PESARO — Si era presa un po' di tempo la società prima di esprimere qualche parere. Dopo il ko con Siena un salutare silenzio perchè dietro l'angolo c'erano due partite che hanno chiarito almeno un fatto: in campo questa squadra ci sa stare. E Ario Costa va pure in controtendenza: per lui la partita non è stata nemmeno brutta.
«Per me faticare non equivale a una cosa negativa — dice —. Abbiamo sofferto ma la gara è stata bella sotto il profilo della determinazione e dell'agonismo. Niente sarà facile in questa stagione e a me piace pensare che questo gruppo non si aspetta nulla in regalo ma è pronto a battersi ogni sera con questo temperamento».
A proposito di fatica, Valter Scavolini regala una battuta: «Abbiamo faticato tanto, ma credo che alla fine abbiamo fatto faticare di più i canturini». Semplice ed essenziale il giudizio del patròn e in fondo anche molto vero: se bisognava sudare per portare a casa la pagnotta, la truppa di Crespi non s'è fatta pregare.
«In difesa la squadra m'è piaciuta — ammette Valter —, in attacco invece abbiamo balbettato parecchio. Credo che le due sconfitte con cui abbiamo dovuto convivere in settimana, in attesa di Cantù, abbiano reso l'animo pesante ai giocatori. Ora giocando con più tranquillità penso che si possa fare senz'altro meglio e che questo gruppo, che mi sembra discreto, sia destinato a crescere molto. Serve altro tempo per automatizzare le trame d'attacco».
Parlando della qualità della squadra costruita, il presidente sottolinea uno degli aspetti su cui si era dibattuto: questa Scavolini è fragile sotto i tabelloni?
«Là dove si diceva che eravamo deboli, cioé sotto, abbiamo fatto molto bene. Contro Cantù la battaglia ai rimbalzi è finita nettamente a nostro favore e McGhee ne ha presi 15, ora aspettiamo che riesca a rendersi pericoloso anche in fase offensiva».
A proposito di cifre, le statitistiche di Lega ci raccontano i punti di forza e di debolezza della Scavolini: Pesaro capeggia la classifica dei rimbalzi totali, McGhee è terzo assoluto con 12,3 di media. E' una squadra che sa rimediare ai propri errori, poiché perde meno palloni di quanti ne recupera e la sua difesa è tra le meno perforate dell'A1, terz'ultima con 68,3: solo Cantù e Siena fanno meglio. Non tutti i numeri sono così belli, però: la Scavolini è, per ora, anche la squadra meno prolifica in attacco con 66,6 punti di media e la meno precisa nel tiro da due col 42,3%. Una statistica interessante è però quella dei falli subìti, dove Pesaro si trova in testa, sintomo di una certa pericolosità: finora l'uomo guardato a vista dalle difese è stato Beric con 5,7 falli subìti per gara.
Elisabetta Ferri
«Per me faticare non equivale a una cosa negativa — dice —. Abbiamo sofferto ma la gara è stata bella sotto il profilo della determinazione e dell'agonismo. Niente sarà facile in questa stagione e a me piace pensare che questo gruppo non si aspetta nulla in regalo ma è pronto a battersi ogni sera con questo temperamento».
A proposito di fatica, Valter Scavolini regala una battuta: «Abbiamo faticato tanto, ma credo che alla fine abbiamo fatto faticare di più i canturini». Semplice ed essenziale il giudizio del patròn e in fondo anche molto vero: se bisognava sudare per portare a casa la pagnotta, la truppa di Crespi non s'è fatta pregare.
«In difesa la squadra m'è piaciuta — ammette Valter —, in attacco invece abbiamo balbettato parecchio. Credo che le due sconfitte con cui abbiamo dovuto convivere in settimana, in attesa di Cantù, abbiano reso l'animo pesante ai giocatori. Ora giocando con più tranquillità penso che si possa fare senz'altro meglio e che questo gruppo, che mi sembra discreto, sia destinato a crescere molto. Serve altro tempo per automatizzare le trame d'attacco».
Parlando della qualità della squadra costruita, il presidente sottolinea uno degli aspetti su cui si era dibattuto: questa Scavolini è fragile sotto i tabelloni?
«Là dove si diceva che eravamo deboli, cioé sotto, abbiamo fatto molto bene. Contro Cantù la battaglia ai rimbalzi è finita nettamente a nostro favore e McGhee ne ha presi 15, ora aspettiamo che riesca a rendersi pericoloso anche in fase offensiva».
A proposito di cifre, le statitistiche di Lega ci raccontano i punti di forza e di debolezza della Scavolini: Pesaro capeggia la classifica dei rimbalzi totali, McGhee è terzo assoluto con 12,3 di media. E' una squadra che sa rimediare ai propri errori, poiché perde meno palloni di quanti ne recupera e la sua difesa è tra le meno perforate dell'A1, terz'ultima con 68,3: solo Cantù e Siena fanno meglio. Non tutti i numeri sono così belli, però: la Scavolini è, per ora, anche la squadra meno prolifica in attacco con 66,6 punti di media e la meno precisa nel tiro da due col 42,3%. Una statistica interessante è però quella dei falli subìti, dove Pesaro si trova in testa, sintomo di una certa pericolosità: finora l'uomo guardato a vista dalle difese è stato Beric con 5,7 falli subìti per gara.
Elisabetta Ferri
Fonte: Il Resto del Carlino
