Nonostante il pollice ingessato ed il braccio fissato al torace da una vistosa fasciatura, David Vanterpool non è riuscito a stare per più di 24 ore lontano dal parquet. Già ieri, in occasione dell'allenamento pomeridiano dell'Air, il cestista statunitense ha voluto essere presente a bordo campo e ascoltare le consuete raccomandazioni di inizio settimana da parte di coach Markovski. E proprio il tecnico macedone si è detto molto fiducioso in merito ai tempi di recupero dello stesso Vanterpool. «Domenica era infortunato - spiega il coach biancoverde - ma ha voluto giocare comunque. Questo mi fa capire che David non ha nessuna paura di soffrire. I tempi di recupero, secondo i medici, andranno dai dieci ai venti giorni, ma, nel caso di Vanterpool, con la forza di volontà che si ritrova, sono convinto che sarà di nuovo con noi almeno un giorno prima della data stabilita. Contro Napoli, Vanterpool potrebbe essere di nuovo a mia disposizione». Ma non è la guardia statunitense, per il momento, la prima preoccupazione di Markovski. Prima dell'allenamento di ieri, infatti, il coach ha tenuto un colloquio con Jelic per analizzare la sua ultima prestazione. «Siamo entrambi d'accordo - prosegue il tecnico irpino - che contro la Skipper avremmo dovuto lottare maggiormente sotto le plance, soprattutto in attacco. Il nostro uomo migliore in questo ruolo, quello più bravo nel giocare spalle a canestro, è senza dubbio Jelic. Così deve riuscire a proporsi maggiormente nella lotta sotto canestro e, siccome palla in mano ci sa fare, deve soprattutto imparare a sfruttare meglio gli spazi anche quando la palla non ce l'ha. Ma questo non è un problema solo suo. Tutta la squadra deve ancora amalgamarsi. Mi spiace che, alla luce di quanto visto fino ad oggi, abbiamo affrontato così presto due grandi. Con un pò più di tempo a disposizione, soprattutto per quanto riguarda la gara giocata in casa, avremmo potuto certamente fare di più». Per tre giorni mancherà Middleton, volato negli States con un permesso speciale. Rientrerà in tempo per la gara di Roseto. Markovski intanto spiega il perché della presenza di Bracey e di Kuehl nel quintetto iniziale. «Il nostro miglior quintetto - spiega il coach - dovrebbe essere composto da Corrales, Middleton, Vanterpool, Grgurevic e Jelic. Due di loro, come sapete, ho preferito farli partire dalla panchina. Tutto questo nel tentativo di sfruttare gli uomini con minore esperienza quando mancano ancora 40 minuti al termine dell'incontro. Poi, in gara, abbiamo tentato tutti i tipi di accoppiamenti, ma, contro la Skipper, ho visto che la squadra riusciva a dare di più solo con i quattro piccoli e con Bracey utilizzato da quattro». Tutto inutile, però, perché la Fortitudo ha vinto ugualmente. Ma il pubblico irpino ha dimostrato di aver comunque apprezzato le ultime prestazioni dei "lupi", facendo finalmente "impennare" la quota abbonamenti. Sono state già vendute circa 1400 tessere e c'è ancora qualche giorno prima che la campagna venga chiusa.
Raffaele Giusto
Raffaele Giusto