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Fabriano, terremoto sotto canestro

La squadra di Carmenati protagonista di un incontro indimenticabile

FABRIANO - Dedicata a chi non c'era. A chi non ha creduto in questi ragazzi. A chi durante l'estate ha solo criticato e sbeffeggiato, anche sulla stampa nazionale. E a chi, da queste parti, non vuole tirar fuori una lira per lo sport. La Carifac Fabriano ha asfaltato la Virtus Bologna. Sì, quella Virtus degli scudetti e delle coppe dei campioni.
Magari un po' rabberciata, questo sì. E' il giorno dell'anniversario del sisma del '97, ma stavolta l'unico terremoto che si vede, per fortuna, è la Carifac, che dimostra un'autorità di squadra da leggenda.
Da sogno tutti i ragazzi di Carmenati. Il prepartita è tutto caratterizzato dai tifosi fabrianesi, i quali, oltre che con la sempre splendida coreografia del maxi-bandierone, si fanno sentire a suon di striscioni contro quella parte dell'imprenditoria cittadina che non sta aiutando la società biancazzurra in difficoltà: «E' giunta l'ora che chi ama Fabriano lo dimostri», recita il primo lenzuolo, ma è ben più piccante il secondo: «Industriali avari, morirete coi vostri danari». Poi, iniziata la gara, i cori sono tutti per i giocatori di coach Carmenati, che partono decisi trascinati da Hulett e Porter (6-3 al 4'), ma ben presto subiscono il sorpasso bolognese ispirato da Bell (16-22 all'8') autore di ben 15 punti nel solo primo quarto, che si chiude 19-24.
Nel secondo parziale, poi, inizia lo spettacolo di Fabriano. Carmenati inserisce Nunez in regia a rivitalizzare la manovra, Porter e Clark ne traggono giovamento e salgono in cattedra, Bell viene fermato dalla retroguardia biancazzurra e così la Carifac con la bomba di Nunez al 19' tocca l'incredibile vantaggio di +22 (54-32) mandando in estasi il suo pubblico. Le statistiche dicono che il mega-break piazzato da Fabriano nel 2° quarto è di 37-13 a suon di recuperi (14), schiacciate (5) e giocate spettacolari, per andare al riposo sul 56-37: un vero e proprio “showtime".
Bologna? Annichilita. Tanjevic si sbraccia, ma tra i suoi si salva solo Bell (22 punti già all'intervallo). Nella terza frazione prosegue lo show, sale in cattedra anche capitan Gattoni e, sulla tripla di un immenso Nunez, Fabriano tocca il massimo vantaggio di +37 al 27' (80-43), per chiudere 82-50 il quarto. Gli ultimi dieci minuti sono spettacolo biancazzurro allo stato puro, con Clark che sotto le tabelle domina allo stato puro. Finisce 103-68. E' il trionfo dei fabrianesi: poveri, ma belli. Proprio come il titolo del celebre film di Dino Risi. Applausi.
E appuntamento alla prossima, continuando a sognare, pronti a vincere ancora.
Ferruccio Cocco
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