MILANO — Due partite al PalaLido nel giro di quattro giorni, è questo quello che il calendario ha riservato all'Olimpia; il modo migliore per mantenere accesa la passione tra il pubblico e la squadra. Milano riceve la Carifac Fabriano e ha l'occasione di mantenere la testa della classifica, cosa che non succede ormai da troppo tempo. La squadra marchigiana allenata da Roberto Carmenati non si può certo decifrare facilmente da queste prime due gare di campionato: all'esordio è arrivata una bastonata contro l'Oregon Cantù, una sconfitta di ben 22 punti, alla seconda in casa contro la Virtus Bologna di Tanjevic è arrivato un sorprendente successo, soprattutto nelle proporzioni.
Squadra rampante, che ama correre è Fabriano che, però, conta su rotazioni fin troppo limitate avendo in panchina ben tre giocatori sotto i vent'anni. L'ossatura della squadra è quella americana con il talentuoso, ma inconstante, DeAndre Hulett su tutti, mentre l'area è presidiata dall'atipico Ira Clark e dal veterano John Turner, che l'anno passato è stato a un passo dal vestire la maglia dell'Olimpia. Il play dei fabrianesi è il frizzante spagnolo Roberto Nunez, che ha dispensato una prestazione di notevole livello contro la Virtus giovedì sera chiudendo il match con 22 punti e 4 assist. Di fronte si troverà il vero e proprio faro dell'Olimpia, Claudio Coldebella, che sta giocando in maniera esemplare in questo inizio di campionato sia dal punto di vista tecnico sia da quello comportamentale. Il match contro Fabriano sarà l'occasione per vedere i miglioramenti nell'inserimento del neo-acquisto Andrea Niccolai, che era parso un po' spaesato nel successo contro Napoli, dopo aver disputato solo un allenamento con i compagni. Per lui, forse già dalla prossima settimana, potrebbero schiudersi le porte del quintetto base se Caja confermerà l'intenzione di far partire Duane Simpkins dalla panchina come arma tattica con il conseguente ritorno sul «pino» di Ferroni. L'altra opzione potrebbe essere la partenza di Vanuzzo come ala piccola per schierare un quintetto con molti centimetri.
Le chiavi della partita sono in mano all'Olimpia, Fabriano è una squadra pericolosa ma arginabile, bisognerà stare attenti, però, a non perdere mai la lucidità come è accaduto contro la Pompea Napoli, potrebbe essere fatale. Molto importante, come Caja predica, sarà l'applicazione difensiva dato che Fabriano ha un gioco abbastanza libero e Hulett e Clark possono tirare fuori dal cilindro una soluzione in ogni momento. In attacco si dovrà insistere sul gioco sotto canestro - che a Roseto è stato ben interpretato da Kidd - avendo Fabriano giocatori non altissimi nel ruolo di centro e ala forte.
Sandro Pugliese
Squadra rampante, che ama correre è Fabriano che, però, conta su rotazioni fin troppo limitate avendo in panchina ben tre giocatori sotto i vent'anni. L'ossatura della squadra è quella americana con il talentuoso, ma inconstante, DeAndre Hulett su tutti, mentre l'area è presidiata dall'atipico Ira Clark e dal veterano John Turner, che l'anno passato è stato a un passo dal vestire la maglia dell'Olimpia. Il play dei fabrianesi è il frizzante spagnolo Roberto Nunez, che ha dispensato una prestazione di notevole livello contro la Virtus giovedì sera chiudendo il match con 22 punti e 4 assist. Di fronte si troverà il vero e proprio faro dell'Olimpia, Claudio Coldebella, che sta giocando in maniera esemplare in questo inizio di campionato sia dal punto di vista tecnico sia da quello comportamentale. Il match contro Fabriano sarà l'occasione per vedere i miglioramenti nell'inserimento del neo-acquisto Andrea Niccolai, che era parso un po' spaesato nel successo contro Napoli, dopo aver disputato solo un allenamento con i compagni. Per lui, forse già dalla prossima settimana, potrebbero schiudersi le porte del quintetto base se Caja confermerà l'intenzione di far partire Duane Simpkins dalla panchina come arma tattica con il conseguente ritorno sul «pino» di Ferroni. L'altra opzione potrebbe essere la partenza di Vanuzzo come ala piccola per schierare un quintetto con molti centimetri.
Le chiavi della partita sono in mano all'Olimpia, Fabriano è una squadra pericolosa ma arginabile, bisognerà stare attenti, però, a non perdere mai la lucidità come è accaduto contro la Pompea Napoli, potrebbe essere fatale. Molto importante, come Caja predica, sarà l'applicazione difensiva dato che Fabriano ha un gioco abbastanza libero e Hulett e Clark possono tirare fuori dal cilindro una soluzione in ogni momento. In attacco si dovrà insistere sul gioco sotto canestro - che a Roseto è stato ben interpretato da Kidd - avendo Fabriano giocatori non altissimi nel ruolo di centro e ala forte.
Sandro Pugliese