Statue di sale, nel basket, fulminate, impietrite alle soglie dell’inferno. Siamo solo alla seconda giornata, ma il terremoto è di sesto grado, di quelli che lasciano macerie difficili da ricostruire. Bologna nella polvere. Clamorosa la profondità oscura in cui sono caduti i cavalieri neri della Virtus, -35 (103-68), un passivo che ha un solo significato: impotenza. Inquieta anche la sconfitta casalinga patita dalla Skipper a opera di Roseto. Risorge Milano. Che diverte, veleggia al largo (anche a »13), si distrae, e soffre nel finale per battere la Pompea Napoli, in una sfida metropolitana Nord-Sud che mancava da 11 anni.
(w.p.)
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