Tanta sofferenza, tanto cuore e Carlton Myers. Ingredienti con cui la Virtus Roma fa fuori (77-73) la Scavolini Pesaro, in una partita difficile, a tratti spigolosa. La Scavolini le prova tutte, si aggrappa all'eccezionale serata di Beric (31 punti, 70% da 3), alla classe di Richardson (19 punti, tutti nei momenti importanti), ai problemi altrui nella caccia alla rimbalzo. Dall'altra parte Bucchi trova finalmente in Santiago (16 punti, 7 rimbalzi) quella sostanza che si chiedeva al gigante di Portorico, in Tonolli e Tusek affidabilità difensiva, in Jenkins tutto e niente, ovvero tanta esplosività che spesso va tenuta a freno, ma anche la voglia di mettersi a disposizione del gruppo, di fare che qualche volta diventa strafare. Poi Myers. Ovvero l'uomo decisivo, come a Varese domenica nel giorno dell'esordio vittorioso in campionato: per un gioco del destino la sfida finisce con l'identico punteggio registrato in Lombardia e per lo stesso gioco del destino Carlton Myers dopo una partita con qualche affanno di troppo decide di decidere lui. A 2' dalla sirena, Roma ha dilapidato il suo patrimonio ed è sotto di 5 punti (67-72); prima prodezza, siluro da 3 che fa saltare di gioia il Palazzetto. Poi difesa alla morte su Beric, urla in faccia ai compagni, rabbia agonistica ed un 4 su 4 finale ai tiri liberi che chiude la sfida. Domenica si replica contro Roseto (che ieri ha vinto a Bologna con la Fortitudo).
Valerio Vecchiarelli
Valerio Vecchiarelli