ROMA - Esordio romano per la Virtus stasera nel suo Palazzetto contro la Scavolini. I giallorossi inseguono la credibilità e giocano tutte le loro carte sul tavolo del campionato. Avvio positivo per la Roma dei canestri che domenica ha fatto sua la prima sfida, a Varese. Secondo turno, stasera (alle 20.30) con il piacere della caccia contro una Pesaro che alla prima uscita ha mostrato qualche lacuna e giocatori non certo al top come Beric e altri (Pecile) che hanno cercato di strafare. E’ la sera di Marko Tusek, l’ex della sfida. Un passato in biancorosso per lo sloveno, un presente con la Virtus dove dovrà dare non solo consistenza al reparto dei lunghi ma essere anche arma tattica nelle mani di Bucchi. «Quella di stasera sarà una partita importante per noi - dice Marko - e ancora di più per me che ho giocato due anni a Pesaro dove mi sono trovato bene. Ma questa è la nostra prima apparizione in casa e non vogliamo perdere». La Scavolini intanto non decolla. Via Booker e Blair, Marco Crespi sta plasmando il gruppo nel quale ha un giovane play di grande valore qual è Pecile e un combattente che si chiama Lacey, pivot irlandese che oggi se la vedrà con Santiago. Progetti grandi per cavalcare i sogni, pensieri che non devono diventare angosce. Tusek presente a rimbalzo, attento agli avversari, a non farli muovere ma anche giustiziere in attacco. «Quando serve - ribatte Marko - perché qui c’è chi è responsabile per i punti. Il mio compito maggiore è quello di difendere». Lui è un vincente, uno di quei giocatori che vuole essere un re sui possedimenti della Virtus. Gli alibi non gli piacciono: non è di quelli che hanno gli occhi perduti e non trovano armonie. «Con questo gruppo possiamo vincere qualcosa, siamo tutti amici e questo è importante».
Frena gli entusiasmi Piero Bucchi: l’allenatore tiene tutti con i piedi per terra. Un pomeriggio al Palazzetto per un allenamento, a sudare e faticare per divertirsi in partita. «Non mi illudo che la Scavolini sia una squadra in difficoltà - ammonisce il coach - Stasera arriveranno qui arrabbiati. Hanno perso la prima gara? Ma con Siena vincere non è facile». Jenkins dovrà tenere a bada l’euforia di Pecile, Bonora il ragioniere capace di giocare minuti di grande qualità al servizio dei compagni dando loro ordine e palloni ma la difesa deve essere ancora l’arma principale della Roma dei canestri. Myers e Righetti sono pronti per dare ancora il loro contributo di punti, mattatori di un team nel quale devono impugnare il kalashikov per abbattere gli avversari.
Il campionato torna subito in vetrina e Siena può schierare anche Marcaccini: la commissione giudicante della Federazione ha passato un colpo di spugna sulla squalifica di due mesi che il giudice Puliatti gli aveva comminato martedì sera. Mezza giornata appena per sconfessare l’operato del giudice. Non è una cosa seria, al di là delle evenutali pecche commesse dal giocatore in questa vicenda di non lealtà sportiva con Roma e Siena coinvolte. Le motivazioni della squalifica (sette pagine effettive delle otto del comunicato numero 124) sono state inoltrate alle società ieri mattina. In poche ore gli avvocati di Siena le hanno valutate e hanno presentato un ricorso d’urgenza che la giudicante presieduta dal dottor Mario D’Andria ha accettato annullando la squalifica. Claudio Toti, il presidente della irtus Roma, ha manifestato il suo stupore per la rapidità con cui si è svolta la vicenda che avrebbe, a suo (ma non solo) avviso meritato maggiore approfondimento. Non bisogna dimenticare che i membri della giudicante potrebbero venire avvicendati dal consiglio federale di domani.
Giornata dei chiarimenti questo secondo turno di campionato, in particolare per la Skipper che ha perso a Trieste nel giorno in cui Pancotto ha utilizzato il nuovo software Motion Stat che riesce ad elaborare in tempo reale tutto quello che accade sul parquet "consigliando“ il coach nelle sue scelte perché questo programma riesce a dare indicazioni anche sugli schemi adottati.
Carlo Santi
Frena gli entusiasmi Piero Bucchi: l’allenatore tiene tutti con i piedi per terra. Un pomeriggio al Palazzetto per un allenamento, a sudare e faticare per divertirsi in partita. «Non mi illudo che la Scavolini sia una squadra in difficoltà - ammonisce il coach - Stasera arriveranno qui arrabbiati. Hanno perso la prima gara? Ma con Siena vincere non è facile». Jenkins dovrà tenere a bada l’euforia di Pecile, Bonora il ragioniere capace di giocare minuti di grande qualità al servizio dei compagni dando loro ordine e palloni ma la difesa deve essere ancora l’arma principale della Roma dei canestri. Myers e Righetti sono pronti per dare ancora il loro contributo di punti, mattatori di un team nel quale devono impugnare il kalashikov per abbattere gli avversari.
Il campionato torna subito in vetrina e Siena può schierare anche Marcaccini: la commissione giudicante della Federazione ha passato un colpo di spugna sulla squalifica di due mesi che il giudice Puliatti gli aveva comminato martedì sera. Mezza giornata appena per sconfessare l’operato del giudice. Non è una cosa seria, al di là delle evenutali pecche commesse dal giocatore in questa vicenda di non lealtà sportiva con Roma e Siena coinvolte. Le motivazioni della squalifica (sette pagine effettive delle otto del comunicato numero 124) sono state inoltrate alle società ieri mattina. In poche ore gli avvocati di Siena le hanno valutate e hanno presentato un ricorso d’urgenza che la giudicante presieduta dal dottor Mario D’Andria ha accettato annullando la squalifica. Claudio Toti, il presidente della irtus Roma, ha manifestato il suo stupore per la rapidità con cui si è svolta la vicenda che avrebbe, a suo (ma non solo) avviso meritato maggiore approfondimento. Non bisogna dimenticare che i membri della giudicante potrebbero venire avvicendati dal consiglio federale di domani.
Giornata dei chiarimenti questo secondo turno di campionato, in particolare per la Skipper che ha perso a Trieste nel giorno in cui Pancotto ha utilizzato il nuovo software Motion Stat che riesce ad elaborare in tempo reale tutto quello che accade sul parquet "consigliando“ il coach nelle sue scelte perché questo programma riesce a dare indicazioni anche sugli schemi adottati.
Carlo Santi