OLIMPIA MILANO: Ferroni, Coldebella 1, Gallea ne, Sconochini 18, Alberti 2, Kidd 12, Niccolai, Rancik 21, Simpkins 15, Vanuzzo. All. Caja
CARIFAC FABRIANO: Gattoni 4, Nunez 12, Paleco ne, Hulett 6, Genovese ne, Romagnoli, De Angelis ne, Porter 10, Clark 12, Turner 15. All. Carmenati
Arbitri: Paternicò, Taurino, NardecchiaNote: parziali 24-23, 36-36, 55-48
MILANO — Punteggio basso, difese allo spasimo e tanti errori in attacco. Alla fine è Milano a vincere una partita che è stata indecisa fino all'ultimo. Ancora una volta la grinta e il carattere della squadra di Caja si sono rivelati decisivi oltre ogni cosa.
I marchigiani partono bene e al 7' conducono per 14-20 con lo spagnolo Nunez sugli scudi. Poi è Sconochini a prendere sulle spalle l'Olimpia e Kidd completa l'opera riportando sopra i milanesi (21-20). Milano soffre sotto canestro e Turner trova il modo di segnare con troppa facilità, anche se è Milano a chiudere in vantaggio il primo periodo (24-23).
Il match continua sui binari dell'equilibrio, le difese stringono le maglie e nei primi 4 minuti del secondo quarto le due squadre segnano solo un canestro a testa. Girandola di cambi per Caja che concede tanto spazio a Niccolai, ma la guardia dell'Olimpia non è assolutamente in serata di grazia e sbaglia 4 tiri da tre in pochi minuti. Fabriano torna sopra con Chris Porter protagonista fino ad arrivare a +3 (33-36), poi è Simpkins al termine del periodo a fissare il punteggio sul 36-36. Alla ripresa il gioco è più veloce anche se le polveri rimangono bagnate e si segna con il contagocce. Rancik guida Milano fino al +4 (46-42 al 27'), poi è il "Gaucho" Sconochini che consente di chiudere il terzo tempo sopra di 7 lunghezze (55-48). Nel primo minuto dell'ultimo quarto, l'Olimpia fa capire di voler chiudere l'incontro e vola +11 (59-48) con Rancik protagonista. La Carifac non ci sta e stringendo i denti riesce riportarsi a -4 (61-57) con buone iniziative di Turner e Clark. Questo però è il suo ultimo sussulto, l'Olimpia mette il punto esclamativo con una schiacciata di Rancik e si conferma alla testa della classifica.
Sandro Pugliese
CARIFAC FABRIANO: Gattoni 4, Nunez 12, Paleco ne, Hulett 6, Genovese ne, Romagnoli, De Angelis ne, Porter 10, Clark 12, Turner 15. All. Carmenati
Arbitri: Paternicò, Taurino, NardecchiaNote: parziali 24-23, 36-36, 55-48
MILANO — Punteggio basso, difese allo spasimo e tanti errori in attacco. Alla fine è Milano a vincere una partita che è stata indecisa fino all'ultimo. Ancora una volta la grinta e il carattere della squadra di Caja si sono rivelati decisivi oltre ogni cosa.
I marchigiani partono bene e al 7' conducono per 14-20 con lo spagnolo Nunez sugli scudi. Poi è Sconochini a prendere sulle spalle l'Olimpia e Kidd completa l'opera riportando sopra i milanesi (21-20). Milano soffre sotto canestro e Turner trova il modo di segnare con troppa facilità, anche se è Milano a chiudere in vantaggio il primo periodo (24-23).
Il match continua sui binari dell'equilibrio, le difese stringono le maglie e nei primi 4 minuti del secondo quarto le due squadre segnano solo un canestro a testa. Girandola di cambi per Caja che concede tanto spazio a Niccolai, ma la guardia dell'Olimpia non è assolutamente in serata di grazia e sbaglia 4 tiri da tre in pochi minuti. Fabriano torna sopra con Chris Porter protagonista fino ad arrivare a +3 (33-36), poi è Simpkins al termine del periodo a fissare il punteggio sul 36-36. Alla ripresa il gioco è più veloce anche se le polveri rimangono bagnate e si segna con il contagocce. Rancik guida Milano fino al +4 (46-42 al 27'), poi è il "Gaucho" Sconochini che consente di chiudere il terzo tempo sopra di 7 lunghezze (55-48). Nel primo minuto dell'ultimo quarto, l'Olimpia fa capire di voler chiudere l'incontro e vola +11 (59-48) con Rancik protagonista. La Carifac non ci sta e stringendo i denti riesce riportarsi a -4 (61-57) con buone iniziative di Turner e Clark. Questo però è il suo ultimo sussulto, l'Olimpia mette il punto esclamativo con una schiacciata di Rancik e si conferma alla testa della classifica.
Sandro Pugliese
Fonte: Il Resto del Carlino