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Edi Snaidero: sciopero del tifo, perché?

Il presidente non capisce la protesta della curva ultrà durata tutta la partita

Il presidente Edi Snaidero è deluso più per lo sciopero del tifo, annunciato da un comunicato (In silenzio per farci sentire) a firma Gruppo deciso e Rappresaglia basketball fans per protestare contro la diffida di 3 anni a un capo ultrà. «Risultato a parte, potevamo anche battere la Benetton: la vera squadra campione d’Italia si vedrà più avanti, così come la Snaidero. Sono molto amareggiato per lo sciopero del tifo. Speravo che, come attestato di solidarietà a Roccia, si esaurisse dopo un quarto. La protesta continuata per tutta la gara, invece, ha danneggiato la squadra e la società. Due anni fa dopo Varese fu attuata una protesta simile, perché la curva era adirata con la squadra stessa. Stavolta, però, che colpa può avere per fatti avvenuti a Treviso e lontano dal campo di gioco? È sembrato di giocare in trasferta. Il pubblico di Udine, difficile a scaldarsi, ci ha anche provato, ma non ci ha aiutato durante i nostri cali d’intensità. Mi dispiace: se le cose andranno avanti così, vuole dire che la piazza non è matura per avere una squadra in A».
Coach Fabrizio Frates appare molto preoccupato: «Non eravamo in campo solo per limitare lo scarto, ma per vincere: volevo il successo, ma in questo momento non siamo in condizione di giocarcela alla pari con gli avversari. Produciamo fiammate, sprazzi di buon basket, ma senza continuità. Abbiamo avuto un inizio davvero brutto, riscattato da un ottimo secondo quarto; in altalena sono andati anche gli ultimi due tempi. In queste condizioni è impossibile competere con la Benetton. È stato fuori Stern perché Treviso ha un solo lungo di ruolo, Marconato, e tanti giocatori di qualità sul perimetro, tanto che ci serviva un uomo in più nella rotazione degli esterni. Alexander? Di 8 quarti (4 con la Mabo all’esordio e 4 ieri, ndr) ne ha giocato uno solo, il terzo a Livorno: non concretizza il potenziale che ha e non ha alibi. Preoccupa soprattutto il suo scarso contributo emotivo. Bene i giovani Zacchetti e Vujacic, sono contento di dare loro spazio, ma qui conta soprattutto vincere».
Joel Zacchetti: «Sono contento per la mia prova, purtroppo non è servita».
Davide Cantarello: «Se non giochiamo con intensità dall’inizio, non faremo mai bene: non siamo ancora al 100 per cento e a rincorrere gli avversari facciamo fatica doppia. Sofferto Marconato? Più che lui, Edney che è la fonte del gioco trevigiano dal quale anche Denis trae beneficio».
Ettore Messina: «Senza centri, la Snaidero ha acquisito imprevedibilità e Mulaomerovic s’è dimostrato pericoloso. Su questo campo sarà dura per tutti vincere: un merito per noi esserne usciti indenni. Sul +18 speravo di concedere un po’ di riposo ai titolari, ma ci siamo rilassati troppo, concedendo alla Snaidero di rientrare».
(fr.to.)
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