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Mc Leod, domani la prima verità

Domenica contro Biella servirà una Mabo super per centrare il bersaglio

LIVORNO. Il viaggio continua. Dopo l'esordio felice con Udine, gli ostacoli tra la Mabo e il traguardo del sogno di un campionato tranquillo sono spuntati puntualmente. Nessun allarmismo, questa in fin dei conti è la serie A1, il campionato per eccellenza, dove nulla è semplice. E figuriamoci tranquillo. Avanti così, due punti dopo tre giornate. Le due sconfitte di Avellino e Siena hanno poco in comune: la battuta d'arresto in terra irpina, seppur su un campo ostico come quello della DeVizia, ci poteva benissimo stare ma non nel modo in cui è maturato. Ed ecco la prima differenza con lo stop più recente del PalaSclavo: davanti ad una corazzata come la Montepaschi Siena, Parente e compagni hanno mostrato i denti ed il coltello, pronti a spaventare da subito la corazzata di Ataman.
Ma l'ostacolo più grande per questa squadra sono da sempre gli infortuni: tornati in pista Parente e un Giachetti in progressione, il settore piccoli viene di nuovo ribombardato dalla sfortuna. Colpita nel punto cruciale, in quel Keith Mc Leod partito ad agosto in prova ed ora già punto stabile di riferimento nel gioco di Banchi. Un uomo chiave e non solo per quei venti punti di media che per ora ha saputo regalare alla causa. Ed adesso si spera che quella botta al ginocchio nello scontro con Middleton non provochi ulteriori guai, tenendolo lontano per troppo tempo dal parquet. Domani alcuni test proveranno a svelarci la verità: «Serviranno a verificare le condizioni di Keith. È trascorsa una settimana esatta dall'infortunio ed in questi giorni è anche influenzato». La «jella» non viene mai sola, speriamo solo che per domenica abbia già fatto le valigie. La Lauretana Biella, allenata dal tandem tutto labronico Alessandro Ramagli e Luca Bechi, è forse l'avversario peggiore che potesse capitare al momento.
I piemontesi sono assetati di punti, ancora a secco dopo tre gare di cui due sfortunate (sconfitta all'overtime a Napoli, giù di tre punti in casa con Varese) e reduce dall'autoscontro con un tir targato Benetton. Insomma un team parente povero di quello che tutti ricordano l'anno passato, certamente alla portata degli amaranto ma da affrontare con la consueta grinta, caratteristica indispensabile per il gioco e la difesa labronica. Un altro ostacolo che la Mabo deve dimostrare di saper superare, per guardare con più serenità nello specchietto retrovisore della classifica. Imperativo, chiudere le porte ai vari Thomas (uomo più in forma tra i rossoblù), Belcher, Jaacks. E tenere invece aperte quelle del PalaMacchia dove coach Banchi ed i suoi ragazzi si alleneranno oggi a partire dalle 16.30.
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