PESARO — «Non mi aspettavo niente di particolare o di speciale in questo inizio di campionato, ma mi ero fatto l'idea di una squadra che fin dall'inizio avrebbe magari sbagliato tanto ma con addosso fin da subito tanta ferocia mentale». Parla così Marco Crespi, coach della Scavolini, al termine dell'ultimo allenamento di ieri pomeriggio. Al termine del quale fisicamente stavano tutti bene, con Albano precauzionalmente tenuto a riposo per riprendersi dalla botta procuratasi ad un muscolo del braccio destro nella partita di Roma, ma che sarà certamente in campo questa sera contro l'Oregon Cantù (inizio ore 18,10 con collegamento su radiosport). E invece come è andato questo avvio di campionato?
«E' andato — dice ancora Crespi — che finora abbiamo fatto molti meno errori di quanti ne aspettavo ma abbiamo anche avuto molta meno ferocia mentale di quanta ne avrei voluta vedere in campo».
Proprio quella ferocia che servirà oggi per cogliere la prima vittoria dopo i segnali positivi venuti dalla trasferta romana.
«Beh, a Roma abbiamo giocato una partita vera e piena di contenuti tecnici, ricordandoci dlle energie messe in campo nella seconda parte della partita contro Siena».
Allora, per vincere, dobbiamo fare cosa?
«Dobbiamo giocare come a Roma, creando, come abbiamo fatto, buoni spazi in attacco».
Dove e in che cosa è temibile Cantù?
«Loro hanno una grande fisicità che dovremo riuscire a pareggiare. Hanno giocatori bravi nell'uno contro uno che si avvicinano di spalle fin sotto canestro facendo leva sul fisico, giocano molto bene in transizione perché ormai si conoscono ed è anche lì che dovremo cercare di bloccarli. E' una squadra tosta e solida, con punti di forza ma anche con i suoi punti deboli che però riesce a nascondere bene e che dovremo saper scoprire durante la partita».
E noi invece come siamo messi in fatto di spirito comune e di solidità organica?
«Lo spirito non ci manca certamente. Siamo una squadra ancora in costruzione ed in evoluzione non solamente tecnica ma anche psicologica e di sentimento comune».
Ma i giocatori sentono quanto sia importante questa partita per tanti motivi?
«Sentono molto questa partita, vogliono vincerla, ci tengono molto e su questo c'è già un sentimento comune».
Se i grafici hanno un senso, allora quello della Scavolini è in ascesa: partita con poca «ferocia mentale» contro Siena, ha fatto buone cose a Roma. Dunque oggi sarebbe tempo di vittoria contro un Cantù che ha già perso a Reggio Calabria.
Franco Bertini
«E' andato — dice ancora Crespi — che finora abbiamo fatto molti meno errori di quanti ne aspettavo ma abbiamo anche avuto molta meno ferocia mentale di quanta ne avrei voluta vedere in campo».
Proprio quella ferocia che servirà oggi per cogliere la prima vittoria dopo i segnali positivi venuti dalla trasferta romana.
«Beh, a Roma abbiamo giocato una partita vera e piena di contenuti tecnici, ricordandoci dlle energie messe in campo nella seconda parte della partita contro Siena».
Allora, per vincere, dobbiamo fare cosa?
«Dobbiamo giocare come a Roma, creando, come abbiamo fatto, buoni spazi in attacco».
Dove e in che cosa è temibile Cantù?
«Loro hanno una grande fisicità che dovremo riuscire a pareggiare. Hanno giocatori bravi nell'uno contro uno che si avvicinano di spalle fin sotto canestro facendo leva sul fisico, giocano molto bene in transizione perché ormai si conoscono ed è anche lì che dovremo cercare di bloccarli. E' una squadra tosta e solida, con punti di forza ma anche con i suoi punti deboli che però riesce a nascondere bene e che dovremo saper scoprire durante la partita».
E noi invece come siamo messi in fatto di spirito comune e di solidità organica?
«Lo spirito non ci manca certamente. Siamo una squadra ancora in costruzione ed in evoluzione non solamente tecnica ma anche psicologica e di sentimento comune».
Ma i giocatori sentono quanto sia importante questa partita per tanti motivi?
«Sentono molto questa partita, vogliono vincerla, ci tengono molto e su questo c'è già un sentimento comune».
Se i grafici hanno un senso, allora quello della Scavolini è in ascesa: partita con poca «ferocia mentale» contro Siena, ha fatto buone cose a Roma. Dunque oggi sarebbe tempo di vittoria contro un Cantù che ha già perso a Reggio Calabria.
Franco Bertini
Fonte: Il Resto del Carlino