Il mondo del basket italiano in certi aspetti (e non sono pochi) si dimostra miope. Come nel caso del mercato. Prendiamo ad esempio un giocatore americano, molto conosciuto in Europa, ma che per diversi anni era finito nel dimenticatoio, con l'etichetta di “mangiapalloni”. Tutto questo sino al 2001. Poi, per fortuna, l'intuizione di un trio in neroarancio formato dal presidente Silipo, dal gm Barrile e dal coach Zorzi ha permesso il ritorno in Italia di un vero fuoriclasse. Ci riferiamo, ovviamente, a J.J. Eubanks che era uscito da tutti i giri importanti, diventando comunque una stella del campionato argentino, dove ha vinto in serie titoli nazionali e classifica dei cannonieri. Nella passata stagione, la svolta per il giocatore e per la Viola che alla ricerca di punti-salvezza, decise di ingaggiare alla tredicesima giornata questo esterno di 197 cm, nato il 13 novembre 1968 a Louisville. E subito la sorpresa: dov'era finito il giocatore che pensava solo a tirare e che nella stagione 92-93 fu tagliato dopo poche giornate dalla Marr Rimini, quando viaggiava a oltre 30 punti di media, perché ritenuto troppo monotematico? Adesso sul parquet si poteva infatti ammirare un vero uomo-squadra. Un atleta di classe, con movimenti sopraffini fronte e spalle a canestro, molto utile anche a rimbalzo e in difesa. J.J. Eubanks dopo essere stato fondamentale per la salvezza ottenuta dalla Viola nella passata stagione (18.8 punti, con il 60% da 2 e il 38% da 3, oltre all'89% dalla lunetta e 4 rimbalzi), quest'anno è ripartito alla grande ed è uno dei segreti della rinascita neroarancio. Una squadra che grazie a due vittorie e... mezza (a Bologna il successo - strameritato - è stato solo sfiorato) è tornata a far parlare di sè, in termini positivi, tutto il pianeta cestistico nazionale. E J.J. Eubanks è il suo profeta. Sta segnando 20.3 punti, con il 68% da 2 (17-25), il 40% da 3, il 93.8 ai liberi (15-16), 5 rimbalzi e 19 di valutazione media. Il tutto in 33 minuti di utilizzo. Eubanks non spreca mai un pallone, se deve diventare il primo terminale offensivo non si tira indietro, anche se come prima opzione pensa soprattutto all'equilibrio del quintetto. È il leader silenzioso della Viola e con Alan Tomidy forma una coppia solida e di grande esperienza che potrà trascinare la Viola molto in alto. È diventato presto uno dei beniamini del pubblico del Pentimele che sogna una stagione entusiasmante e di rivivere i fasti di un tempo. Sabato a Napoli, nell'anticipo televisivo della quarta giornata (diretta del terzo e quarto tempo su Raitre a partire dalle 18) è atteso, al pari della squadra, alla conferma e siamo convinti che la continuità di rendimento di “Gei Gei” potrà fare ancora una volta la differenza.
Paolo Cuomo
Paolo Cuomo
