TREVISO. Questo Charlie Bell è davvero un gran giocatore. La guardia, campione Ncaa nel 2000, tesserato proprio alla vigilia del big match di Casalecchio, ha subito fatto vedere, al suo esordio contro la Coop Nordest, di che pasta è fatto. Ha realizzato 17 punti con il 50% dal campo e catturato cinque rimbalzi. L'unico aspetto negativo è caratterizzato dalle quattro palle perse, ma il 12 di valutazione basta e avanza.
Il giocatore, ingaggiato dal procuratore generale Maurizio Gherardini, per migliorare l'aspetto difensivo di una squadra che segna 93,8 punti di media a gara, nel derby numero 37 contro Trieste (27-10 il bilancio complessivo a favore di Treviso dopo la sfida di ieri) si è messo, però, particolarmente in mostra per le sue doti offensive. Bell è entrato sul parquet al 5'51" del primo quarto, rilevando Pittis, e ha dimostrato immediatamente d'intendersi al volo con Edney, di cui fisicamente è quasi... un sosia. E, difatti, il suo primo canestro, l'ha realizzato su assist del play connazionale.
Un minuto più tardi «Carletto» ha restituito il favore a Tyus, recuperando palla ed eludendo due avversari con uno stupendo palleggio dietro la schiena. Il destino ha voluto che il suo esordio coincidesse proprio con il forfait di Chikalkin: l'eroe di Casalecchio è stato bloccato da una fastidiosa sciatalgia, mentre Garbajosa, anche lui dato in forse alla vigilia a causa di una distorsione alla caviglia destra, la stessa infortunatasi contro la Skipper, è partito dall'inizio. Lo spagnolo ha dimostrato di non aver alcun problema, realizzando, nei primi due minuti e mezzo, tre triple su altrettanti tentativi.
Con «Chika» al palo, D'Antoni schiera Nachbar come numero due e Pittis nel consueto ruolo di ala piccola. Tutta la squadra ha una gran voglia di riscattare il ko dell'andata, che interruppe a dicembre la serie di undici vittorie di fila. La Benetton corre, ma il quintetto di Pancotto, privo di Derrel Washington, il «killer» dell'andata grazie ad una fortunosa tabellata, accetta i ritmi folli. Trieste va sotto al massimo di 5 punti, ma, grazie alle conclusioni vincenti dall'arco dei 6,25 di Jones, Erdmann e Lazic, chiude il primo quarto sul 23-23. Nel secondo periodo Treviso cerca di prendere il largo anche con un quintettino (Bulleri-Bell-Stojic-Nicola-Garbajosa) nel quale un peso determinante ce l'ha il play di Cecina. «Bullo», al 14'50", realizza l'ottava bomba benettoniana e la gara sembra mettersi in discesa.
Erdmann non ci sta, ma, con un po' di pazienza, Pittis e compagni vanno al riposo sul +7. Il derby va definitivamente agli archivi fra il 20' e 30'. La Coop si avvicina, grazie a 4 punti consecutivi dello scatenato Erdmann, sul -3 (53-50 al 32'20"). A questo punto, però, la Benetton, che ha un grande Edney nel motore, piazza un parzialone di 21-8: è il solco definitivo del match. Una penetrazione e una tripla del play fanno da anteprima ad una schiacciata di Garbajosa ed ad un contropiede di Pittis su palla rubata a Jones. Trieste si ubriaca di fronte alle velocissime transizioni della Benetton e perde la... tramontana. Il vantaggio «casual» assume proporzioni da ventello (85-63 al 29'30").
L'ultimo quarto si gioca più che altro per lo spettacolo e per superare per l'undicesima volta dall'inizio della stagione (la nona in campionato) quota cento. Il clima idilliaco viene rovinato, però, da Roberto Casoli, che reagisce in modo scomposto ad un fallo di Nicola e provoca una piccola zuffa. «Skita» viene in soccorso dell'argentino ed è espulso assieme al centro ex Fortitudo. Finisce con la ventiquattresima vittoria su altrettante partite disputate al Palaverde dalla Benetton e con la gioia della notizia della sconfitta dell'Oregon ad Udine. Ora il secondo posto è tutto di Treviso.
