Gattoni 6. Qualche «Gattonata» (ingenuo fallo su errore da tre di Sconochini nel primo periodo, penetrazione a testa bassa contro tre avversari a fine corsa), ma anche il coraggio di provarci sempre e comunque. Dal campo non esalta (2/8), in ogni caso lotta (3 rimbalzi, altrettanti recuperi) con l'ardore di sempre per 33 lunghi minuti.
Hulett 5,5. Si fa notare (2/7 al tiro, 2 in valutazione) più per il «siparietto» finale con Carmenati che per il resto. Il suo voler rientrare a tutti i costi «bandito» dal tecnico è un segnale interpretabile da una parte con la voglia di esprimere un potenziale ieri solo intravisto, dall'altra di evidente nervosismo per una faticosa assuefazione all'Ital-basket.
Porter 6. Non chiedetegli «retine» dalla lunga (ieri 0/6 da tre, battendo perfino lo 0/4 di Niccolai…), eppure il cuore (4 rubate, un paio di «sfondi» sùbiti d'autore) pulsa forte. Ora gli si chiede di più. Cioè fare il Thompson e prendere per mano i compagni, quando c'è da catturare il malloppo nei minuti «pesanti».
Clark 6. La fase offensiva (5/11) non vacilla, quella difensiva a lungo latita, sovrastata dal mestiere di Kidd. Comunque un riferimento. Anche per lui vale la tesi collettiva: quando giochi 37 minuti, alla fine fiato e lucidità vengono meno e ti manca lo spunto decisivo.
Turner 7. Con Rancik e Kidd ha vita dura a rimbalzo, intanto, però, il «nonnetto» offre la seconda prestazione d'autore in tre giorni. Miglior marcatore (15 con 7/9 in azione) e rimbalzista (7 catture) di squadra, con grande continuità per l'intero confronto. Non male per uno che in molti avevano già definito da tempo al capolinea.
Nunez 6,5. Entra a freddo e sùbito due triple. Poi una fase di «eclissi» e di nuovo protagonista nel finale quando firma un paio di canestri che riaprono temporaneamente le porte della partita. Ha ancora qualche pausa figlia dei problemi fisici, però sembra che i compagni «non tiratori» abbiamo tremendamente bisogno di lui per scaricare sul perimetro quando si abbassa la barra difensiva.
Romagnoli s.v. Carmenati ha la «sfrontatezza» di concedergli i tre minuti della sua partita giusto all'imbocco dell'ultimo periodo, facendo «agitare» Hulett, risparmiato per i quattro falli. Andrea per un attimo fatica, poi si propone con un assist e un rimbalzo che fanno un bel bagaglio di esperienza per il futuro.
a.d.m.
Hulett 5,5. Si fa notare (2/7 al tiro, 2 in valutazione) più per il «siparietto» finale con Carmenati che per il resto. Il suo voler rientrare a tutti i costi «bandito» dal tecnico è un segnale interpretabile da una parte con la voglia di esprimere un potenziale ieri solo intravisto, dall'altra di evidente nervosismo per una faticosa assuefazione all'Ital-basket.
Porter 6. Non chiedetegli «retine» dalla lunga (ieri 0/6 da tre, battendo perfino lo 0/4 di Niccolai…), eppure il cuore (4 rubate, un paio di «sfondi» sùbiti d'autore) pulsa forte. Ora gli si chiede di più. Cioè fare il Thompson e prendere per mano i compagni, quando c'è da catturare il malloppo nei minuti «pesanti».
Clark 6. La fase offensiva (5/11) non vacilla, quella difensiva a lungo latita, sovrastata dal mestiere di Kidd. Comunque un riferimento. Anche per lui vale la tesi collettiva: quando giochi 37 minuti, alla fine fiato e lucidità vengono meno e ti manca lo spunto decisivo.
Turner 7. Con Rancik e Kidd ha vita dura a rimbalzo, intanto, però, il «nonnetto» offre la seconda prestazione d'autore in tre giorni. Miglior marcatore (15 con 7/9 in azione) e rimbalzista (7 catture) di squadra, con grande continuità per l'intero confronto. Non male per uno che in molti avevano già definito da tempo al capolinea.
Nunez 6,5. Entra a freddo e sùbito due triple. Poi una fase di «eclissi» e di nuovo protagonista nel finale quando firma un paio di canestri che riaprono temporaneamente le porte della partita. Ha ancora qualche pausa figlia dei problemi fisici, però sembra che i compagni «non tiratori» abbiamo tremendamente bisogno di lui per scaricare sul perimetro quando si abbassa la barra difensiva.
Romagnoli s.v. Carmenati ha la «sfrontatezza» di concedergli i tre minuti della sua partita giusto all'imbocco dell'ultimo periodo, facendo «agitare» Hulett, risparmiato per i quattro falli. Andrea per un attimo fatica, poi si propone con un assist e un rimbalzo che fanno un bel bagaglio di esperienza per il futuro.
a.d.m.
Fonte: Il Resto del Carlino