PESARO - Il Ragno e la Roccia. Si sono trovati subito e adesso fanno coppia fissa. Ancora lo si vede più fuori, che dentro il campo, ma entrambi giurano che è solo questione di tempo, e poi la Scavolini decollerà. Sudano in palestra e non sbagliano un piazzato, scherzano, ridono e si divertono. Il primo sigillo italiano ha frenato la possibile emorragia di entusiasmo e il gruppo è più unito che mai.
Norm Richardson, l’assist-man a cui piace bucare la retina, ha il grafico del buonumore perennemente in cielo. Mette in fila parole con la velocità con cui sguscia - sempre più di frequente - in mezzo agli avversari. «Se ho trovato delle difficoltà, nell’approccio al vostro basket? Un po’ sì, la cosa più dura è l’impatto in una nuova realtà. Qui c’è da combattere tanto, ma noi stiamo crescendo giorno dopo giorno, stiamo trovando il giusto gioco d’insieme». “Tudy" è sulla stessa lunghezza d’onda. A vederlo sembra il ritratto della persona seria, al limite del “musone", poi - appena apre bocca - ti sprigiona tutta la sua carica, sorridendo ad ogni suono emesso. «Il campionato italiano si sta rivelando duro. Il livello è buono e noi crediamo di poter crescere tanto, insieme. Per divertirci». Entrambi sono rinfrancati, dopo il primo successo stagionale. «Avevamo bisogno di sbloccarci - assicura Richardson - dopo una partenza non positiva. I due punti ottenuti sono molto importanti». Esattamente come i suoi canestri nel momento del bisogno... «Io amo tirare quando la palla scotta. Il coach mi aveva detto di prendermi le mie responsabilità e io l’ho fatto, con la collaborazione di McGhee, una presenza utilissima per noi piccoli». «Volevamo giocare il nostro miglior basket - gli fa eco Gilbert - ma possiamo fare decisamente di più». Magari già da domenica prossima... «Affrontiamo i campioni d’Italia della Benetton Treviso - continua il play/guardia - una squadra di cui mi hanno parlato in molti. Ci stiamo preparando per giocare al massimo». Ci toglie una curiosità? Perchè si prende solo pochi tiri, nell’arco di una partita? Non la ricordavamo così altruista... «Non voglio giocare da solo, non è quello il mio lavoro. Cerco di fare quello che mi chiede il coach, nella maniera migliore possibile». E cosa le chiede, Marco Crespi? «Di giocare sempre al massimo». Telegrafico, preciso, ficcante. Anche quando ammette, con onestà, che il Clarence Gilbert più incisivo si è visto in precampionato... «Verissimo! Giocavo molto meglio nelle amichevoli! Adesso il mio obiettivo è fare bene anche in regular season».
Il compagno con il numero sette vede ampi margini davanti... «Abbiamo bisogno di tempo per esprimerci come sappiamo fare. Dateci qualche altra partita e tutto sarà più bello. Credo che soprattutto in difesa si possa fare di più, ma anche nelle percentuali al tiro». Già, Norm e Tudy sono due con il fiuto innato per il canestro. Potrebbero garantire tanti punti, in ogni occasione, ma non è questo che conta. E’ l’equilibrio tra i dieci che farà della Scavolini una mina vagante. Se ne vanno assieme, in macchina, pronti per continuare a farsi conoscere. L’ultimo pensiero è per Lloyd “Pisellino" Daniels, un autentico idolo per Richardson. «Ho sentito che ha giocato qui! Un grandissimo!».
Intanto ieri è arrivata la notizia della squalifica per una giornata a Misha Beric (stessa sorte per McCoullogh), dopo il “giallo" di domenica scorsa. La penale sarà automaticamente pagata. Ultima nota: oggi la Scavolini si allena a Fossombrone.
Camilla Cataldo
Norm Richardson, l’assist-man a cui piace bucare la retina, ha il grafico del buonumore perennemente in cielo. Mette in fila parole con la velocità con cui sguscia - sempre più di frequente - in mezzo agli avversari. «Se ho trovato delle difficoltà, nell’approccio al vostro basket? Un po’ sì, la cosa più dura è l’impatto in una nuova realtà. Qui c’è da combattere tanto, ma noi stiamo crescendo giorno dopo giorno, stiamo trovando il giusto gioco d’insieme». “Tudy" è sulla stessa lunghezza d’onda. A vederlo sembra il ritratto della persona seria, al limite del “musone", poi - appena apre bocca - ti sprigiona tutta la sua carica, sorridendo ad ogni suono emesso. «Il campionato italiano si sta rivelando duro. Il livello è buono e noi crediamo di poter crescere tanto, insieme. Per divertirci». Entrambi sono rinfrancati, dopo il primo successo stagionale. «Avevamo bisogno di sbloccarci - assicura Richardson - dopo una partenza non positiva. I due punti ottenuti sono molto importanti». Esattamente come i suoi canestri nel momento del bisogno... «Io amo tirare quando la palla scotta. Il coach mi aveva detto di prendermi le mie responsabilità e io l’ho fatto, con la collaborazione di McGhee, una presenza utilissima per noi piccoli». «Volevamo giocare il nostro miglior basket - gli fa eco Gilbert - ma possiamo fare decisamente di più». Magari già da domenica prossima... «Affrontiamo i campioni d’Italia della Benetton Treviso - continua il play/guardia - una squadra di cui mi hanno parlato in molti. Ci stiamo preparando per giocare al massimo». Ci toglie una curiosità? Perchè si prende solo pochi tiri, nell’arco di una partita? Non la ricordavamo così altruista... «Non voglio giocare da solo, non è quello il mio lavoro. Cerco di fare quello che mi chiede il coach, nella maniera migliore possibile». E cosa le chiede, Marco Crespi? «Di giocare sempre al massimo». Telegrafico, preciso, ficcante. Anche quando ammette, con onestà, che il Clarence Gilbert più incisivo si è visto in precampionato... «Verissimo! Giocavo molto meglio nelle amichevoli! Adesso il mio obiettivo è fare bene anche in regular season».
Il compagno con il numero sette vede ampi margini davanti... «Abbiamo bisogno di tempo per esprimerci come sappiamo fare. Dateci qualche altra partita e tutto sarà più bello. Credo che soprattutto in difesa si possa fare di più, ma anche nelle percentuali al tiro». Già, Norm e Tudy sono due con il fiuto innato per il canestro. Potrebbero garantire tanti punti, in ogni occasione, ma non è questo che conta. E’ l’equilibrio tra i dieci che farà della Scavolini una mina vagante. Se ne vanno assieme, in macchina, pronti per continuare a farsi conoscere. L’ultimo pensiero è per Lloyd “Pisellino" Daniels, un autentico idolo per Richardson. «Ho sentito che ha giocato qui! Un grandissimo!».
Intanto ieri è arrivata la notizia della squalifica per una giornata a Misha Beric (stessa sorte per McCoullogh), dopo il “giallo" di domenica scorsa. La penale sarà automaticamente pagata. Ultima nota: oggi la Scavolini si allena a Fossombrone.
Camilla Cataldo