ROSETO - Giusto il tempo di assorbire la sconfitta dell'esordio casalingo contro Milano e di far conoscere i nuovi Milic, Radosevic e Davis agli altri compagni di squadra e l'Euro Roseto è già in campo per il secondo impegno di campionato che la vedrà, all'ombra delle due torri di Bologna, affrontare la Skipper al Paladozza, con inizio alle ore 20.30. La partita, che sarà diretta dalla triade Cazzaro, Vianello e Vianello, è la seconda di un pessimo inizio che il sorteggio ha riservato ai rosetani. Gara difficile non solo perché si parla dei vice-campioni d'Italia della Fortitudo, ma soprattutto perché la squadra petroniana è reduce dal brutto scivolone rimediato in trasferta a Trieste, dove ha perso per 103-90, facendo una figuraccia in fase difensiva. Tecnico e giocatori non hanno gradito la sconfitta, soprattutto perché questo è l'anno della peggiore Virtus degli ultimi anni e visto che il sodalizio del Presidente Seragnoli ha vinto la battaglia degli abbonamenti sconfiggendo gli odiati cugini delle "vu nere". Quindi massima concentrazione e tanta voglia di vincere, proprio contro una Roseto in fase di assestamento, che dovrebbe finalmente schierare tutti gli effettivi, ad eccezione del convalescente Monroe. La Skipper potrebbe iniziare con un quintetto composto da Pozzecco, Basile, Scepanovic, Galanda e Skelin, facendo partire dalla panchina i giovani Fultz e Mancinelli, oltre a gente del calibro di Delfino e Kovacic. Non è detto però che possa sedersi Scepanovic, autore di una prova insufficiente in quel di Trieste, magari a vantaggio di Delfino. Il Roseto potrebbe invece partire schierando Rannikko, Radosevic, Moltedo, Fajardo e Davis, facendo partire dalla panchina Milic, insieme a Pieri, Sartori, Callahan e Ruggiero (o Maresca). Coach Phil Melillo è conscio delle difficoltà che la gara presenta e bene ha fatto a richiamare l'attenzione sul lavoro da fare per amalgamare la squadra, senza lasciarsi andare a facili proclami di pronto riscatto dopo la sconfitta interna contro Milano. La partita contro la Skipper sarà, logicamente, giocata per vincere come tutte le altre, ma è importante, soprattutto, che la gara serva per far giocare insieme la squadra, creando e gestendo quegli equilibri che dovrebbero permettere a tutti gli effettivi di dare il proprio apporto alla causa rosetana.
Luca Maggitti
Luca Maggitti