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Maryland campione Ncaa

I Terps superano gli Hoosiers 64-52 grazie a un grande Dixon e conquistano per la prima volta il titolo

A Indiana non riesce l'ultimo miracolo. Così a esultare sono i tifosi di Maryland. I Terps hanno vinto ad Atlanta il titolo Ncaa regolando la sorpendente truppa di Mike Davis con il punteggio di 64-52 grazie soprattutto a un grande Juan Dixon nei momenti importanti. Indiana ha messo in difficoltà Maryland difendendo con aggressività per tre quarti del match ma, dopo aver tirato con ottime percentuali dalla lunga distanza nel primo tempo, l'attacco si è inceppato proprio quando gli Hoosiers avevano ripreso Dixon e compagni. Indiana ha sofferto i lunghi di Maryland dando l'impressione di poter capitolare da un momento all'altro già nella prima parte. Ma le conclusioni dalla lunga distanza e la buona difesa sul perimetro hanno tenuto gli Hoosiers in partita. A metà secondo tempo la squadra di Mike Davis, complice la confusione offensiva dei Terps, ha addirittura ripreso e perfino superato Maryland (44-42, grazie a un tap-in di Jared Jeffries). Ma nel momento più importante del match è salito in cattedra Juan Dixon che ha prima realizzato la tripla del 45-44, poi ha condotto la sua squadra a un parziale di 11-2 che ha chiuso la partita."Dixon è il miglior gicatore del campionato Ncaa insieme a Jason Williams - sottolinea Mike Davis, il tecnico di Indiana -: ogni volta che Maryland ha avuto bisogno di un canestro pesante Juan si è fatto trovare pronto nonostante l'ottima difesa di Dane Fife". Fife, che nelle semifinale aveva annullato il pericolosissimo Hollis Prince, non ha ripetuto l'impresa contro Dixon il quale non ha tirato moltissimo, 6-9 per 18 punti, ma ha dimostrato di poter essere determinante anche senza segnare 33 punti come contro Oklahoma. "La mia carreira collegiale non poteva chiudersi in modo migliore - dice il senior dei Terrapins votato Mvp delle Final Four -. Ancora non riesco a credere di aver vinto il campionato Ncaa, mi sembra di sognare". Un sogno diventato realtà anche per coach Gary Williams che dopo aver preso in mano un programma in ginocchio 13 anni fa ora può permettersi di guardare tutti dall'alto. "Questa vittoria vale tantissimo - commenta l'allenatore di Maryland -: gran parte del merito va ai senior che in questa stagione hanno mostrato grandi qualità caratteriali oltre che tecniche".Indiana deve recriminare per un secondo tempo giocato solo dal perimetro. Per poter spaventare i rivali gli Hoosiers avrebbero dovuto produrre di più con Jeffries, limitato a 8 punti, e con l'eroe della semifinale Jeff Newton, tornato tra i comuni mortali con soli 6 punti e 2-7 dal campo. Lonny Baxter e Chris Wilcox, pur senza fare cose straordinarie, sono così riusciti a dominare sotto canestro e Indiana è rimasta in partita fino a quando ha tirato con percentuali straordinarie dalla lunga distanza. "Maryland ha giocato molto meglio di noi - ammette Mike Davis -, però la squadra ha fatto il massimo. Siamo arrivati in finale tra lo scetticismo generale. Sono convinto che questo gruppo abbia un grande futuro davanti a se'". Ma le due squadre l'anno prossimo saranno da rifondare. Gli Hoosiers probabilmente perderanno Jeffries intenzionato a dichiararsi eleggibile per il draft Nba, mentre Maryland dovrà sostituire tre titolari di qualità come Dixon, Baxter e Mouton. Un problema che coach Williams si porrà più avanti, adesso vuole solo festeggiare il primo titolo Ncaa nel basket della storia dell'ateneo.
Simone Sandri
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