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Pesaro rimette l'abito buono dopo il ko con Siena

Ma Beric e Richardson non bastano contro Myers

VIRTUS ROMA : Bonora 5, Jenkins 14, Zanelli , Tonolli 1, Righetti 10, Myers 26, Santiago 16, Morabito , Monti , Tusek 4. All. Bucchi.
SCAVOLINI PESARO: Beric 31, Gilbert , Richardson 19, Gigena , Malaventura 2, Lacey 2, Mc Ghee 2, Pecile 3, Albano 14, Christoffersen . All. Crespi
Arbitri: Loguzzo , Sabetta e Colucci.
Note: spettatori 1500 circa. In tribuna Roberto Mancini, Gianni Rivera e Antonello Riva, oggi in B1 coin Rieti. Primo tempo 20 a 18, secondo tempo 36 a 37, terzo tempo 53 a 56. Uscito per 5 falli Lacey
ROMA — E' bastato ritrovare i due naufraghi di gara uno, Beric e Richardson, per dare il volto della decenza alla Scavolini. Non più uno straccio da passare per il campo, come è stato a lungo contro il Monte Paschi, ma già una squadra decorosa, vitale, che regge il confronto, fino all'ultimo secondo, contro una formazione esperta e carica di nomi come la Virtus Roma.
Una gara giocata sul filo dalla parità e dell'equilibrio nonostante Pesaro abbia sofferto molto sotto i canestri nell'improbo confronto fra Lacey e Santiago: un duello difficile, sia per tecnica che per centimentri, quello che doveva ingaggiare il pivot della Scavolini. Soprattutto perché Crespi, oltre a Lacey, aveva poco altro da buttare sul piatto visto che Mc Ghee fa ancora più danni che cose buone.
Con un Myers sotto tono e con Jenkins poco pruduttivo, prima la difesa romana ha dovuto contenere le sfuriate di Richardon, confusionarie ma alla fine redditizie, dopodichè con il disgelo di Beric (5 su 7 da tre alla fine dei primi venti minuti), che fulminava a ripetizione Righetti dalla linea più lontana, Pesaro ha messo a lungo la testa avanti.
E quando è stata sotto, ad inizio del terzo tempo, non ha mai lasciato autostrade libere alla formazione di Bucchi. Anzi l'ha fatta faticare e con un Beric ispirato ha prima ricucito uno strappo di otto punti, dopodichè è tornata a mettere la testa avanti alla fine del terzo quarto (53 a 56 il punteggio che ha gettato nello sconforto il pubblico romano).
Poi un Bucchi quasi alla frutta inverte le giocate mettendo il tappo a Beric con Myers. Fermata l'arma letale, la Scavolini, in alcuni momenti un po' pasticciona, rimedia perle con Richardson che la tengono quasi ad un passo dal colpaccio, covato, accarezzato fino ad una manciata di secondi dalla fine.
Vittoria sfiorata e forse meritata se se non ci fosse stato sull'altro fronte Carlton Myers. Air ha calato le ultime energie e tutta la sua esperienza negli ultimi minuti, come già era successo domenica scorsa a Varese, dove guarda caso la partita era finita con un punteggio simile a questo, ma soprattutto con una bomba dell'ex pesarese.
Tanto è bastato per ribaltare l'incontro dopo trenta minuti quasi anonimi.
Maurizio Gennari
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