Agostino Li Vecchi si offre, nonostante una caviglia distorta. Chandler Thompson si ferma, un giorno sì e l’altro no. Non è stata una grande giornata di allenamento, quella di ieri per la dopo che già mercoledì sera la seduta era stata più ristretta per l’infortunio ad Ago.
Cos’è successo, Agostino, in quella partitina?
«In penetrazione ho messo il piede destro su quello di Jeff (Stern, ndr) e mi si è girato. Oggi pomeriggio (ieri per chi legge, ndr) va meglio – aggiorna mentre sta per lasciare il Carnera –. Stamattina (sempre ieri, ndr) dai raggi non sono risultate fratture. Domani (oggi, ndr) farò la risonanza magnetica. Per ora ho fatto soltanto terapie».
Per domenica pensi di farcela a giocare?
«Vedremo. In questo momento difficile c’è bisogno di tutti. È giusto provare a esserci per fare una buona partita, tutti assieme. Tenterò ogni cosa per essere presente, anche se non sarò al cento per cento. Se la risonanza sarà negativa, lavorerò sulla caviglia due giorni per farcela».
Meno ottimista è coach Fabrizio Frates, che rimanda al consulto con il medico sociale Tiziano Ermacora. Ha visitato Li Vecchi ieri mattina e, nonostante per fortuna non gli abbia trovato fratture, ha giudicato grave la distorsione alla caviglia destra che era ancora gonfia. «Faremo la risonanza – il dottore ha preso tempo in serata – e poi vedremo il da farsi in vista della partita di domenica».
Non basta. Nell’allenamento di ieri pomeriggio, dopo la mattinata di riposo, Frates ha dovuto fare a meno di nuovo di Thompson. Dopo un quarto d’ora di seduta l’americano è stato colto da crampi al quadricipite della coscia sinistra, la stessa per la quale si era fermato anzitempo martedì sera per un affaticamento al bicipite. Chandler, che non era più in grado di muoversi, è ricorso alle cure del massaggiatore Jovan Mihaljcic che l’ha sbloccato.
La rosa arancione è ridotta all’osso, perché anche l’aggregato Cuic lamenta un risentimento muscolare da un settimana e oggi si cercherà di rimetterlo in piedi per fare numero in allenamento. Se domenica Li Vecchi non ce la dovesse proprio fare, la squadra non avrà cambi all’altezza per gli esterni a meno di non fare ricorso a Zacchetti ala piccola, come ha ripiegato il ct Recalcati al raduno di Roma dopo l’infortunio a Meneghin. Per di più, la Snaidero avrebbe sul parquet Thompson che è affaticato
Cos’è successo, Agostino, in quella partitina?
«In penetrazione ho messo il piede destro su quello di Jeff (Stern, ndr) e mi si è girato. Oggi pomeriggio (ieri per chi legge, ndr) va meglio – aggiorna mentre sta per lasciare il Carnera –. Stamattina (sempre ieri, ndr) dai raggi non sono risultate fratture. Domani (oggi, ndr) farò la risonanza magnetica. Per ora ho fatto soltanto terapie».
Per domenica pensi di farcela a giocare?
«Vedremo. In questo momento difficile c’è bisogno di tutti. È giusto provare a esserci per fare una buona partita, tutti assieme. Tenterò ogni cosa per essere presente, anche se non sarò al cento per cento. Se la risonanza sarà negativa, lavorerò sulla caviglia due giorni per farcela».
Meno ottimista è coach Fabrizio Frates, che rimanda al consulto con il medico sociale Tiziano Ermacora. Ha visitato Li Vecchi ieri mattina e, nonostante per fortuna non gli abbia trovato fratture, ha giudicato grave la distorsione alla caviglia destra che era ancora gonfia. «Faremo la risonanza – il dottore ha preso tempo in serata – e poi vedremo il da farsi in vista della partita di domenica».
Non basta. Nell’allenamento di ieri pomeriggio, dopo la mattinata di riposo, Frates ha dovuto fare a meno di nuovo di Thompson. Dopo un quarto d’ora di seduta l’americano è stato colto da crampi al quadricipite della coscia sinistra, la stessa per la quale si era fermato anzitempo martedì sera per un affaticamento al bicipite. Chandler, che non era più in grado di muoversi, è ricorso alle cure del massaggiatore Jovan Mihaljcic che l’ha sbloccato.
La rosa arancione è ridotta all’osso, perché anche l’aggregato Cuic lamenta un risentimento muscolare da un settimana e oggi si cercherà di rimetterlo in piedi per fare numero in allenamento. Se domenica Li Vecchi non ce la dovesse proprio fare, la squadra non avrà cambi all’altezza per gli esterni a meno di non fare ricorso a Zacchetti ala piccola, come ha ripiegato il ct Recalcati al raduno di Roma dopo l’infortunio a Meneghin. Per di più, la Snaidero avrebbe sul parquet Thompson che è affaticato