PESARO - E’ arrivata in città venerdì pomeriggio, l’Oregon Cantù che - a detta del coach - non è ancora l’orologino che tanto bene fece l’anno scorso...
«Siamo un po’ indietro - conferma l’allenatore canturino Stefano Sacripanti - perchè la nostra preparazione è iniziata solo da tre settimane e mezza e le prime partite rispecchiano questo ritardo. La squadra è ancora totalmente indietro a livello atletico e come fluidità di gioco. Ma lo sapevamo, e siamo pronti a migliorare strada facendo».
Dopo una stagione trionfale, arriva la parte più difficile... «Vero. E poi il nostro campionato avrà anche qualche nome in meno, ma ha squadre più solide e compatte. Noi siamo più o meno la stessa formazione, ma non sarà facile ripetersi. Credo comunque che le prime quattro-cinque giornate non debbano trarre in inganno. Molti non sono ancora pronti».
E la Scavolini? «Ha grossi margini di crescita. Marco Crespi è l’allenatore adatto per questo progetto e - appena la squadra troverà i suoi equilibri - potrà fare molto bene. Bisogna avere pazienza».
I nuovi sono un oggetto oscuro per molti... «Richardson è un ottimo giocatore, che mi ricorda Thornton. Dopo tre-quattro mesi riceveva montagne di fischi, ora è il beniamino. Tanti neo-pesaresi vengono dal College e si sa che sono qui per crescere, che hanno voglia di uscire dal guscio. Credo che il dicorso societario vada sostenuto - continua il miglior allenatore della scorsa stagione - altrimenti il basket andrà alla rovina. L’ambiente deve capirlo in fretta, anche da noi l’anno scorso erano tutti scettici. Ma esserlo alla terza giornata è un’esagerazione».
Cam.Ca.
«Siamo un po’ indietro - conferma l’allenatore canturino Stefano Sacripanti - perchè la nostra preparazione è iniziata solo da tre settimane e mezza e le prime partite rispecchiano questo ritardo. La squadra è ancora totalmente indietro a livello atletico e come fluidità di gioco. Ma lo sapevamo, e siamo pronti a migliorare strada facendo».
Dopo una stagione trionfale, arriva la parte più difficile... «Vero. E poi il nostro campionato avrà anche qualche nome in meno, ma ha squadre più solide e compatte. Noi siamo più o meno la stessa formazione, ma non sarà facile ripetersi. Credo comunque che le prime quattro-cinque giornate non debbano trarre in inganno. Molti non sono ancora pronti».
E la Scavolini? «Ha grossi margini di crescita. Marco Crespi è l’allenatore adatto per questo progetto e - appena la squadra troverà i suoi equilibri - potrà fare molto bene. Bisogna avere pazienza».
I nuovi sono un oggetto oscuro per molti... «Richardson è un ottimo giocatore, che mi ricorda Thornton. Dopo tre-quattro mesi riceveva montagne di fischi, ora è il beniamino. Tanti neo-pesaresi vengono dal College e si sa che sono qui per crescere, che hanno voglia di uscire dal guscio. Credo che il dicorso societario vada sostenuto - continua il miglior allenatore della scorsa stagione - altrimenti il basket andrà alla rovina. L’ambiente deve capirlo in fretta, anche da noi l’anno scorso erano tutti scettici. Ma esserlo alla terza giornata è un’esagerazione».
Cam.Ca.