News

Stern chiede fiducia: fatemi giocare

L’americano non ha ancora convinto, la Snaidero si guarda in giro per un eventuale rinforzo

Da non utilizzato contro la Benetton a probabile arma da opporre domani ad Alan Tomidy e Ben Eze, lunghi della Viola Reggio Calabria, come ha confermato Fabrizio Frates, al termine dell'allenamento di ieri sera.
Il destino di Jeffrey Stern, centro americano della Snaidero, può cambiare nel breve giro di un paio di giorni. Smaltita - neppure tanto, a dire il vero - la delusione per la sconfitta con Treviso, vissuta dal parterre, Jeff si rimbocca le maniche per riuscire a offrire un rendimento almeno accettabile, cosa che finora non gli è ancora riuscita.
«Sono deluso da quello che è successo con la Benetton - confida Stern -: sono abituato a giocare per la squadra e non averne la possibilità mi fa male. E il mio rammarico non dipende solo dal fatto che non sono sceso in campo, ma soprattutto per la sconfitta della Snaidero, maturata al termina di una partita mal giocata».
Frates ha spiegato che l'esclusione dell'altra sera era motivata da precise ragioni tecniche: la Benetton ha un solo vero centro, Marconato, e molti giocatori duttili e bravi a svariare sul perimetro, tanto che serviva un uomo in più nella rotazione degli esterni arancione per parare l'urto offensivo della squadra di Ettore Messina. Ma in generale, dall'inizio della stagione, dalle prime amichevoli, nessuno ha ancora visto il lato positivo di Jeffrey, ma solo il suo parente “sfigato”.
Stern, qual è il problema?
«Io cerco di rendere al meglio, mi impegno in tutti i modi per dare il massimo, ma non ci riesco. Credo che molto dipenda dalla chimica di squadra. Come ho detto, sono un giocatore che gioca per i compagni, che prende i rimbalzi, che stoppa, che difende duramente: se la squadra non gira, ma anzi ognuno va per conto suo in campo, io soffro la situazione più degli altri».
Il suo rapporto coi compagni e la società?
«Sono concentrato per cercare di ottenere rispetto e considerazione dal front office e dal coach. Non sono qui per creare problemi, non voglio essere etichettato come piantagrane, quindi mi impegno per riprendere e consolidare il mio ruolo in campo e la fiducia della Snaidero e dei tifosi. L'anno scorso, qualcosa di buono ho fatto vedere».
Uno dei ritornelli più gettonati sul suo conto dice che lei appare troppo nervoso in campo e che questo stato d'animo la blocca. Vero?
«Nervoso non è la parola adatta. È vero che sento molto la partita sotto l' aspetto emotivo, ma questo è il mio modo di giocare: non sono capace di scendere in campo con atteggiamento soft. Piuttosto cerco sempre di essere aggressivo e, in questo senso, posso sembrare nervoso anche se non lo sono».
Quale la ricetta per uscire da quest'impasse?
«Dimenticare quello che è successo finora e ripartire cercando di fare il meglio che posso e che possiamo, come squadra. Facendo gruppo e giocando d'assieme, non come nelle ultime gare».
Il coach ha confermato che lei potrebbe giocare a Reggio, contro Tomidy ed Eze.
«Li conosco. Prometto impegno, sono pronto».
La Snaidero resta comunque vigile alle situazioni di mercato, sul fronte dei comunitari, in vista di rinforzi: «Restiamo attenti a eventuali soluzioni interessanti - spiega il ds Sarti -. Nel caso di Stern, comunque, siamo riusciti ad allungargli i tempi del permesso di soggiorno che risaliva allo scorso campionato, in tempo utile per non incappare nel contingentamento imposto a fine luglio».
Francesco Tonizzo
TAGS
Le ultime gallery
Le ultime notizie
Title Sponsor
Platinum Sponsor
Official Marketplace
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Technology Partner
Medical Supplier
Treno ufficiale
Official Ball
Official Luxury Rental Car Supplier
Technical Sponsor
Official Ticketing
Official Water
Official Nutrition Partner
Official Supplier
Official Court Supplier
Media Partner
Media Partner
Media Partner
Official Radio
Official Advisor