TREVISO - Continua la marcia Benetton in campionato. Non può essere la Lauretana vista al Palaverde la squadra in grado di sconfiggere i campioni d'Italia, una squadra che gioca un basket concreto ed esaltante. Il primo quarto è biancoverde: i primi punti portano la firma "assassina" di Langdon, capace di scaldare la retina della Lauretana con un 100% dal campo, 3/3 da tre, e Benetton già avanti 15-9. Garbajosa e Marconato non perdono un colpo sotto canestro, per Biella solo Thomas porta punti. A metà quarto entrano Pittis e Bulleri che aggiungono intensità in difesa (Ricky) e punti ("Bullo"). La squadra piemontese non può fare altro che subire: +15 (26-11) a 3'12" dalla fine. Il 5/7 dall'arco dei 6,25 è segno tangibile della forza dei campioni d'Italia.
Nel secondo quarto Biella tira fuori i denti e stringe le maglie in difesa, ne nasce qualche scontro fisico sotto le plance, a farne le spese Jaack colpito al volto (involontariamente) da Pittis. Treviso non difende più come all'inizio, ma soprattutto non segna. Nicola sbaglia quattro triple consecutive e nemmeno Stojic brilla per efficacia. Per i ragazzi di Ramagli è difficile trovare dei buoni tiri ed è sempre l'ala statunitense Thomas (19 punti sui 35 di Biella già a metà partita) a tenere in apprensione Treviso sia sotto canestro che con il tiro da fuori (un suo 5-0 porta Biella a 9, sul 40-31). Sales si becca un tecnico per proteste dopo un fallo apparso netto ed esce con quattro falli, esce anche Langdon per un taglio in fronte subìto sotto canestro e a raccoglierne l'eredità il folletto Edney che tira, distribuisce assist, ma prende anche rimbalzi in difesa tra i colossi piemontesi. È il break decisivo.
Nel terzo quarto Ramagli prova con più insistenza in regia la carta Carraretto, che gli dà ragione fermando la prolificità di Langdon, parso ancora intontito dopo il colpo subito. Ma per Biella il problema restano i falli. L'ultimo quarto scivola via con le due squadre intente a dare spettacolo. La Lauretana avrebbe anche la palla del possibile 10 a 7'55", ma prima Di Bella si infrange su Garbajosa in entrata, poi Marconato in tap-in e Langdon ricacciano Biella. Sul 102-78 da segnalare i primi punti in serie A di Kreso Loncar, in campo al posto di Nemeth infortunato.
Emanuele Spironello
Nel secondo quarto Biella tira fuori i denti e stringe le maglie in difesa, ne nasce qualche scontro fisico sotto le plance, a farne le spese Jaack colpito al volto (involontariamente) da Pittis. Treviso non difende più come all'inizio, ma soprattutto non segna. Nicola sbaglia quattro triple consecutive e nemmeno Stojic brilla per efficacia. Per i ragazzi di Ramagli è difficile trovare dei buoni tiri ed è sempre l'ala statunitense Thomas (19 punti sui 35 di Biella già a metà partita) a tenere in apprensione Treviso sia sotto canestro che con il tiro da fuori (un suo 5-0 porta Biella a 9, sul 40-31). Sales si becca un tecnico per proteste dopo un fallo apparso netto ed esce con quattro falli, esce anche Langdon per un taglio in fronte subìto sotto canestro e a raccoglierne l'eredità il folletto Edney che tira, distribuisce assist, ma prende anche rimbalzi in difesa tra i colossi piemontesi. È il break decisivo.
Nel terzo quarto Ramagli prova con più insistenza in regia la carta Carraretto, che gli dà ragione fermando la prolificità di Langdon, parso ancora intontito dopo il colpo subito. Ma per Biella il problema restano i falli. L'ultimo quarto scivola via con le due squadre intente a dare spettacolo. La Lauretana avrebbe anche la palla del possibile 10 a 7'55", ma prima Di Bella si infrange su Garbajosa in entrata, poi Marconato in tap-in e Langdon ricacciano Biella. Sul 102-78 da segnalare i primi punti in serie A di Kreso Loncar, in campo al posto di Nemeth infortunato.
Emanuele Spironello