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Milano, scurdammoce 'o passato

MILANO — Dopo la prima, buona anche la seconda. L'Olimpia archivia la pratica Napoli, centra la vittoria e comincia a riconquistare il suo pubblico. C'è stato solo da soffrire nel finale quando la Pompea ha provato a guastare, senza riuscirci, la festa biancorossa.
Al PalaLido l'Olimpia ha mostrato una squadra bilanciata, ordinata nella sua frenesia, con ruoli precisi e chiari per tutti. Le lacune sono sotto canestro, dove però con l'affiatamento si potrà presto supplire all'assenza di chili e centimetri, e nei meccanismi difensivi, ancora da oliare. L'applausometro però è già sopra il livello della passata stagione, e le giocate di Sconochini, la grinta di Coldebella e le schiacciate di Kidd hanno già fatto dimenticare le palle perse di Horton, le amnesie di Bergersen, l'imbarazzante Sankes.
Si comincia con i primi canestri del «Gaucho», che fanno spellare le mani ai tifosi. L'Olimpia deve però subito rincorrere, soffre troppo Palladino e le incursioni di Andersen. Il centro ex Peristeri dispone a suo piacimento di Kidd, grazie anche all'assenza dei raddoppi di Vanuzzo, da rivedere nei fondamentali. Si va alla prima sirena con l'Olimpia sotto di due lunghezze ma il pubblico applaude come se si fosse sopra di 30. Alla ripresa Napoli prova ad allungare con le triple di Greer, mentre Simpkins spara un paio di missili sul ferro. Milano soffre a rimbalzo e Caja sceglie la soluzione Kidd-Alberti ma perde Sconochini punito in panchina dal terzo fallo. Con le due torri i biancorossi rientrano da -5 al +1, acciuffato al 6'28'' con un tap-in di Alberti dopo un coast to coast di Coldebella. E' il momento di Niccolai, ancora legnoso sulle gambe e poco preciso al tiro. Si va al riposo con Milano avanti di quattro e Caja che ha tante cose da dire ai suoi.
Coldebella e compagni imparano la lezione, tanto da prendere il volo con 8 punti in fila di un Kidd ispirato e una tripla di Simpkins da quasi otto metri. Mazzon ordina le triple e Greer esegue. Napoli torna a -5 ma Rancik e Coldebella rimettono le cose a posto. L'Olimpia fa il peccato di festeggiare troppo presto. Nell'ultimo quarto si forza troppo da fuori e con un mortifero 0-13 la Pompea passa a condurre (84-85). La paura passa dopo il canestro di Kidd, i liberi di Simpkins e Coldebella, l'errore di Nees e la palla persa di Palladino. Alla fine tutti in piedi.
OLIMPIA MILANO-POMPEA NAPOLI 92-89 (24-26, 49-45, 76-67) OLIMPIA: Ferroni 2, Coldebella 11, Sconochini 15, Alberti 8, Kidd 2, Rancik 11, Simpkins 21, Vanuzzo 4, Niccolai 0. n.e. Gallea . All Caja. POMPEA: Morena 21, Gatto 2, Penberthy 3, Jones 15, Greer 20, Palladino 12, Clack 7, Andersen 28. n.e. Rajola, Costantino. All. Mazzon. ARBITRI: Mattioli-Ursi-Seghetti.
Maurizio Trezzi
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