REGGIO CALABRIA — Trasferta amara in riva allo Stretto per l'Oregon che cade a Reggio Calabria. La Viola si merita il successo (75-69). Cantù nel primo tempo gioca male e nella ripresa tenta di raddrizzare la partita con un super Hines (25 punti). Ma i brianzoli, dopo una lunga rincorsa, nel finale non hanno avuto più la benzina per piazzare la zampata vincente. La squadra calabrese non sfodera un basket di alto spessore tecnico, ma getta sul campo tanta grinta. In avvio a spingere in avanti i padroni di casa sono le torri Tomidy e Williams. L'Oregon infatti ha vita dura sotto canestro, con Damiao e Jonzen, carichi di falli. Cantù subisce la pressione degli avversari, complice anche una raffica di tiri dalla lunga distanza sbagliati. In attacco Mc Cullough (2 punti) e Thornton (6 punti) deludono: non segnano neanche un punto. I brianzoli non sanno mai bene cosa fare quando superano la propria metà campo, mentre la difesa balla e concede facili conclusioni ai reggini: si va all'intervallo sul 40-29. La ripresa comincia malissimo per Cantù: in due minuti lo svedese Jonzen commette quarto e quinto fallo. La formazione di coach Lardo approfitta della sbandata brianzola per allungare fino al +18 (49-31). Nel momento più difficile della partita sale in cattedra Sam Hines. L'ala americana infila 10 punti di fila e dà una scossa alla squadra. Cantù recupera, pareggia con Stonerook (63-63), ma è una rincorsa inutile. La Viola, trascinata da Eubanks (26 punti), non si lascia impressionare, stringe i bulloni in difesa e in avanti tira fuori le unghie. Tomidy continua a dominare dentro la lunetta, mentre Cantù perde per falli anche Damiao. L'Oregon ha il serbatoio vuoto, Hines non è più lucido come nel terzo quarto e da solo non riesce a respingere l'assalto dei padroni di casa.
Paolo Marelli
Paolo Marelli