ROSETO — Tutti ora sono sorpresi sull’exploit dell’Euro Roseto, perché due partite vinte contro la Skipper Bologna e Virtus Roma non è cosa da tutti i giorni. Va detto subito che il coach Melillo non è cambiato rispetto a due anni fa e lo ha dimostrato in tutte e due le partite vinte, ma anche in quella persa in casa contro l’Olimpia Milano. Quando il coach italo-americano ha giocatori anche non di prima scelta, riesce a farli giocare anche ad alto livello. In questi anni di permanenza in città lo ha ampiamente fatto capire, anche quando l’Euro Roseto era un cantiere aperto. Ora che il rosters sembra quasi concluso e mancherebbe all’appello solo Monroe, è logico che Melillo metta sul campo tutte le sue potenzialità di tecnico di alto livello. A Roseto poi non poteva fallire, perché ormai è la sua città di adozione, i tifosi gli sono molto vicini, tanto da considerarlo un vero e proprio leader del basket italiano e fra qualche giorno anche europeo. Contro la Virtus Roma, comunque, a parte il monumentale Davis, anche gli altri giocatori hanno fatto la loro parte come Fajardo con otto punti e due sue sei da due. «Abbiamo difeso bene e rallentato i loro contropiede — ha detto lo spagnolo Diego Fajardo, visibilmente soddisfatto della sua prestazione — in settimana abbiamo provato tante volte gli schemi proposti a Roma e devo dire che sono risultati determinanti, soprattutto con il cambio repentino di tattica messo in atto dal nostro coach. E’ chiaro — ha aggiunto l’ala-pivot dell’Euroroseto — che adesso non dobbiamo montarci la testa anche se è difficile dirlo ad un pubblico caldo come quello di Roseto. Noi adesso dovremmo migliorare ancora rispetto a quello che abbiamo fatto vedere fino ad ora». Migliorare significa anche andare oltre quello che di buono è riuscito a fare l’Euro, ma dove potrebbe arrivare questa squadra? «Potremo arrivare in qualsiasi posto — ha detto Fajardo — comunque è ancora presto per dire quale sarebbe adatto per la nostra squadra». Domenica prossima arriverà nel Palasalara l’Avellino, squadra reduce da una cocente sconfitta casalinga contro la Skipper Bologna, la squadra battuta dalla Melillo band appena sei giorni fa. «Sarà una partita dura, perché l’Avellino dovrà riscattarsi rispetto alle aspettative proposte in precampionato. E’ ovvio che secondo una prima logica la nostra squadra doveva essere una delle vittime — ha detto Diego Fajardo — ma le cose poi si sono evolute ed adesso l’Avellino avrà una squadra cambiata che saprà contrastarlo». Chi teme di più nella squadra campana? «Non ci sono giocatori di grande spicco, ma è tutto il team che va affrontato con grinta, perché adesso cercano il colpo a sensazione anche per riscattarsi nei confronti dei tifosi attualmente, come tutti possono immaginare, delusi dalle prestazioni ultime».
Lino Faraone
Lino Faraone