REGGIO CALABRIA – Un Frates mortificato e adirato stona con l'euforia che fa da contorno alla sala stampa del Pentimele, all'ingresso della quale i tifosi della Viola distribuiscono cori e sorrisi a tutti i protagonisti neroarancio. «Stasera sono in grande imbarazzo – esordisce il coach friulano –. Mi dispiace per il pubblico di Reggio Calabria, che è da sempre spettatore competente, amante della buona pallacanestro. Oggi non ha visto un gran bello spettacolo. Le stesse scuse le porterò anche al presidente e allo sponsor, perché perdere in questo modo è davvero vergognoso. Mi assumo anche le mie responsabilità, perché sbagliare, così come perdere, è umano, però quando si è professionisti lo si deve essere sempre, non solo per quindici minuti. La mia squadra oggi non aveva spirito, identità tecnica e morale, voglia di sacrificio. Perdere compattezza in questo modo è grave. Partite ne ho perse tante nella mia carriera, ma quest'arrendevolezza non ricordo di averla mai vista. Chi salvo? Gli unici che meritano la sufficienza sono i due che non hanno messo piede in campo». Sulla Viola, solo complimenti a iosa: «È squadra di carattere, personalità. La Viola ha dimostrato quello che esattamente ci aspettavamo. Ottima distribuzione di punti e tiri. Forse ha meno talento della passata stagione, però è più squadra». Raccoglie senza esaltarsi più di tanto il coach reggino: «Accettiamo i complimenti – argomenta Lardo – ma dobbiamo migliorare ancora molto. Temevano la pericolosità dei giocatori della Snaidero, che costituisce un ottimo organico a dispetto dei zero punti in classifica. Nel primo quarto abbiamo capito i demeriti, le cose sono andate meglio. La pressione difensiva è migliorata e alla lunga anche la differenza di preparazione atletica si è fatta sentire. Tutti i giorni ha ampi segnali sulla disponibilità dei giocatori, che individualmente portano sempre qualcosa di diverso sul parquet». Interrogato sul tris di giovani in spolvero (Lamma, Cittadini ed Eze), risponde «Hanno fatto bene. Davide è stato uno degli artefici della vittoria, lavorando duro in difesa, spizzicando palloni. Cittadini è entrato nei primi cinque per marcare inizialmente Alexander, visto che è un tipo atletico. Williams era già abbastanza sicuro, perché veniva da due ottime partite, volevo dare fiducia a lui e mi ha ripagato abbastanza bene. Purtroppo Alessandro è ancora un po' ingenuo in qualche situazione, però ha fatto vedere che è un giocatore importante nella nostra economia. Eze invece sta migliorando molto, perché si applica per limare le sue difficoltà nei fondamentali offensivi».
Valerio Chinè
Valerio Chinè