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Spogliatoio Benetton

Bell: «I primi canestri mi hanno sbloccato»

TREVISO. Charlie Bell si aggira ancora un po' spaesato nei meandri del Palaverde, ma, in compenso, ha già dimostrato di conoscere a menadito la via del canestro. «Grazie dei complimenti, ma nel primo tempo confesso che ero un po' teso, poi con i primi canestri mi sono sbloccato entrando in partita. Ma la cosa più importante naturalmente è che la Benetton abbia vinto bene».
Ma tu non eri venuto qui per difendere?... «Posso difendere ma anche attaccare, però adesso sto soprattutto imparando a conoscere la mia nuova squadra».
Mike D'Antoni si dichiara soddisfatto di come sono andate le cose ieri sera. «Una gara che dovevamo solo vincere, inizio così così, poi ho visto una buona intensità: dopo un'impresa come quella di Casalecchio non è sempre facile avere la stessa concentrazione. Con Bell abbiamo una possibilità in più di difendere efficacemente, ma nemmeno io ho capito esattamente quali siano esattamente le sue qualità». In effetti, avevate bisogno di un altro tiratore, vero? «Eh, lui ha capito immediatamente che per giocare con me deve segnare da tre...». Edney è apparso in gran forma. «Tyus è in un ottimo momento, ma è dall'inizio dell'anno che sta giocando alla grande. Ed alla sua velocità ne abbiamo aggiunto un altro della stessa rapidità. Ma voglio aggiungere che Bulleri ha fatto l'ennesima prestazione positiva, quando la squadra ha bisogno di qualcosa Massimo è sempre pronto». E domani c'è già la trasferta di Livorno. «Un'altra gara che dovremo assolutamente vincere, come tutte le restanti, comprese le due di Eurolega». Le altre big stanno faticando, voi invece sembrate più disinvolti. «Forse il nostro momento difficile l'abbiamo già avuto, ma non si sa mai. L'importante è finire la regular season almeno da secondi, e di centrare le Final Four: sappiamo che il destino è in mano nostra».
A Cesare Pancotto sono saltati i piani tattici della vigilia: aver accettato il ritmo folle della Benetton ha fatto grippare il motore della sua Coop. «Certo, il nostro è stato un peccato di presunzione. Non abbiamo capito che non si può contrastare Treviso in casa sua, dove ha una media di 98 punti, con le sue stesse armi: con il corri e tira vincono sempre loro».
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