PESARO — «Credetemi, questo giocatore ci sarà di un'utilità clamorosa». Ario Costa giurava e spergiurava durante i tornei estivi in cui Albano era nel mirino delle critiche e già definito dai tifosi più sarcastici «il marito di Romina». Più indietro degli altri fisicamente, e forse è questa la vera spiegazione al suo brutto precampionato, l'ex Verona pareva in estate un acquisto inutile. Non si riconosceva niente del suo repertorio: la determinazione in difesa, l'opportunismo a rimbalzo offensivo, il tiro da tre per aprire le difese e tutte quelle belle cose che avevano spinto il Panathinaikos a inserirlo nel roster che poi ha vinto l'ultima Eurolega. Dobbiamo ammettere invece che nelle prime due partite ufficiali è stato il più pronto, il più continuo e il meno spaventato: 17' contro Siena, 9 punti e 5 rimbalzi; ha fatto anche meglio nei 27' di Roma, con 14 punti (5/8, 1/1 da tre) e 8 rimbalzi, che gli hanno fruttato la valutazione più alta della squadra alle spalle di Beric, costringendo McGhee alla panchina.
«Non mi riconoscevate? Il precampionato è il precampionato — sentenzia semplicemente Albano —. Stavo prendendo il mio tempo per prendere familiarità con la nuova squadra, coi metodi dell'allenatore, con nuove situazioni insomma. Avevo detto a Crespi di non preoccuparsi che alla partenza del campionato sarei stato pronto».
Nato 27 anni fa sotto il segno del leone, dunque carattere dominante, apprezzato dal pubblico femminile per la sua avvenenza, Corey è il secondo newyorchese della squadra insieme a Norm Richardson, ma finora l'intesa migliore ce l'ha con Beric e il motivo è molto semplice: «Quella con Misha è un'intesa collaudata perché abbiamo giocato insieme a Verona nel 99/00, una stagione splendida per entrambe — ricorda Albano —. Mi piace molto giocare con lui, io gli porto buoni blocchi e lui mi scarica ottimi passaggi, ci capiamo al volo. Speriamo adesso di cominciare a raccogliere qualche vittoria, solo così cominceremo a divertirci veramente».
Cosa manca alla squadra per cogliere i primi punti?
«In teoria nulla. E' solo che una squadra giovane come la nostra ha bisogno di un certo assestamento prima di imparare a competere a questo livello. Rispetto alla prima uscita, comunque, ho visto dei notevoli passi avanti: per esempio abbiamo giocato una difesa migliore, più di squadra e questo è fondamentale per stare in partita con squadre di valore. Ogni giorno questo gruppo fa un piccolo miglioramento, tra poco vedrete i risultati».
E non dovremo aspettare molto per rivedere all'opera i biancorossi: domani al Bpa Palas contro l'Oregon Cantù c'è subito un'altra prova importante per verificare altri progressi.
Elisabetta Ferri
«Non mi riconoscevate? Il precampionato è il precampionato — sentenzia semplicemente Albano —. Stavo prendendo il mio tempo per prendere familiarità con la nuova squadra, coi metodi dell'allenatore, con nuove situazioni insomma. Avevo detto a Crespi di non preoccuparsi che alla partenza del campionato sarei stato pronto».
Nato 27 anni fa sotto il segno del leone, dunque carattere dominante, apprezzato dal pubblico femminile per la sua avvenenza, Corey è il secondo newyorchese della squadra insieme a Norm Richardson, ma finora l'intesa migliore ce l'ha con Beric e il motivo è molto semplice: «Quella con Misha è un'intesa collaudata perché abbiamo giocato insieme a Verona nel 99/00, una stagione splendida per entrambe — ricorda Albano —. Mi piace molto giocare con lui, io gli porto buoni blocchi e lui mi scarica ottimi passaggi, ci capiamo al volo. Speriamo adesso di cominciare a raccogliere qualche vittoria, solo così cominceremo a divertirci veramente».
Cosa manca alla squadra per cogliere i primi punti?
«In teoria nulla. E' solo che una squadra giovane come la nostra ha bisogno di un certo assestamento prima di imparare a competere a questo livello. Rispetto alla prima uscita, comunque, ho visto dei notevoli passi avanti: per esempio abbiamo giocato una difesa migliore, più di squadra e questo è fondamentale per stare in partita con squadre di valore. Ogni giorno questo gruppo fa un piccolo miglioramento, tra poco vedrete i risultati».
E non dovremo aspettare molto per rivedere all'opera i biancorossi: domani al Bpa Palas contro l'Oregon Cantù c'è subito un'altra prova importante per verificare altri progressi.
Elisabetta Ferri
Fonte: Il Resto del Carlino