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La Snaidero si rimette in marcia

Dopo un incontro a tre presidente, gm, coach i giocatori a rapporto al Carnera per il caso Viola

Prima un incontro a tre fra presidente Snaidero, gm e coach. Poi, Sarti e Frates si sono riuniti negli spogliatoi con la squadra. Così, ieri al Carnera, è stato dipanato il dopo Reggio Calabria, matassa aggrovigliatasi in casa udinese per com’è maturata la sconfitta con la Viola. È la terza su tre gare di serie A e si è voluto vederci chiaro prima di ripartire domenica ospitando la Virtus Roma. Sarti ha fatto da portavoce, i giocatori si sono confidati, Frates ha tirato le somme.
Precedenza al gm: «Abbiamo chiesto lumi su quel che succede. In partita abbiamo cali da evitare. Siamo andati a sviscerare il perché per porvi rimedio. Prima dei problemi tecnici c’è la coesione. Quest’anno ci sono tanti nuovi, con caratteri diversi. Bisogna che dialoghino e si capiscano per fare squadra e arrivare ai risultati. Si deve ottimizzare la preparazione individuale in un contesto di lavoro di gruppo. Altrimenti si creano frane che nessuna diga arresta più».
Il presidente non ha incontrato la squadra.
«No. Abbiamo parlato anche con lui d’individualità e di amalgama. Abbiamo fatto, più o meno, le stesse considerazioni che poi abbiamo proposto ai giocatori per trovare una soluzione. La situazione, comunque, non è drammatica. Abbiamo perso due gare fuori e una in casa contro i campioni d’Italia. Si può anche perdere, ma dipende da come esce la squadra dal campo. Ci vuole un altro comportamento rispetto a Reggio Calabria».
Avete parlato di mercato?
«No. Al momento si deve vincere con questi giocatori».
A cominciare con Roma.
«Ci aspettiamo una risposta non tanto perché c’è stata la chiacchierata. C’erano già motivi su cui riflettere per il comportamento non tanto professionale a Reggio. C’è una nuova partita da vincere. I giocatori sanno qual è il loro dovere. Ne siamo certi e siamo fiduciosi perché è gente che ha fatto campionati a tutti i livelli e che non ci sta a perdere».
Più tecnico Frates: «Siamo consapevoli di dovere fare passi avanti giocando insieme, soprattutto in difesa dove subiamo 85 punti di media e così è difficile vincere, specie in trasferta. Da lì nascono benefici anche per gli altri aspetti del gioco: si va al tiro equilibrati, si fa contropiede, migliorano le percentuali».
Solo problemi tecnici?
«Il primo passo è trovare solidità e consistenza in difesa. Abbiamo analizzato in videocassetta tutte le partite, perché è dalla prima amichevole a Cividale che non diamo continuità per 40 minuti alle positività. Nell’arco della stessa partita alterniamo cose buone e altre men. Tenendo in difesa, potremo evitare d’imbarcare acqua e di perdere fiducia come a Reggio Calabria».
La risposta con Roma.
«Tutti ce l’aspettiamo. Per primi i ragazzi che hanno capito e dimostrano senso di responsabilità. Sono consapevoli di avere fatto male nella ripresa a Reggio. Dimostrare identità tecnica in campo è il solo modo per rispondere. Vincere una gara darebbe modo alla squadra di lavorare serena. Era preventivabile un avvio difficile, ma bisogna dare fondo a tutte le energie».
Altrimenti c’è il mercato?
«Non ci pensiamo proprio. Deve dare il 110 per cento chi c’è. Pensiamo di mettere insieme nel collettivo le potenzialità per ora espresse a sprazzi. Sta ai giocatori mettere in campo le qualità che hanno».
Valerio Morelli
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