L' Scandone Avellino esordirà questa sera davanti al proprio pubblico (Paladelmauro ore 20 e 30, arbitri Grossi, Taurino e Nardecchia) affrontando la Livorno. I biancoverdi di Markovski hanno archiviato la sconfitta di Treviso e sono intenzionati a cogliere il primo successo del nuovo campionato. E proprio partendo dall'analisi degli errori commessi, il coach detta la ricetta per battere la Mabo. «Con la Benetton siamo stati bravi a bloccare il loro gioco collettivo - afferma Markovski - ma ci hanno punito le capacità individuali, perchè loro sono maestri nel ”penetra e scarica” per l'uomo libero. I 25 punti di differenza non ci stanno, non li abbiamo meritati. A sei minuti dal termine, quando eravamo 15 punti sotto, ho preferito pensare già alla gara di Livorno, richiamando Middleton in panchina. Oggi dovremo stare molto attenti alle palle perse (23 a Treviso) ed ai rimbalzi offensivi concessi agli avversari (14 con la Benetton). Dovremo evitare di giocare contro la difesa schierata, velocizzando il nostro gioco. Abbiamo bisogno di trovare più continuità e cercare di più il contropiede, se vogliamo conquistare i due punti». La Mabo è reduce dalla vittoria casalinga contro la Snaidero Udine (75/61), ottenuta senza grande affanno. Quella labronica è la formazione di serie A che ha cambiato di meno, inserendo nel telaio dello scorso anno i soli Mc Leod e Mutavdzic. Livorno è quindi una squadra che gioca a memoria, che ha in Elliott uno dei suoi uomini migliori, e che ora può contare su un Mc Leod autoritario in cabina di regia, un Mutavdzic che si fa valere sotto i tabelloni, e sulla precisione nelle conclusioni dalla distanza di Santarossa e Sambugaro. L'unica pecca potrebbe essere una panchina non proprio all'altezza dei titolari, se si considera che domenica scorsa 70 dei 75 punti sono stati messi a segno dallo starting-five. «Con le dovute proporzioni, il gioco della Mabo somiglia un po’ a quello di Treviso - prosegue nella sua analisi Markovski - ma Livorno non ha la stessa esperienza e qualità. Usa schemi diversi, ma preferisce comunque il gioco collettivo. Noi dovremo cercare di far saltare i loro schemi, e sarà importante anche difendere sui tentativi di uno contro uno. Livorno ha Mc Leod che ricorda Edney come tipo di gioco, ma dovremo stare molto attenti anche ai lunghi, che sono bravi a riaprire il gioco per tiratori efficaci come Sambugaro e Santarossa, bravi a punire gli aiuti. E poi ci sono tanti giovani che cercano di guadagnarsi spazio in campo». Ma in casa l'Air non può fare regali a nessuno e deve assolutamente conquistare la posta in palio. E rafforzare la tradizione che ha visto i biancoverdi vittoriosi quattro volte sui cinque incontri disputati al Paladelmauro (6 a 4 il computo totale degli scontri diretti in serie A), magari con il sostegno del suo pubblico, ansioso di far sentire il proprio calore a Middleton e compagni.
Franco Marra
Franco Marra