La Snaidero riconsegna alla Benetton scudettata il suo scalpo, anche se non è che Treviso al Carnera si sia cinta la testa di una corona regale. La storia del debutto casalingo di Udine contro i campioni d’Italia sta tutta nell’inizio e nella fine della partita. Dopo il 9-21 per gli ospiti nel primo quarto, nessuno ci ha più creduto davvero tanto che a 23’’ dalla sirena, già sul 78-86 finale, Langdon è morto con la palla in mano, fermo a metà campo, indisturbato. Segno di resa degli arancione più che di dominio, a cui inchinarsi, dei Colori uniti molli la loro parte, proprio quel che l’ex ct Ettore Messina temeva alla vigilia dai suoi. Giocando a sprazzi, infatti, hanno concesso secondo (29-21) e ultimo quarto (25-17) ai padroni di casa in evidente affanno.
Coach Fabrizio Frates fa di necessità virtù e nel terno al lotto dell’extracomunitario da escludere stavolta sceglie Stern, opzione condivisibile sul piano tattico visto che la squadra di Messina ha il solo Marconato centro di ruolo e, sia pur onusto di passata gloria azzurra, non dei più temibili nel ruolo nella nostra serie A.
Eppure lo stagionato Denis, più ancora dello jugoslavo Mutavdzic domenica scorsa a Livorno, ed Edney, meglio del connazionale McLeod sempre nella prima di campionato, cioè di nuovo l’asse play - pivot ha rimesso in crisi la Snaidero e dato partita vinta agli avversari di turno. Anche se coach Frates con un’altra scelta pertinente, in questo caso rispetto allo stato di forma attuale della squadra, fa partire in quintetto base Vujacic, Mian, Li Vecchi, Alexander e Cantarello. Edney, Langdon, Stojic, Garbajosa e Marconato, schierati sull’altro fronte da Messina, fanno subito strame, però, dei delicati equilibri arancione. Mian, con due canestri di fila, ribalta l’iniziale 0-3 per Treviso, firmato da Marconato con un cesto più tiro libero per fallo. Il 4-3 dopo un minuto è l’unico vantaggio udinese della gara. Al 10’, come detto, si è 9-21 per gli ospiti con il centro avversario già a quota 11 punti e 5 rimbalzi: 20 e 11, rispettivamente, alla fine per il 38 di valutazione.
Tra fine primo quarto e inizio secondo, Zacchetti appena alzato dalla panchina infila un 3 su 3 tre che, assieme a 12 punti di Mulaomerovic nei secondi 10 minuti, riporta in partita la Snaidero. È una tripla di Vujacic, a 3 minuti dal riposo, a riportare sul 32-35 con minimo svantaggio di 38-40 nel minuto finale, fissato da un libero di Thompson, autore di 5 punti nel secondo parziale.
Nella ripresa, però, la Benetton, trascinata da Edney autore di 16 punti nei secondi venti minuti dei suoi 23 finali, si ripresenta subito con il suo piglio migliore. È 53-69 al 30’ e, toccato il massimo vantaggio di 18 punti (53-71) a inizio ultimo quarto, Treviso si rilassa di nuovo concedendo un altro rientro a Udine sino al 72-80 con la quinta bomba su 7 di Zacchetti e con sprazzi dei redivivi Li Vecchi e Alexander. Ci pensa Pittis, con l’unico canestro della sua gara, a chiudere il conto sul 72-82 a -1’18’’ dalla sirena.
Valerio Morelli
Coach Fabrizio Frates fa di necessità virtù e nel terno al lotto dell’extracomunitario da escludere stavolta sceglie Stern, opzione condivisibile sul piano tattico visto che la squadra di Messina ha il solo Marconato centro di ruolo e, sia pur onusto di passata gloria azzurra, non dei più temibili nel ruolo nella nostra serie A.
Eppure lo stagionato Denis, più ancora dello jugoslavo Mutavdzic domenica scorsa a Livorno, ed Edney, meglio del connazionale McLeod sempre nella prima di campionato, cioè di nuovo l’asse play - pivot ha rimesso in crisi la Snaidero e dato partita vinta agli avversari di turno. Anche se coach Frates con un’altra scelta pertinente, in questo caso rispetto allo stato di forma attuale della squadra, fa partire in quintetto base Vujacic, Mian, Li Vecchi, Alexander e Cantarello. Edney, Langdon, Stojic, Garbajosa e Marconato, schierati sull’altro fronte da Messina, fanno subito strame, però, dei delicati equilibri arancione. Mian, con due canestri di fila, ribalta l’iniziale 0-3 per Treviso, firmato da Marconato con un cesto più tiro libero per fallo. Il 4-3 dopo un minuto è l’unico vantaggio udinese della gara. Al 10’, come detto, si è 9-21 per gli ospiti con il centro avversario già a quota 11 punti e 5 rimbalzi: 20 e 11, rispettivamente, alla fine per il 38 di valutazione.
Tra fine primo quarto e inizio secondo, Zacchetti appena alzato dalla panchina infila un 3 su 3 tre che, assieme a 12 punti di Mulaomerovic nei secondi 10 minuti, riporta in partita la Snaidero. È una tripla di Vujacic, a 3 minuti dal riposo, a riportare sul 32-35 con minimo svantaggio di 38-40 nel minuto finale, fissato da un libero di Thompson, autore di 5 punti nel secondo parziale.
Nella ripresa, però, la Benetton, trascinata da Edney autore di 16 punti nei secondi venti minuti dei suoi 23 finali, si ripresenta subito con il suo piglio migliore. È 53-69 al 30’ e, toccato il massimo vantaggio di 18 punti (53-71) a inizio ultimo quarto, Treviso si rilassa di nuovo concedendo un altro rientro a Udine sino al 72-80 con la quinta bomba su 7 di Zacchetti e con sprazzi dei redivivi Li Vecchi e Alexander. Ci pensa Pittis, con l’unico canestro della sua gara, a chiudere il conto sul 72-82 a -1’18’’ dalla sirena.
Valerio Morelli