UDINE - La Snaidero è a Reggio Calabria e il suo allenatore, Fabrizio Frates, sfoglia per l'ennesima volta la margherita per decidere quale fra gli extracomunitari a disposizione depennare dal roster in procinto di affrontare la formazione di Lino Lardo. Valutando le singole prestazioni anti-Benetton il primo nome che sale alla mente è quello di Demetrius Alexander, con la testa fra le nuvole da troppo tempo, ma nelle file calabresi c'è un 3-4 come Williams, che sembra tagliato apposta per un confronto con il colored arancione.
C'è poi l'altro oggetto misterioso, Thompson, adattabile ad Eubanks, un esterno abile anche in penetrazione, e infine Stern, papabile al rientro dopo l'esclusione di giovedì contro i campioni d'Italia e teoricamente irrinunciabile considerata la presenza, nelle file della Viola, di Eze e Tomidy. Restano un Mulaomerovic in rodaggio e un Vujacic in buona condizione. Il tecnico deciderà per sua stessa ammissione all'ultimo istante, speranzoso che la notte gli porti consiglio. Ma al di là delle scelte individuali è la condizione mentale della squadra a far inferocire un Frates che nell'allenamento di venerdì pomeriggio ha richiamato a toni alti il gruppo a un maggior impegno nella preparazione.
Dopo due sconfitte consecutive, a Livorno e con la Benetton, maturate senza troppo onore da parte di alcune colonne portanti, la società pretende ora quell'intensità finora mai espressa con continuità da una squadra definita «in cantiere».
La gara odierna contro un avversario reduce dal successo infrasettimanale su Cantù può costituire la svolta tanto attesa. Una nuova battuta d'arresto determinata da ulteriori prestazioni incolori di alcuni giocatori già nel mirino potrebbe indurre il club friulano a guardarsi in giro per risistemare una squadra finora mai entrata in partita.
Edi Fabris
C'è poi l'altro oggetto misterioso, Thompson, adattabile ad Eubanks, un esterno abile anche in penetrazione, e infine Stern, papabile al rientro dopo l'esclusione di giovedì contro i campioni d'Italia e teoricamente irrinunciabile considerata la presenza, nelle file della Viola, di Eze e Tomidy. Restano un Mulaomerovic in rodaggio e un Vujacic in buona condizione. Il tecnico deciderà per sua stessa ammissione all'ultimo istante, speranzoso che la notte gli porti consiglio. Ma al di là delle scelte individuali è la condizione mentale della squadra a far inferocire un Frates che nell'allenamento di venerdì pomeriggio ha richiamato a toni alti il gruppo a un maggior impegno nella preparazione.
Dopo due sconfitte consecutive, a Livorno e con la Benetton, maturate senza troppo onore da parte di alcune colonne portanti, la società pretende ora quell'intensità finora mai espressa con continuità da una squadra definita «in cantiere».
La gara odierna contro un avversario reduce dal successo infrasettimanale su Cantù può costituire la svolta tanto attesa. Una nuova battuta d'arresto determinata da ulteriori prestazioni incolori di alcuni giocatori già nel mirino potrebbe indurre il club friulano a guardarsi in giro per risistemare una squadra finora mai entrata in partita.
Edi Fabris