TRIESTE - Pallacanestro Trieste con il dubbio Erdmann in vista della gara di domenica contro la Metis Varese. La guardia che giovedì a Siena si è fermata per un problema all’inguine ieri è stato sottoposto a risonanza magnetica per valutare l’entità dell’infortunio. L’esame ha dato esito negativo palesando un leggero stiramento, sufficiente però a tenere in allarme lo staff medico della società. Erdmann si sottoporrà oggi e domani a sedute di laser-terapia, verrà tenuto precauzionalmente a riposo e solamente domenica mattina, di concerto con il tecnico e con i medici, deciderà se provare contro Varese.
Una Pallacanestro Trieste tornata ad allenarsi al PalaTrieste dopo la sconfitta di giovedì a Siena. Una gara, quella contro la Montepaschi, che ha messo in mostra una squadra nettamente al di sotto delle aspettative. Negli occhi c’era la Trieste brillante che nella gara d’esordio si era imposta contro la Skipper, ma il parquet della Mens Sana ha restituito al campionato una formazione insicura e balbettante.
Al di là della forza di una Montepaschi costruita per vincere lo scudetto, rimarcando i demeriti della compagine di Pancotto, c’è comunque da sottolineare come l’arbitraggio del primo quarto della gara sia stato decisamente condizionante sul risultato finale.
Le avvisaglie della vigilia, con la decisione del giudice sportivo di revocare la squalifica di due mesi a Marcaccini, avevano fatto suonare un primo campanello d’allarme. Il primo quarto della partita, però, ha confermato come, soprattutto sul suo campo, la Montepaschi goda di una protezione che renderà difficile a qualunque avversaria il compito di passare sul parquet toscano. Basti pensare che all’8’ Trieste aveva sul tabellone 8 falli fischiati, Siena neppure uno. Situazione decisamente sbilanciata a favore dei toscani che, in lunetta per ben 11 volte nel corso del primo quarto, hanno preso quel vantaggio di 17 lunghezze rivelatosi poi decisivo nella gestione del risultato.
«Prendo atto di questa analisi – il commento di Pancotto – e posso dire che anch’io ho fatto le mie riflessioni sull’arbitraggio e su quanto è successo giovedì a Siena. Credo però che, responsabilmente, sia doveroso analizzare come i rapporti di forza che il campo ha proposto siano stati molto diversi. Siena ci ha messo di fronte alle difficoltà che mi aspettavo e che non eravamo pronti ad affrontare. Ci è mancato fino a ora il tempo per prepararci a sostenere l’urto di una squadra che gioca per lo scudetto. Sottolineo il tempo materiale, non la mentalità o la volontà di impegnarci. Abbiamo attaccato male perché ci siamo intestarditi a giocare come singoli e non come squadra, gestendo male i possessi con poca circolazione di palla il che ha favorito la difesa estremamente fisica e intensa di Siena. In difesa abbiamo sofferto la loro forza sotto canestro e la loro versatilità sul perimetro mancando spesso di concentrazione e nella collaborazione». Carenze che la squadra sta cercando di superare in vista della sfida contro Varese.
«La Metis rappresenta un altro ostacolo importante – conclude Pancotto -. Una squadra ambiziosa che ha investito molto con gli arrivi di Gorenc, Meneghin e Scott. Si presenta al PalaTrieste dopo la vittoria a Biella per cui sarà caricata e molto motivata. Per noi sarà davvero dura».
Lorenzo Gatto
Una Pallacanestro Trieste tornata ad allenarsi al PalaTrieste dopo la sconfitta di giovedì a Siena. Una gara, quella contro la Montepaschi, che ha messo in mostra una squadra nettamente al di sotto delle aspettative. Negli occhi c’era la Trieste brillante che nella gara d’esordio si era imposta contro la Skipper, ma il parquet della Mens Sana ha restituito al campionato una formazione insicura e balbettante.
Al di là della forza di una Montepaschi costruita per vincere lo scudetto, rimarcando i demeriti della compagine di Pancotto, c’è comunque da sottolineare come l’arbitraggio del primo quarto della gara sia stato decisamente condizionante sul risultato finale.
Le avvisaglie della vigilia, con la decisione del giudice sportivo di revocare la squalifica di due mesi a Marcaccini, avevano fatto suonare un primo campanello d’allarme. Il primo quarto della partita, però, ha confermato come, soprattutto sul suo campo, la Montepaschi goda di una protezione che renderà difficile a qualunque avversaria il compito di passare sul parquet toscano. Basti pensare che all’8’ Trieste aveva sul tabellone 8 falli fischiati, Siena neppure uno. Situazione decisamente sbilanciata a favore dei toscani che, in lunetta per ben 11 volte nel corso del primo quarto, hanno preso quel vantaggio di 17 lunghezze rivelatosi poi decisivo nella gestione del risultato.
«Prendo atto di questa analisi – il commento di Pancotto – e posso dire che anch’io ho fatto le mie riflessioni sull’arbitraggio e su quanto è successo giovedì a Siena. Credo però che, responsabilmente, sia doveroso analizzare come i rapporti di forza che il campo ha proposto siano stati molto diversi. Siena ci ha messo di fronte alle difficoltà che mi aspettavo e che non eravamo pronti ad affrontare. Ci è mancato fino a ora il tempo per prepararci a sostenere l’urto di una squadra che gioca per lo scudetto. Sottolineo il tempo materiale, non la mentalità o la volontà di impegnarci. Abbiamo attaccato male perché ci siamo intestarditi a giocare come singoli e non come squadra, gestendo male i possessi con poca circolazione di palla il che ha favorito la difesa estremamente fisica e intensa di Siena. In difesa abbiamo sofferto la loro forza sotto canestro e la loro versatilità sul perimetro mancando spesso di concentrazione e nella collaborazione». Carenze che la squadra sta cercando di superare in vista della sfida contro Varese.
«La Metis rappresenta un altro ostacolo importante – conclude Pancotto -. Una squadra ambiziosa che ha investito molto con gli arrivi di Gorenc, Meneghin e Scott. Si presenta al PalaTrieste dopo la vittoria a Biella per cui sarà caricata e molto motivata. Per noi sarà davvero dura».
Lorenzo Gatto