Snaidero non ancora squadra, ma arcipelago di giocatori ognuno alla ricerca della vetrina personale. E' questa, al di là delle superiori virtù benettoniane, l'istantanea del difficile momento arancione. Nessuna meraviglia: soltanto un inguaribile ottimista avrebbe potuto ipotizzare un esito diverso nelle prime due uscite. Da una parte un paio di collettivi, Livorno e Treviso, ormai collaudati, con solo qualche ritocco, seppur di pregio, soprattutto i campioni uscenti. Dall'altra Udine, che ha costruito il suo mosaico pezzo dopo pezzo, in momenti diversi e mediante comportamenti anche paradossali, con i suoi giocatori enigma e quelli fuori forma, fagocitata da situazioni tattiche più grandi di lei (in questo bailamme servirebbe un catalizzatore di gioco, un leader, ma nè Mula nè Vujacic, di là delle loro qualità, lo sono) e costretta ad aggrapparsi alle lune dei singoli per succhiare positività. Un quadro, insomma, non propriamente idilliaco e non basta sapere di essere in compagnia di Skipper e Scavolini in fondo alla classifica, per abbozzare un sorriso di speranza. Domani a Reggio Calabria intanto, nuovo rimpasto extracomunitario con Alexander probabile indiziato di tribuna e Jeffrey Stern di nuovo in campo, dopo l'esclusione di giovedi, a sgomitare con Alan Tomidy. «Non sono arrabbiato anche se, ovviamente, contro la Benetton avrei voluto esserci - spiega Stern - sono deluso perchè nella Snaidero attuale ognuno gioca per conto proprio e in questo contesto anche il sottoscritto è destinato a soffrire». Frates sostiene che senti troppo le partite, che sei nervoso... «Ma io devo essere teso, altrimenti non rendo. Le partite soft non fanno per me: ho bisogno di adrenalina, di sentire il clima, altrimenti è finit». Domani tornerai a referto (reintegro già annunciato da Frates durante la conferenza stampa dopo Snaidero - Benetton, ndr)... «No so nulla, lo spero. Tomidy lo conosco bene, l'ho già affrontato l'anno scorso: sarà una bella lotta. Ma è tutta la Snaidero che deve migliorare, e allora pure Stern farà le cose buone per il collettivo: difesa, rimbalzi, stoppate. L'anno scorso qualcosa mi riusciva, o no ?»
PROGRAMMA.Stamane ultimo allenamento al Benedetti e, nel pomeriggio, partenza per lo stretto. Frates non ha ancora deciso il "tagliato": come di consueto, succederà all'ultimo minuto. «Si tratta, in ogni caso, di scelte di natura tecnica - precisa il coach - e anche per ciò che riguarda Stern non detta l'ultima parola».
ULEB CUP.Confermata la rinuncia del Lugano, il girone della Snaidero rischia di essere a cinque squadre soltanto. Il battesimo rimane comunque fissato per il 15 ottobre a Fuenlabrada, hinterland di Madrid.
Roberto Zanitti
PROGRAMMA.Stamane ultimo allenamento al Benedetti e, nel pomeriggio, partenza per lo stretto. Frates non ha ancora deciso il "tagliato": come di consueto, succederà all'ultimo minuto. «Si tratta, in ogni caso, di scelte di natura tecnica - precisa il coach - e anche per ciò che riguarda Stern non detta l'ultima parola».
ULEB CUP.Confermata la rinuncia del Lugano, il girone della Snaidero rischia di essere a cinque squadre soltanto. Il battesimo rimane comunque fissato per il 15 ottobre a Fuenlabrada, hinterland di Madrid.
Roberto Zanitti
Fonte: Il Gazzettino