Il giocatore, ingaggiato dal procuratore generale Maurizio Gherardini, per migliorare l'aspetto difensivo di una squadra che segna 93,8 punti di media a gara, nel derby numero 37 contro Trieste (27-10 il bilancio complessivo a favore di Treviso dopo la sfida di ieri) si è messo, però, particolarmente in mostra per le sue doti offensive. Bell è entrato sul parquet al 5'51" del primo quarto, rilevando Pittis, e ha dimostrato immediatamente d'intendersi al volo con Edney, di cui fisicamente è quasi... un sosia. E, difatti, il suo primo canestro, l'ha realizzato su assist del play connazionale.
Un minuto più tardi «Carletto» ha restituito il favore a Tyus, recuperando palla ed eludendo due avversari con uno stupendo palleggio dietro la schiena. Il destino ha voluto che il suo esordio coincidesse proprio con il forfait di Chikalkin: l'eroe di Casalecchio è stato bloccato da una fastidiosa sciatalgia, mentre Garbajosa, anche lui dato in forse alla vigilia a causa di una distorsione alla caviglia destra, la stessa infortunatasi contro la Skipper, è partito dall'inizio. Lo spagnolo ha dimostrato di non aver alcun problema, realizzando, nei primi due minuti e mezzo, tre triple su altrettanti tentativi.
Con «Chika» al palo, D'Antoni schiera Nachbar come numero due e Pittis nel consueto ruolo di ala piccola. Tutta la squadra ha una gran voglia di riscattare il ko dell'andata, che interruppe a dicembre la serie di undici vittorie di fila. La Benetton corre, ma il quintetto di Pancotto, privo di Derrel Washington, il «killer» dell'andata grazie ad una fortunosa tabellata, accetta i ritmi folli. Trieste va sotto al massimo di 5 punti, ma, grazie alle conclusioni vincenti dall'arco dei 6,25 di Jones, Erdmann e Lazic, chiude il primo quarto sul 23-23. Nel secondo periodo Treviso cerca di prendere il largo anche con un quintettino (Bulleri-Bell-Stojic-Nicola-Garbajosa) nel quale un peso determinante ce l'ha il play di Cecina. «Bullo», al 14'50", realizza l'ottava bomba benettoniana e la gara sembra mettersi in discesa.
Erdmann non ci sta, ma, con un po' di pazienza, Pittis e compagni vanno al riposo sul +7. Il derby va definitivamente agli archivi fra il 20' e 30'. La Coop si avvicina, grazie a 4 punti consecutivi dello scatenato Erdmann, sul -3 (53-50 al 32'20"). A questo punto, però, la Benetton, che ha un grande Edney nel motore, piazza un parzialone di 21-8: è il solco definitivo del match. Una penetrazione e una tripla del play fanno da anteprima ad una schiacciata di Garbajosa ed ad un contropiede di Pittis su palla rubata a Jones. Trieste si ubriaca di fronte alle velocissime transizioni della Benetton e perde la... tramontana. Il vantaggio «casual» assume proporzioni da ventello (85-63 al 29'30").
L'ultimo quarto si gioca più che altro per lo spettacolo e per superare per l'undicesima volta dall'inizio della stagione (la nona in campionato) quota cento. Il clima idilliaco viene rovinato, però, da Roberto Casoli, che reagisce in modo scomposto ad un fallo di Nicola e provoca una piccola zuffa. «Skita» viene in soccorso dell'argentino ed è espulso assieme al centro ex Fortitudo. Finisce con la ventiquattresima vittoria su altrettante partite disputate al Palaverde dalla Benetton e con la gioia della notizia della sconfitta dell'Oregon ad Udine. Ora il secondo posto è tutto di Treviso.
