottobre e progetta qualche iniziativa di rilancio. Ma la situazione all´oggi è inedita: comanda in città la Fortitudo, come non era mai capitato, e il passaggio di testimone è un segnale forte, sia pure su un fondale degradato, come una piazza che arretra dai diecimila e rotti abbonati complessivi del '97-98, anno dell´acme di passione, agli ottomila e rotti della stagione scorsa, già segnata da una flessione fisiologica, ai seimila di questa. Così, la sfida lunga dieci anni che infiamma Basket City, da quando cioè Seragnoli guidò la svolta Fortitudo e Cazzola e Madrigali ne ressero l´impatto, vive un altro atto. Si continua, tra i nuvoloni, e il romanzo che verrà, anche se meno prodigo, si propone egualmente stuzzicante.
(w.f.)
La partita degli abbonamenti a Basket City rimane aperta, vitale per i bilanci e pure per l´immagine. E potrà avere altre svolte poiché, in ogni caso, verrà giocata con tutti i mezzi, e già la Virtus, per esempio, l´ha prorogata a fine ottobre e progetta qualche iniziativa di rilancio. Ma la situazione all´oggi è inedita: comanda in città la Fortitudo, come non era mai capitato, e il passaggio di testimone è un segnale forte, sia pure su un fondale degradato, come una piazza che arretra dai diecimila e rotti abbonati complessivi del '97-98, anno dell´acme di passione, agli ottomila e rotti della stagione scorsa, già segnata da una flessione fisiologica, ai seimila di questa. Così, la sfida lunga dieci anni che infiamma Basket City, da quando cioè Seragnoli guidò la svolta Fortitudo e Cazzola e Madrigali ne ressero l´impatto, vive un altro atto. Si continua, tra i nuvoloni, e il romanzo che verrà, anche se meno prodigo, si propone egualmente stuzzicante.
(w.f.)
Fonte: La Repubblica