FABRIANO - Negli occhi luccicano ancora le perle della vittoria di giovedì sera sulla Virtus Bologna (103-68) e sulle immagini di quella scorpacciata verrebbe voglia di cullarsi ancora a lungo. Ma la Carifac Fabriano già deve pensare al match di oggi contro un'altra compagine storica del basket italiano, l'Olimpia Milano (25 scudetti), alle 18.15 sul parquet lombardo del PalaLido (diretta radio su Rc1, Fm 90.6 e 99.4). Prima di archiviare i commenti sulla vittoria dell'altra sera, però, coach Roberto Carmenati vuole aggiungere qualcosa. «Questi primi due punti - dice il tecnico - vanno dedicati a tutti i tifosi e agli abbonati che erano presenti e che hanno creduto in noi, in particolare al sempre caloroso club Alta Tensione, ma anche agli stessi giocatori, che avevano bisogno di una positiva conferma sul parquet per andare avanti con fiducia. In cima al palasport, inoltre, ho rivisto quel vecchio striscione (almeno una trentina d'anni, ndr) con scritto 'Fabriano, una piccola città, un grande amore': ecco, è con questo spirito di unione e coesione di tutte le componenti cittadine che dobbiamo andare avanti se vogliamo costruire un futuro». Per il momento, rallegriamoci per aver rotto il ghiaccio già alla seconda giornata. «Ma non dobbiamo illuderci di aver sistemato tutti i problemi, anzi io mi aspetto degli alti e bassi di rendimento, perché i miglioramenti non proseguono mai su una linea retta. Ad esempio, c'è da perfezionare ancora di più la difesa, che deve diventare la nostra ancora di salvezza nei momenti di difficoltà. Anche perché la nostra è una squadra che si nutre di contropiede e quindi il gioco deve partire dai recuperi di palla e da una attenta retroguardia». L'impressione è che questi ragazzi si esprimano meglio tra le mura amiche, gasati dal proprio pubblico, piuttosto che in trasferta. «Non proprio. Ad esempio domenica scorsa a Cantù abbiamo disputato un ottimo 3° quarto (13-23 di parziale, ndr) nonostante le difficoltà dell'ambiente esterno: per me quel recupero è stato un segnale molto importate». E stasera c'è Milano, a punteggio pieno con 4 punti. «Una squadra quadrata, in forma, completa ed esperta, che aggredisce in difesa e tiene alti i ritmi. Può mettere a nudo quei problemi di gestione che ancora abbiamo. Chiederò ai miei di tenere botta in difesa». Tra i milanesi c'è da fare attenzione al play Duane Simpkins, al 'gaucho' Hugo Sconochini e al centrone Warren Kidd. Parte della panchina lo stimato ex Franco Ferroni (77 partite e 459 punti nei due anni biancazzurri) e l'ultimo acquisto Andrea Niccolai, oggetto dei desideri dei tifosi fabrianesi fino a qualche settimana fa, ma mai preso seriamente in considerazione dalla società per mancanza di quattrini. Una squadra tosta, come tutte quelle di Caja. Ma Fabriano non ha nulla da perdere. Provarci non costa nulla.
I NUMERI - Fabriano non ha mai vinto a Milano (0 su 7). In totale i precedenti sono 13 (9-4 per i lombardi). Coach Carmenati raggiunge oggi le 50 partite sulla panchina fabrianese. Capitan Gattoni, invece, tocca le 140 partite con la maglia di Fabriano ed entra nella top-ten della società superando Amos Benevelli.
FABRIANO: Gattoni, Hulett, Porter, Clark, Turner; Nunez, Paleco, Romagnoli, Genovese, De Angelis; all. Carmenati.
MILANO: Simpkins, Coldebella, Sconochini, Rancik, Kidd; Niccolai, Gallea, Ferroni, Vanuzzo, Alberti; all. Caja.
Arbitri: Paternicò (En), Corrias (Pi) e Duranti (Pi).
Ferruccio Cocco
I NUMERI - Fabriano non ha mai vinto a Milano (0 su 7). In totale i precedenti sono 13 (9-4 per i lombardi). Coach Carmenati raggiunge oggi le 50 partite sulla panchina fabrianese. Capitan Gattoni, invece, tocca le 140 partite con la maglia di Fabriano ed entra nella top-ten della società superando Amos Benevelli.
FABRIANO: Gattoni, Hulett, Porter, Clark, Turner; Nunez, Paleco, Romagnoli, Genovese, De Angelis; all. Carmenati.
MILANO: Simpkins, Coldebella, Sconochini, Rancik, Kidd; Niccolai, Gallea, Ferroni, Vanuzzo, Alberti; all. Caja.
Arbitri: Paternicò (En), Corrias (Pi) e Duranti (Pi).
Ferruccio Cocco