FABRIANO - La più brutta Virtus del nuovo millennio. Può bastare? No, la peggiore di sempre. Il - 33 di inizio anno a Pesaro non rende l´idea e anche nel passato decennio non si ricordano tante nefandezze concentrate in 40´. Non solo per lo scarto, ma anche per la qualità offerta, indegna, a questo punto sono leciti i dubbi sulla vera sostanza della squadra, che pur incompleta non sembra avere prospettive di prima fascia. Disastro, Boscia Tanjevic può solo incassare. «Mi vergogno, abbiamo offeso il glorioso nome della società. Perdere si poteva, non in questo modo. Mi assumo tutte le responsabilità di una disfatta del genere». Ma una batosta così abissale può segnare la stagione. «La botta si farà sentire. Vedremo di recuperare il possibile in due giorni, con Rigaudeau che proverà a lavorare con noi». Stringato, la squadra era già mesta sull´autobus. Il presidente Madrigali era addirittura già in viaggio. A metà tempo era sceso precipitosamente negli spogliatoi a dare una carica inefficace. In pieno naufragio se n´è andato dal Palasport scuro in volto e silenzioso. Nessuna voglia di parlare.
Per la cronaca, il match si è chiuso nel secondo quarto, con dieci minuti di caos totale, subendo un irreale 37-12 nei primi 9´. La Virtus non è esistita: rotta su tutta la linea, con una difesa impresentabile. Fabriano ha segnato nei primi 20´ solo due punti di meno di quelli che aveva fatto domenica in 40´ a Cantù, dove perse di 22: ha vinto di 35. Dopo l´intervallo, solo mattanza. Tutti a testa bassa.
L´aria greve s´è fatta sentire sin dall´inizio, quando la Virtus ha provato a giocare con Fabriano che ha provato a metterla solo sulla corsa e i salti, facendo più confusione che altro, ma trovando entusiasmo (5-8 al 3´). Nella bagarre la Virtus ha barcollato, poi si è affidata a Bell, che ha recuperato la parità, pensando che fosse meglio andare da solo, al massimo con qualche sponda di Andersen. Nel quarto iniziale Charlie ne ha messi 15 (6/8, 3 triple), riuscendo a portare anche un +5 (17-12 al 7´): avrebbe dovuto tenere la media e farne davvero 60 per sperare in qualcosa di buono. Dopo di lui, bravo ma avulso dal contesto, il diluvio. La Virtus nel secondo ha incassato di tutto e arrivando quasi all´autolesionismo. Tutti i boys di Lardo hanno fatto festa, a cominciare da Clark, che con 9 punti in 3´40´´ ha sotterrato Miralles, poi ha proseguito Porter con altri 9, facendosi beffe in velocità degli esterni bianconeri. Nunez, la riserva di Gattoni, ne ha poi infilati 12 in tutti i modi. Attenzione, non solo le cifre di una partita, ma del secondo quarto. La faccenda è cominciata e diventare inquietante dopo il primo 16-2 (26-35) al 5´. Dopo il tracollo è diventato imbarazzante, con una serie di umiliazioni e il triplone di Tuner dall´angolo sulla zona di Tanjevic. Domenica al PalaMalaguti altro giro, di brividi, con Napoli: ricevuto il regalo dalla Viola e subìta la mattanza (103 come la Skipper), è ora di provare almeno a darsi una regolata.
FABRIANO-VIRTUS 103-68
Fabriano: Gattoni 13, Hulett 10, Porter 18, Clark 27, Turner 9, Nunez 22, Romagnoli 2, Genovese 2, De Angelis. Paleco ne.
Virtus: Sekularac 2, Bell 22, Avleev 8, Andersen 9, Frosini 8, Attruia 2, Miralles 3, Belinelli 6, Gagneur 5, Brkic 3.
Note: tiri liberi: Fa 14/16, Bo 10/16. Da due: Fa 37/58, Bo 23/48. Da tre: Fa 5/14, Bo 4/14. Rimbalzi: Fa 32, Bo 37. Parziali: 5´ 8-10, 10´ 19-24, 15´ 35-26, 20´ 56-37, 25´ 69-41, 30´ 82-50, 35´ 88-55, 40´ 103-68. Massimo vantaggio Virtus: +6 (20-14) al 7´. Massimo svantaggio: - 37 (66-103) al 39´.
Francesco Forni
Per la cronaca, il match si è chiuso nel secondo quarto, con dieci minuti di caos totale, subendo un irreale 37-12 nei primi 9´. La Virtus non è esistita: rotta su tutta la linea, con una difesa impresentabile. Fabriano ha segnato nei primi 20´ solo due punti di meno di quelli che aveva fatto domenica in 40´ a Cantù, dove perse di 22: ha vinto di 35. Dopo l´intervallo, solo mattanza. Tutti a testa bassa.
L´aria greve s´è fatta sentire sin dall´inizio, quando la Virtus ha provato a giocare con Fabriano che ha provato a metterla solo sulla corsa e i salti, facendo più confusione che altro, ma trovando entusiasmo (5-8 al 3´). Nella bagarre la Virtus ha barcollato, poi si è affidata a Bell, che ha recuperato la parità, pensando che fosse meglio andare da solo, al massimo con qualche sponda di Andersen. Nel quarto iniziale Charlie ne ha messi 15 (6/8, 3 triple), riuscendo a portare anche un +5 (17-12 al 7´): avrebbe dovuto tenere la media e farne davvero 60 per sperare in qualcosa di buono. Dopo di lui, bravo ma avulso dal contesto, il diluvio. La Virtus nel secondo ha incassato di tutto e arrivando quasi all´autolesionismo. Tutti i boys di Lardo hanno fatto festa, a cominciare da Clark, che con 9 punti in 3´40´´ ha sotterrato Miralles, poi ha proseguito Porter con altri 9, facendosi beffe in velocità degli esterni bianconeri. Nunez, la riserva di Gattoni, ne ha poi infilati 12 in tutti i modi. Attenzione, non solo le cifre di una partita, ma del secondo quarto. La faccenda è cominciata e diventare inquietante dopo il primo 16-2 (26-35) al 5´. Dopo il tracollo è diventato imbarazzante, con una serie di umiliazioni e il triplone di Tuner dall´angolo sulla zona di Tanjevic. Domenica al PalaMalaguti altro giro, di brividi, con Napoli: ricevuto il regalo dalla Viola e subìta la mattanza (103 come la Skipper), è ora di provare almeno a darsi una regolata.
FABRIANO-VIRTUS 103-68
Fabriano: Gattoni 13, Hulett 10, Porter 18, Clark 27, Turner 9, Nunez 22, Romagnoli 2, Genovese 2, De Angelis. Paleco ne.
Virtus: Sekularac 2, Bell 22, Avleev 8, Andersen 9, Frosini 8, Attruia 2, Miralles 3, Belinelli 6, Gagneur 5, Brkic 3.
Note: tiri liberi: Fa 14/16, Bo 10/16. Da due: Fa 37/58, Bo 23/48. Da tre: Fa 5/14, Bo 4/14. Rimbalzi: Fa 32, Bo 37. Parziali: 5´ 8-10, 10´ 19-24, 15´ 35-26, 20´ 56-37, 25´ 69-41, 30´ 82-50, 35´ 88-55, 40´ 103-68. Massimo vantaggio Virtus: +6 (20-14) al 7´. Massimo svantaggio: - 37 (66-103) al 39´.
Francesco Forni
Fonte: La Repubblica