Uno striscione eloquente. Che a fine gara Matteo Boniciolli ringrazia pubblicamente. Qual è lo striscione? Quello della Fossa dei Leoni: tre interrogativi e una certezza. «Contestiamo? Perché? Primi in classifica. Voi l'avreste detto?».
«Il pubblico paga – insiste il coach della Skipper – e ha tutto il diritto di contestare. Consentitemi, però, di ringraziare la Fossa dei Leoni. Anche perché siamo un po' tristi, ma lo siamo senza motivo.
Siamo primi in classifica e pure siamo tristi. Ma siamo tristi senza sapere perché».
La Skipper resta attaccata con i denti e con il cuore (pur facendo confusione) al primo posto. «Io – insiste Boniciolli – non conosco altre ricette che quelle che comportano il lavoro. Mi conforta, a questo proposito, la disponibilità della squadra, che non si tira indietro. Da Treviso in poi, però, non siamo mai riusciti a giocare con i due esterni più importanti insieme. Prima si è fermato Basile poi, recuperato Gianluca, si è bloccato Meneghin. Ma nonostante questo siamo in testa alla classifica con un record di 25 vittorie e 5 sconfitte. E parlando di queste una di due punti a Treviso, una di tre a Roma e l'episodio del derby. Un episodio brutto che vogliamo dimenticare.
Dobbiamo ricominciare. E lo faremo a Siena, sperando di avere 8-10 minuti di qualità da parte di Meneghin. Intanto salutiamo il ritorno di Mancinelli che si è dato da fare, giocando con la leggerezza e la spensieratezza che sono tipiche della sua età. Ha sbagliato i tiri liberi, ma questa è una piaga della squadra». Ecco, infine, le pagelle.
Goldwire 5. Male al tiro (3/9) peggio in regia. Dà l'idea di attaccare in affanno. E di mettere nella stessa condizione (di affannarsi) pure i compagni. Da dimenticare un presunto assist che si trasforma in una pallonata nel volto di Basile.
Basile 6,5. Gioca soprattutto da guardia. Lo fa con intelligenza, tirando abbastanza bene (5/11) e prendendo iniziative importanti.
Fucka 7. Gregorio magno non sbaglia un colpo: 9/15 dal campo, 10 rimbalzi, una stoppata, una persa, 3 recuperi e altrettanti assist.
Zoppica dalla lunetta (4/8), ma questo è un malanno congenito della Skipper.
Savic ng. Quattro minuti. Poi lavora da assistente. Dalla panchina.
Milic 5,5. Un po' come Penelope. Tesse la tela e la disfa con la stessa intensità. Due o tre sciocchezze avrebbero potuto costar caro.
Kovacic 6. Tre rimbalzi offensivi (4 in totale per lui) si trasformano in altrettanti tap in. La differenza tra un centro che segna (Kovacic) e un altro che stecca (Pejcinovic) alla fine fa pendere l'ago della bilancia a favore della Skipper. Per lui anche 3 perse e 2 recuperi.
Galanda 6. Minuti importanti con 3/7 dal campo, 6 rimbalzi, una persa, un recupero e un assist.
Mancinelli 6. Le cifre lo condannano: 0/3 nelle triple, 0/4 nei liberi. Ma si butta con entusiasmo: 3 rimbalzi, 2 perse e un recupero.
Marcelic 5. E' il tiratore designato. Goldwire non è un asso nei passaggi, ma Davor stecca oltre il lecito: 2/9, 4 rimbalzi, una persa, un recupero, 2 assit.
Alessandro Gallo
«Il pubblico paga – insiste il coach della Skipper – e ha tutto il diritto di contestare. Consentitemi, però, di ringraziare la Fossa dei Leoni. Anche perché siamo un po' tristi, ma lo siamo senza motivo.
Siamo primi in classifica e pure siamo tristi. Ma siamo tristi senza sapere perché».
La Skipper resta attaccata con i denti e con il cuore (pur facendo confusione) al primo posto. «Io – insiste Boniciolli – non conosco altre ricette che quelle che comportano il lavoro. Mi conforta, a questo proposito, la disponibilità della squadra, che non si tira indietro. Da Treviso in poi, però, non siamo mai riusciti a giocare con i due esterni più importanti insieme. Prima si è fermato Basile poi, recuperato Gianluca, si è bloccato Meneghin. Ma nonostante questo siamo in testa alla classifica con un record di 25 vittorie e 5 sconfitte. E parlando di queste una di due punti a Treviso, una di tre a Roma e l'episodio del derby. Un episodio brutto che vogliamo dimenticare.
Dobbiamo ricominciare. E lo faremo a Siena, sperando di avere 8-10 minuti di qualità da parte di Meneghin. Intanto salutiamo il ritorno di Mancinelli che si è dato da fare, giocando con la leggerezza e la spensieratezza che sono tipiche della sua età. Ha sbagliato i tiri liberi, ma questa è una piaga della squadra». Ecco, infine, le pagelle.
Goldwire 5. Male al tiro (3/9) peggio in regia. Dà l'idea di attaccare in affanno. E di mettere nella stessa condizione (di affannarsi) pure i compagni. Da dimenticare un presunto assist che si trasforma in una pallonata nel volto di Basile.
Basile 6,5. Gioca soprattutto da guardia. Lo fa con intelligenza, tirando abbastanza bene (5/11) e prendendo iniziative importanti.
Fucka 7. Gregorio magno non sbaglia un colpo: 9/15 dal campo, 10 rimbalzi, una stoppata, una persa, 3 recuperi e altrettanti assist.
Zoppica dalla lunetta (4/8), ma questo è un malanno congenito della Skipper.
Savic ng. Quattro minuti. Poi lavora da assistente. Dalla panchina.
Milic 5,5. Un po' come Penelope. Tesse la tela e la disfa con la stessa intensità. Due o tre sciocchezze avrebbero potuto costar caro.
Kovacic 6. Tre rimbalzi offensivi (4 in totale per lui) si trasformano in altrettanti tap in. La differenza tra un centro che segna (Kovacic) e un altro che stecca (Pejcinovic) alla fine fa pendere l'ago della bilancia a favore della Skipper. Per lui anche 3 perse e 2 recuperi.
Galanda 6. Minuti importanti con 3/7 dal campo, 6 rimbalzi, una persa, un recupero e un assist.
Mancinelli 6. Le cifre lo condannano: 0/3 nelle triple, 0/4 nei liberi. Ma si butta con entusiasmo: 3 rimbalzi, 2 perse e un recupero.
Marcelic 5. E' il tiratore designato. Goldwire non è un asso nei passaggi, ma Davor stecca oltre il lecito: 2/9, 4 rimbalzi, una persa, un recupero, 2 assit.
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino