MILANO — Una fiammata che poteva incendiare la Virtus. Il parziale di 22-13 con cui l'Adecco ha fatto suo il terzo quarto poteva essere il titolo d'apertura del miracolo. A spegnere il «fuoco di Olimpia» ci ha pensato Marko Jaric. I suoi canestri negli ultimi dieci minuti e la difesa su Bullock hanno dato alla Kinder il successo esterno a Milano e messo, se possibile, ancora più sulla graticola l'Adecco. Tra la squadra di Faina e la retrocessione ci sono ora solo due punti, troppo poco per non preoccuparsi sul serio.
Il risultato ci sta tutto anche se Milano ha giocato alla pari con una Kinder imprecisa al tiro e spesso leziosa. I campioni d'Italia, incapaci di sfruttare lo strapotere sotto canestro, si sono svegliati nel finale ed è stato abbastanza. Rigaudeau innocuo, la panchina inconcludente e un Griffith che non ha inciso a dovere, le note dolenti per Messina. Dalla sua la squadra di Faina ha messo il solito Bullock che purtroppo ha centrato i «quarti» sbagliati per il suo show. 15 punti nel primo, 0 nel secondo, 13 nel terzo e 8, inutili, nell'ultimo, sono numeri da fuoriclasse che però predica nel deserto. L'immensità di Bullock è stata aiutata dalla bella prova di Shaw e dai muscoli di Michelori, gettato nella mischia per ovviare alla mancanza di centimetri contro un quintetto da Nba.
Dopo un primo periodo giocato su buoni ritmi, la Virtus ha veleggiato di bolina senza cercare il vento per la fuga. Così un'Adecco aggressiva quanto basta e più precisa al tiro è arrivata anche a -2, per poi tornare sotto di sette punti alla sirena, causa la solita scellerata azione finale di Horton. È nel terzo periodo che l'Olimpia gioca oltre le sue possibilità. Il parziale iniziale è di 12-2 con i soli punti di Griffith a referto per Bologna. Messina ordina la zona, Ginobili si rimette a segnare ma Bullock è una furia. Solo due canestri di Jaric nel finale tengono la Kinder. L'Adecco affonda solo in vista del traguardo quando Messina fa stringere le maglie della difesa e Jaric segna con continuità. Per l'Olimpia la sirena e lo speaker che annuncia la vittoria di Imola, sono l'ingresso in un tunnel da cui si deve cercare di uscire al più presto.
ADECCO MILANO - KINDER BOLOGNA 74-83 (22-26, 34-41, 56-54). ADECCO: Turner 10 (4/9), Michelori 1 (0/1, 0/1), Bullock 36 (6/10, 5/11), Mordente 4 (0/1, 1/4), Rancik 2 (1/5, 0/2), Rusconi 0 (0/1), Sankes 2 (1/5), Shaw 19 (9/16, 0/1), Horton 0 (0/2). n.e Portaluppi. Allenatore: Faina. KINDER: Ginobili 30 (7/13, 3/9), Bonora 2 (1/1, 0/2), Frosini 2 (1/1), Andersen 6 (3/4), Rigaudeau 5 (1/2, 1/2), Griffith 9 (2/6), Brkic 4 (2/2), Smodis 3 (1/3,0/ 4) Jaric 22 (4/9, 2/4). n.e. Barlera. Allrenatore: Messina.
Maurizio Trezzi
Il risultato ci sta tutto anche se Milano ha giocato alla pari con una Kinder imprecisa al tiro e spesso leziosa. I campioni d'Italia, incapaci di sfruttare lo strapotere sotto canestro, si sono svegliati nel finale ed è stato abbastanza. Rigaudeau innocuo, la panchina inconcludente e un Griffith che non ha inciso a dovere, le note dolenti per Messina. Dalla sua la squadra di Faina ha messo il solito Bullock che purtroppo ha centrato i «quarti» sbagliati per il suo show. 15 punti nel primo, 0 nel secondo, 13 nel terzo e 8, inutili, nell'ultimo, sono numeri da fuoriclasse che però predica nel deserto. L'immensità di Bullock è stata aiutata dalla bella prova di Shaw e dai muscoli di Michelori, gettato nella mischia per ovviare alla mancanza di centimetri contro un quintetto da Nba.
Dopo un primo periodo giocato su buoni ritmi, la Virtus ha veleggiato di bolina senza cercare il vento per la fuga. Così un'Adecco aggressiva quanto basta e più precisa al tiro è arrivata anche a -2, per poi tornare sotto di sette punti alla sirena, causa la solita scellerata azione finale di Horton. È nel terzo periodo che l'Olimpia gioca oltre le sue possibilità. Il parziale iniziale è di 12-2 con i soli punti di Griffith a referto per Bologna. Messina ordina la zona, Ginobili si rimette a segnare ma Bullock è una furia. Solo due canestri di Jaric nel finale tengono la Kinder. L'Adecco affonda solo in vista del traguardo quando Messina fa stringere le maglie della difesa e Jaric segna con continuità. Per l'Olimpia la sirena e lo speaker che annuncia la vittoria di Imola, sono l'ingresso in un tunnel da cui si deve cercare di uscire al più presto.
ADECCO MILANO - KINDER BOLOGNA 74-83 (22-26, 34-41, 56-54). ADECCO: Turner 10 (4/9), Michelori 1 (0/1, 0/1), Bullock 36 (6/10, 5/11), Mordente 4 (0/1, 1/4), Rancik 2 (1/5, 0/2), Rusconi 0 (0/1), Sankes 2 (1/5), Shaw 19 (9/16, 0/1), Horton 0 (0/2). n.e Portaluppi. Allenatore: Faina. KINDER: Ginobili 30 (7/13, 3/9), Bonora 2 (1/1, 0/2), Frosini 2 (1/1), Andersen 6 (3/4), Rigaudeau 5 (1/2, 1/2), Griffith 9 (2/6), Brkic 4 (2/2), Smodis 3 (1/3,0/ 4) Jaric 22 (4/9, 2/4). n.e. Barlera. Allrenatore: Messina.
Maurizio Trezzi