La nuova Roseto Basket Town, dopo la grandinata dell’infortunio di Monroe, le precarie condizioni di Meeks, e l’incidente di percorso Sesar, si è ripresa a meraviglia e ha sfornato due fantastiche vittorie lontano dalle mura di casa, mettendo le basi per un futuro che potrà essere sereno, addirittura radioso. Dopo un avvio problematico contro una rinata Milano, l’Euro ha magicamente trovato una coesione di gruppo e di intenti; è andata a spadroneggiare sul campo della Skipper e ha strappato una vittoria con i denti ad una Virtus Roma, partita di slancio nelle prime due giornate. Una metamorfosi totale, dopo una sola partita, che lascia intendere e presagire soltanto buone cose, per una squadra ancora in via di assestamento, considerato il ritardato arrivo di Davis, Radosevic e Milic. Infatti il coach Melillo soltanto da questa settimana riuscirà a lavorare a ranghi completi, senza considerare che Monroe mancherà ancora per due mesi. Senza dubbio alcuni giocatori, come Radosevic, avranno bisogno di un po’ di tempo per entrare in sintonia con il gruppo e con i dettami del coach, ma aldilà dei sicuri miglioramenti tecnici, della fluidità del gioco che verrà con il tempo, la nota più importante emersa è il carattere messo in mostra. L’autorevolezza, con cui per esempio, pur partendo in salita ripida dopo il primo quarto fantastico di Roma, ci si è rimboccati le maniche e non ci si è persi d’animo è una testimonianza importante e una ottima base di partenza. "L’Euro non si pone limiti ma deve sempre entrare in campo per vincere, lo deve ai suoi tifosi" ammette il coach "Mi è piaciuto lo spirito del gruppo che ha fatto di tutto per agevolare l’inserimento dei nuovi". Sintomatica è la presenza di Monroe, che è sempre vicino alla squadra, in allenamento come in trasferta, prodigo di consigli per i nuovi arrivati.